«Lo avevamo capito fratellone.» rincarò la dose Alice

Zayn infastidito spense tutto, venne verso di noi in tutto il suo splendore mattutino, ossia un opossum in letargo, e mi tolse il telecomando dalle mani.

«Fuori!» tuonò «Tutte e due.» ci indicò la porta.

Per non creare casini uscimmo dalla stanza sotto i suoi occhi furiosi senza sillabare, ma appena fuori tornammo a ridere.

Sapevo che sarebbe stato divertente ma non avrei mai immaginavo così tanto, e soprattutto non avrei minimamente pensato a lui così smarrito.

Fu il miglior inizio giornata in assoluto.

Alice si decise a vestirsi dato che indossava ancora il pigiama, ed io scesi di sotto con l'intenzione di preparare quel benedetto caffè rimasto a metà per le mie genialità mattutine.
Ma sembrava non essere possibile fare colazione quel giorno, poiché la mia amica mi chiamò da sopra invitandomi ad andare con lei a fare colazione al bar, ed io fui più che felice di accettare. Finalmente avrei passato del tempo con lei.

«Ci sarà anche Niall, spero non sia un problema per te.» mi avvisò quando ormai eravamo quasi arrivate. In fondo avrei dovuto immaginarlo, senza di lui non viveva più.

«Non è un problema, anzi mi fa piacere avere Nino con noi» Adoravo sdoppiargli il nome, a differenza della mia amica che mandava solo saette con gli occhi ogni qualvolta io sbagliassi.

Arrivammo e ci sedemmo ad un tavolo libero. Pochi minuti di attesa e si materializzò Nello il bidello accanto alla mia amica.

Dopo averci salutato si sedette al tavolo anche lui e aspettammo qualcuno che venisse a prendere le nostre ordinazioni. La situazione era piuttosto imbarazzante, nessuno parlava e l'unica cosa che si mosse oltre alle palpebre dei nostri occhi era la mano del biondo che accarezzò per un millesimo di secondo la mano della mia amica. Mi sentivo decisamente la terza ruota del carro.

Quando notammo che nessun cameriere si degnava a venire decidemmo cosa prendere e lasciammo che il biondo andasse dentro ad ordinare.

Vidi il famoso Marco, amico di Malik, seduto ad un tavolo poco distante dal nostro e appena incrociò il nostro tavolo fece un cenno con la mano, per poi alzarsi e venire a salutare.

«Ma Zayn? Sapete dov'è?» ci chiese dopo.

«Credo sia a casa.» rispose Alice

«A cercare la gallina» aggiunsi io, e con Alice ridacchiammo sotto gli sguardi confusi dei due ragazzi che erano con noi. «Guarda, sta arrivando.» lo indicai vedendolo arrivare stranamente senza macchina.

«Giorno.» salutò tutti con un mezzo sorriso e rivolse poi un'occhiataccia a me e alla sorella. Era ancora turbato per il dolce risveglio, povero cucciolo.

«Visto che sei arrivato andiamo a-... Oh merda! Ci hanno fregato il tavolo.»" disse Marco non vedendone più uno libero.

«Sei sempre il solito. » lo rimproverò Zayn

«Potete stare qui se volete.» li invitò gentilmente Niall. Ovviamente loro accettarono subito mentre io dissi un «No.» che a nessuno importò. Ma la cosa peggiore fu che Zayn si sedette accanto a me pronto a torturarmi.

Arrivò il cameriere con le nostre ordinazioni. Ero molto carino, biondo con occhi azzurro/verdi, ed io ebbi come l'impressione di averlo già visto. Poi guardai il vassoio che teneva in mano e pensai che si fosse sbagliato. C'erano troppe cose per sole tre persone.

Io avevo ordinato un cornetto alla nutella e un caffè, Alice cornetto alla crema e un succo, e Jimmy qua mezzo bar. Aveva preso tipo due cornetti a non so cosa, altri tre tipi diversi di brioche, e un... ehm credo fosse una specie di frullato.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora