Scossi la testa, non avrei preso nulla. «Dai non fare la bambina Vic.» diventò serio.

«Eh okay.» sbuffai «Ma guarda che se non mi lasciano uscire pomeriggio ti ammazzo, non dimenticarlo.» lo avvertii prima di buttare giù quelle compresse insieme ad un sorso d'acqua che le fece scendere senza problemi. Odiavo i farmaci per uno cattivo episodio capitatomi da bambina, quando una pillola era rimasta sulla lingua facendo sì che il sapore amaro mi disgustasse.

«Senti Zayn, devo chiederti una cosa.»

«Se è perché sto qui invece di stare a scuola è -»

«No, no... su quello già so il perché» lo interruppi «Voglio chiederti un'altra cosa, ma non devi mentire, voglio la verità.»

«Va bene, che sarà mai. Dimmi tutto.»

Presi un lungo respiro prima di parlare. Era un argomento che avrei preferito evitare, ma volevo togliermi il dubbio accettando pure una futura sofferenza.

«Perché nessuno dei miei genitori è qui? E' vero quello che ho sentito ieri o è stato solo un altro stupido incubo?» lo guardai negli occhi, non volevo che mentisse per farmi stare meglio.

Chiuse gli occhi, inspirò e poi buttò via l'aria. «Vicky...» mi prese entrambe le mani «Credimi, vorrei dirti la seconda, ma purtroppo era tutto vero. Mi dispiace Vic.» mi abbracciò vedendo la mia espressione piena di delusione. Nonostante fosse storia vecchia che si ripeteva spesso, ogni volta lasciava un piccolo taglio dentro me.

«Sai...» spostai brevemente lo sguardo verso la finestra, sospirai e tornai a guardarlo «Dispiace anche a me. Dovrei starci male, ma non voglio più. Voglio stare bene.» era ora di cambiare gioco, di farlo seriamente. «In fondo me lo aspettavo, non si sono mai interessati realmente a me, per quanto mi hanno dato una carta di credito e posso permettermi tutto ciò che voglio, per loro io sto bene, ma non è così.» parlai mentre una piccola serie di lacrime scendevano lente sul mio viso.

«Non so se lo hai sentito, ma le ho urlato dietro che dovrebbe vergognarsi, non si possono permettere di trattarti così. Non lo meriti.»

«Purtroppo sono svenuta di nuovo non appena ho sentito quella cosa, non so cosa sia successo dopo.» Mi dispiaceva non aver ascoltato tutto, e ancora di più non essere riuscita a reagire. «Io non ce la faccio più, ho ormai diciotto anni da un po', e se non sbaglio posso fare ciò che voglio.» lo vidi annuire col capo alle mie parole «Beh... io vorrei andarmene da lì, non doverli vedere quelle pochissime volte in giro per casa, non vorrei avere a che fare più nulla con loro.»

«Fallo allora, se questo di aiuterebbe a stare meglio fallo Vicky.» mi appoggiò nella mia decisione «Se fosse stata un'altra situazione ti avrei detto di pensarci, perché sono i tuoi genitori, ma è una situazione ben diversa che bisogna essere cambiata.»

«Ecco vedi, il problema è che non so da dove iniziare. Andando via loro mi toglierebbero la carta e avendo scuola non credo di riuscire a trovare un lavoro con cui potermi mantenere, è questo il problema.» Avrei anche abbandonato la scuola facilmente, ma mancava ormai meno di un anno scolastico, e non volevo buttare via tutta quella fatica fatta durante gli anni.

«Ti prometto che ti aiuterò io a farlo, non so ancora come ma giuro di farlo, e voglio riuscirci il prima possibile. Io voglio vedere il tuo sorriso, non le tue lacrime piene di tristezza e dolore.» asciugò le mie lacrime «Voglio vederti sorridere ogni giorno e vedere che stai bene.»

Abbozzai un sorriso, e sussurrai «Grazie.»

Speravo con tutta me stessa di potercela fare, perché davvero, non ce la facevo più a vivere in quel modo. Avevo rovinato gli anni più belli della mia vita a causa degli altri, tutta la mia adolescenza era stata solo piena di tristezza e finti sorrisi di cortesia. Magari da piccola ero felice per un nuovo gioco e delle nuove scarpe, non facevo molto caso al resto, ma da anni ormai avevo iniziato a fare troppo caso alle mancanze da parte dei miei genitori. Avevo bisogno di affetto, di avere attorno persone che mi volessero bene, che mi tirassero su il morale quando ne avevo più bisogno, che mi aiutassero a stare in piedi, e che evitassero di farmi andare giù nel vuoto fino a perdere tutto.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Donde viven las historias. Descúbrelo ahora