«Ma porca puttana inchiodata bastonata e arrapata.» ecco la mia sentenza di imprecazione contro lo spremiagrumi che non era dalla mia parte quel giorno. «Che poi io dico, con tanti bellissimi e buonissimi succhi già pronti e confezionati perché cazzo quella ragazzetta vuole una spremuta fresca d'arancia? Che poi dovevate sentirla come ha sottolineato fresca. Brutta quattordicenne schizzinosa, spremo a te fra poco.» bofonchiai a bassa voce,

«Donna mestruata sempre più incazzata.» Theo se ne uscì con una delle sue perle guadagnandosi un bel dito medio «lascia fare a me, prima che lo distruggi.» mi tolse dalle mani la povera arancia che avevo maltrattato in pochi secondi.

«Ecco a te dolcezza» disse quando gliela servì.

-Dolcezza? Ci prova pure con le bambine- pensai.

«Ti arrestano per pedofilia se continui così »

Stava per rispondere quando fu interrotto dall'arrivo di Nicole con suo padre

«Da giovedì vi abbandono ragazzi» disse Nicki.

«Così presto?» mi lamentai. Avevo legato molto con lei, e sapevo già che mi sarebbe mancata.

«Così tardi? Perché non te ne vai ora sister?» parlò Theo beccandosi un'occhiataccia da parte della sorella.

«Si Vicky, ho trovato una nuova casa e quindi devo sistemarla, se no partivo domenica, però prossimo fine settimana sto di nuovo qui, vi verrò a trovare.» disse felicissima prima di abbracciarmi «e ti aiuterò a sterminare il biondo» sussurrò facendomi ridere.

«Ma se non torni io vivo lo stesso.» continuò ad intromettersi Theo.

«Infatti io non torno per te.» gli fece una linguaccia.

Ma poi lui l'abbracciò «ti voglio bene, se non torni anche per me ti uccido.» Amore fraterno!

«Zayn il posto è tuo, prima di andare via voi tre in riunione. E tu, Theo, se te la svigni prima stanotte ti farai accogliere da un barbone.» disse il padre sapendo com'era bravo a fuggire.

E come d'accordo alle 20, appena finito il turno, noi tre andammo nel piccolo ufficio del padre, lasciando Nicole sola a lavorare.

Nella stanza c'erano solo due sedie e Theo uno se la impossessò appena entrato, talmente veloce come se dopo gli spettasse un primo premio.

«La galanteria non la conosci figlio mio? Perché non concedi il posto a Vicky?»

«No, fa niente non si preoccupi.»

«Smettila con questo lei, entrambi dovete darmi del tu, l'ho detto mille volte.» si rivolse a me e al mio ragazzo.

«Va bene» Zayn acconsentì prendendo posto sull'unica sedia rimasta libera, trascinandomi poi a sedere sulle sue gambe.

Cominciammo a discutere sui nuovi orari che avremmo avuto non appena Nicki sarebbe partita. Theo doveva seriamente mettere la testa a posto, pur essendo il figlio da quel momento in poi avrebbe avuto orari obbligatori perché noi la mattina avevamo ancora la scuola e Theo era l'unico senza impegni mattutini. Zayn due volte a settimana avrebbe fatto anche un'ora la mattina, dalle 7 alle 8 prima di andare a scuola. Io avevo avuto alcuni dei miei pomeriggi prolungati fino alle 21 e altri anticipati alle 14 anziché le 15. Ed erano poche le volte che coincidevano con Zayn, capitava che lui finisse ed io iniziassi o viceversa, altri che abbiamo in comune solo un'ora. Insomma, Luca aveva creato un orario davvero confusionario. Ma in tutto ciò il sabato era il giorno peggiore, Zayn aveva tutta la mattina da fare insieme ai genitori di Theo e poi tutti e tre dalle 18 fino alla chiusura, la quale non aveva un orario fisso.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora