Avevo pensato di andare a letto senza cena, ma cazzo no, stavolta avrei mangiato e pure alla faccia sua.

Andai in cucina, la cena che era quasi fredda ma non ci faccio caso più di tanto. Mi sedetti ed iniziai a mangiare.
Entrò Alice e si sedette accanto a me.

"devi cenare anche tu?" domandai notando un altro piatto coperto sul tavolo.

"no, è di Zayn"

-oh, si è messo a fare il digiuno adesso, magnifico, magari un giorno me lo rinfaccerà.-

Annuii.

"allora?"

"lascia stare, ha la testa più dura delle rocce, mi sa che domani torno a casa mia"

"no, non puoi, Vicky, starai male lì" si agitò più lei che io all'idea di tornare lì. "Anche se tua madre non c'è non starai bene e lo sai."

"sì, ma se lui non vuole ve-" mi interruppi appena Malik entrò in cucina. Si sedette proprio di fronte a me prendendo il suo piatto e guardandomi con aria di sfida.

"continuiamo dopo" sussurrai, lei capii e così cambiò discorso parlandomi della sua giornata. Il tutto mentre Zayn continuava a guardarmi male infastidendomi parecchio. Era snervante e pure impossibile mangiare in questo modo.

"se non la smetti con questo sguardo da rompi coglione ti ficco questa coscia di pollo in culo" ero arrivata al limite di sopportazione.

"vediamo se ti ci ficco un'altra cosa nel tuo di culo" era volgare, troppo.

"Zayn!" lo riprese Alice

"sei solo un maiale"

"che ti piace però" mi sfidava, e si divertiva nel farlo.

Provai ad ignorarlo e continuai a mangiare.

"Alice, ci lasci soli per favore" parlò lui di punto in bianco interrompendo quel silenzio che si era creato. Lei non se lo fece ripetere mezza volta che si alzò e andò via. "Se solo ti rischi a tornare in quella casa te ne farò pentire" mi avvertì, o minacciò. Insomma, si poteva interpretare quel suo modo di porsi in diverse maniere.

"cos'è, una minaccia?"

"prendila come vuoi, ma ti ho avvisata, non andare via da questa casa." Detto ciò si alzò, mise il piatto dentro al lavello e se ne andò lasciandomi a lavare i piatti.

Odiavo vederlo incazzato con me. Voleva forse farmi sentire più in colpa di quanto non fossi già?

Una volta finito andai a fare una doccia veloce e poi subito in camera dove Alice mi aspettava seduta sul letto per concludere il discorso iniziato prima.

"ceh, quindi capisci, mi tratta come gli pare e piace, dice che non vuole vedermi, che devo sparire dalla sua vista, e poi che fa? Mi minaccia dicendo che non devo andare via da questa casa. No cazzo, non è normale. Forse non capisce il male che mi sta facendo in questo modo." Concludo dopo aver raccontato tutti i dettagli.

"sono sicura che sia una cosa momentanea, gli passerà e verrà da te a chiederti scusa. Quello non può stare senza di te, lo sappiamo entrambe."

"guarda, digli che si sbriga allora perché non credo di reggere ancora per molto, quanti giorni sono passati due, tre... Beh non c'è la faccio, non sopporto nemmeno un giorno di questo suo comportamento" piagnucolai.

"dai rilassati"

"sì, infatti, rilassati" entrò lui all'improvviso facendomi trasalire.

-E poi parla per me che non busso.- lo guardai male.

"le porte non si chiudono per bellezza, non puoi entrare così nella nostra stanza" Gli disse Alice, ma lui la ignorò e cominciò a frugare tra i miei vestiti che stavano sparsi in disordine sulla sedia.

"che cazzo fai?" mi alzai andandogli contro.

"Ehi, rilassati, ti vedo troppo agitata. " mi stava decisamente prendendo in giro.

"che ti serve?" chiesi più nervosa di prima.

"questa" agitò tra le mani una sua maglietta "ti freghi sempre tutto, non devi permetterti più"

-ma porca puttanata c'è l'ho da una settimana e lui si lamenta oggi.- stava facendo di tutto per veder crollare l'ultimo briciolo di pazienza che cercavo di tenere salda a me.

"me l'hai data tu diversi giorni fa, stupido."

"è uguale, potevi restituirmela prima quando sei venuta a rompere le palle in camera mia"

"ah, io ti ho rotto le palle? E secondo te ora tu cosa stai facendo?"

Continuammo a discutere ancora per diversi minuti. Quando cercavo di ignorarlo lui peggiora le cose buttando qualche battuta per colpirmi.

"basta ragazzi" si intromise Alice vedendo che la situazione peggiorava sempre più. Ma povera lei, venne ignorata.

"vaffanculo Vicky, mi hai rotto le palle sul serio, mi stai sui coglione in una maniera assurda"

"no caro, a fanculo ci vai tu brutto stronzo egoista." Lo spinsi e uscii da quella stanza.

Presi il giubbotto, le chiavi e andai via. Non mi importò di avere indosso il pigiama e una crocchia fatta male. Dovevo allontanarmi da lì o sarebbe finita male quella sera.

Lo amavo, lo amavo da matti, e soffrivo da morire per ciò che stava accadendo. Non volevo ritrovarmi a vivere senza la sua presenza, non volevo abbandonarlo, e non volevo nemmeno che lui lo facesse.

____________________

Instagram: devmalpay

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Where stories live. Discover now