(2) Capitolo 5.

Beginne am Anfang
                                    

"Grazie"

Ci alzammo tutti tranne Theo, e solo in quel momento ci rendemmo conto del suo stato dormiente, eppure dovevo essere io a dormire sulla spalla di un certo idiota, invece al momento ero molto attiva.

"Spiegami per quale cazzo di motivo non mi hai detto nulla, da quanto lo sai?" alzo un po' la voce una volta raggiunta l'auto.

"Lo so dalla scorsa settimana, scusami, te lo avrei detto"

"Sì, magari a Pasqua del prossimo anno" ero sempre più incazzata.

"Ti prego, non farne una tragedia"

"Non faccio una tragedia, è solo che oltre a tenermi all'oscuro, avevi anche fatto una promessa nonostante sapessi di questo corso"

"Non sapevo sarebbe iniziato così presto, ma non preoccuparti, la manterrò, te lo giuro."

"E come?"

"Lascia fare a me, ci riuscirò, devo fare alcuni cambiamenti. Tu lunedì mattina vai con mia madre, faremo tutto come avevamo deciso, e giuro che lunedì sera dormiremo a casa nostra" non sapevo cosa passasse per la sua mente, ma mi fidai.

La macchina si fermò davanti casa.

"Va bene" speravo ci riuscisse davvero, erano più di due mesi che rimandavamo. "Sono stanca di vivere così, nell'ultimo anno la mia vita si è capovolta totalmente, se non era per te non so dove sarei adesso. Non vi ringrazierò mai abbastanza, e ora non che non mi piaccia vivere tutti insieme, però non mi sento molto a mio agio, anche se non lo dimostro io non mi sento libera, e scusa se ti faccio fretta ma è questo il motivo, io voglio vivere in libertà la mia vita, la nostra vita. O in quella casa con te, o preferisco con mio padre, anche se tu non vuoi. Credimi, non so se riuscirei a resistere ancora molto a tutto questo. Voglio cambiare e ricominciare da capo, preferibilmente con te. Essere liberi e avere i nostri spazi"

"Capisco cosa vuol dire, non è facile per te come non lo è stato per me i primi anni, e senza la tua testa dura non so se sarei ciò che sono oggi o se mi sarei mai ambientato. E nonostante tutto questo tempo a volte mi sento ancora fuori luogo. Sono la mia famiglia, e mi hanno dato tutto, ma loro non sono Marisa. Ti capisco, davvero. Ma stai tranquilla, non so come farò ma sta certa che da lunedì saremo solo io e te nel nostro nido d'amore. E ora usciamo da questa macchina, l'aria è troppo zuccherosa e Zayn Malik sembra si stia contagiando fin troppo, non mi piace essere da diabete" disse facendomi ridere all'ultimo.

"Dormi con me?" chiesi

"No"

-cosa?- stavo per trucidarlo.

"Semmai sei tu che dormi con me. Non per male, ma non mi piace avere Alice nel letto accanto. Proprio come te io voglio il nostro spazio"

"Come darti torto"

----

Giorno dopo mi svegliai senza Zayn accanto a me. Guardo il giro e non c'era traccia di lui, né del suo telefono, né delle scarpe.

-Dove cazzo è andato?- Guardai l'ora ed era quasi mezzogiorno. Finalmente dopo tempo avevo fatto una bella dormita, ci voleva. Mi alzai e andai ad infilarmi sotto la doccia. Era cosi rilassante la mattina, poi quando c'era tranquilla in giro, senza nessuno che bussava alla porta perché serviva il bagno libero era un favola.

"Vicky!!" Neanche due minuti che Zayn mi cercò. Ecco, come non detto.

"Sto facendo la doccia" alzai la voce sperando che mi sentisse, e così fu. Lo sentii armeggiare nella porta.

"Ma è chiuso" si lamentò.

-No va, ora aspetta che faccio la doccia con la porta aperta mettevo un cartello con scritto 'Accesso al Pubblico'- pensai scuotendo la testa.

Il fratello della mia migliore amica è uno stronzo!Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt