"come va?" chiese speranzosa di una mia risposta positiva, cosa che non avvenne.

"chiedimelo dopo che gli avrò parlato" posai la borsa sul pavimento vicino all'appendi abiti.

"spero bene per te"

"ha detto qualcosa?"

"no, da quando è arrivato si è chiuso in stanza dicendo che vuole stare solo e riposare"

mi passai le mani sul visto con disperazione. Sospirai. "ok, allora vado da lui"

"buona fortuna" mi augurò. E ne avevo decisamente bisogno.

"Vicky, ti ho preparato la cena, non mangi?" mi fermò Roberta sbucano fuori dalla cucina

"grazie, magari dopo" accennai un sorriso. Era la madre che avrei sempre voluto, così gentile e premurosa, ed invidiavo Zayn e Alice per la fortuna che avevano avuto. Lei annuì capendo le mie intenzioni ed io corsi di sopra.

Aprii la porla della sua stanza senza bussare, avevo appreso quel gesto dal lui, oltre che sapevo non mi avrebbe mai lasciata entrare senza quel gesto spavaldo da parte mia. Lo trovai disteso sul letto con il pc.

"bussare no?"

"sai, ho imparato dal migliore. Come stai?" mi sedetti sul letto accanto a lui, sempre senza permesso. Feci per dare una sbirciata al PC e niente, chiuse all'istante qualsiasi pagine, file o cartella fosse aperta prima del mio arrivo.

"Non ti ho mica detto di sederti"

"continua così che ti danno un premio" provai ad essere un po' spavalda, di non lasciarmi intimidire dal suo tono, dai suoi modi di fare, ma era difficile. Uscirne vincitrice era impossibile.

"sparisci" continuò.

"sei odioso quando fai così. Cazzo, smettila ok? Lo so, ho sbagliato, ma non puoi trattarmi così. Vuoi che la finiamo ok, va bene, ma ti prego di non trattarmi così, fa male, troppo male." Diedi sfogo ai miei sentimenti, con qualche lacrima che sbucava fuori dai miei occhi. "mi pento in continuazione dei miei errori, ho iniziato a pensare ad una vita senza di te nel momento esatto in cui ti ho visto steso a terra, e ho sperato di essere al posto tuo. Ti amo troppo per lasciarti andare, ma se è questo che vuoi, va bene, me ne farò una ragione prima o poi." Piansi come una bambina. E lui? Indifferente.

"bene.. Se hai finito esci, non voglio più vederti." Quando mi rispose così avrei voluto sparire per sempre. Mi aveva ferita in un modo che nemmeno immaginava.

"guarda, se ti da così fastidio la mia presenza da domani non mi vedrai più, torno a casa mia e lascio pure il lavoro se ti fa felice, a scuola se vuoi cambio pure classe, basta che sei contento, almeno evitiamo i tuoi problemi. Ciao" e detto ciò andai verso la porta.

"aspetta"

-grazie a dio c'ha ripensato.- pensai. Mi voltai nuovamente verso di lui con un sorriso dentro che aspettava di emergere sulle mie labbra. Ovviamente feci una previsione del tutto sbagliata.

"questa la paghi tu, grazie" mi lanciò una busta: la multa. Fanculo, e io che pensavo di meglio. "Grazie per aver sistemato l'auto. Adesso puoi andare e non farti più vedere ai miei occhi." Era crudele.

"vaffanculo" mi tirai dietro la porta con tutta forza che avevo facendola sbattere rumorosamente contro il battente.

Dopo questo gesto lui mi rincorse fino in camera. Mi spinse contro al muro. "Non permetterti più a sbattere la porta in quel modo" mi avvisò.

"vaffanculo Zayn, vaffanculo" ripetei nuovamente, e qui se ne andò via sbattendo stavolta lui la porta. Con la rabbia che mi fece salire avrei voluto corrergli dietro e prenderlo a schiaffi. Era così cocciuto e tremendamente insopportabile a volte.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Where stories live. Discover now