Ciao a tutti!! Eccomi qui che ricomincio a condividere con voi la seconda parte di questa storia. Non guardate troppo quel figo di Malik messo sopra o accanto (dipende da dove siete collegati). Buona lettura ❤
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E adesso si inizia a dare una piccola svolta alla nostra vita.
Era passata una settimana dalla bellissima sorpresa che mi aveva fatto quello stupendo stronzo. Starete pensando: che bello, siete andati a vivere insieme!
Ehm... In realtà no.
Dovevamo, ma essendo già arrivato giugno, ed essendo super impegnati con gli esami di maturità, avevamo pensato bene di rimandare a dopo gli esami. Alla fine non eravamo lontani, abitavamo sempre nella stessa casa, passavamo 24 ore su 24 insieme, quindi andare a vivere insieme subito o fra un mese non ci cambiava la vita. Magari se avessimo avuto tutto pronto già saremo andati subito, ma in quella casa mancavano ancora la metà delle cose essenziali, tra lavoro e il tempo impiegato nella casa non avremmo avuto il tempo per studiare. Quindi meglio studiare, visto che per tutto l'anno avevamo fatto tutt'altro che impegnarci a scuola.
Durante quella settimana avevamo fatto una riunione con la nostra big family, per metterli al corrente della nostra decisione -che poi big family era quella di Zayn, la mia era una mini-mini family essendo rappresentata solo mio padre ormai-. Tutti l'avevano presa per bene, Marisa e Roberta sono scoppiate a piangere. Marisa era dispiaciuta di aver perso gli anni migliori, ma era pronta a creare nuovi momenti con il figlio. Il resto normale, hanno gioito tutti, mio padre era tipo "forse ho capito male" ma quando ha compreso di aver capito benissimo ne è stato felicissimo. Avevo immaginato un'altra reazione da parte sua, ma non fu così. Adorava Zayn e il modo in cui mi trattava. Dovevo ancora abituarmi al vero lui, espansivo e scherzoso.
Il piccolo Blain aveva già stabilito di volere una camera per lui, perché una volta a settimana doveva assolutamente dormire a casa di suo fratello e sua "sorella". Ora non per fare la guasta feste, ma questo mi sembrava un po' improbabile, poiché non appena avremmo definitivamente chiuso con la scuola i nostri turni al lavoro si sarebbero rivoluzionati. Facevamo già turni serali, ma sarebbero aumentati molto probabilmente. Ma ciò nonostante lo avremmo accontentato quando possibile.
Mi trovavo a scuola, e quel giorno la situazione era di una noia mortale come sempre, a questo aggiungiamo il caldo che iniziava a farsi sentire e la testa che stava per esplodere. Stavamo passando l'ultima ora di quella giornata, e le lancette dell'orologio sembravano essersi fermate. Se a questo aggiungiamo che quella era la seconda di due ore di storia, beh, immaginate come doveva mai passare il tempo?
"non ce la faccio più" sbuffò sottovoce Erika, seduta accanto a me.
"siamo sulla stessa barca"
"VOI DUE!!" ci richiamò la prof.
"e te pareva che non beccava a noi" borbottai. Con altre 10 persone che parlavano vide soli a noi che eravamo state zitte fino ad allora.
"La smettete di parlare e ascoltate queste cose importantissime!"
-che palle...-
"ma non sono così importanti prof" si azzardò a parlare un ragazzo.
"sta' zitto tu!"
"prof, non so se si è resa conto, ma queste cose che sta dicendo non servono agli esami" disse Erika. Mi aveva tolto le parole di bocca.
-Aspetta, Erika ha risposto alla prof? A se oggi piove l'ammazzo.-
"Agli esami no, ma alla vostra vita si" era davvero bella questa.
"prof a me non serviranno sicuro" parlai, stanca di quella situazione.
"stia zitta signorina Someri, e stia attenta alla lezione. Anche se verrà bocciata insieme a Malik, tutto ciò potrebbe servirvi per il prossimo anno"
"vedremo chi rimarrà in questa scuola tra me e lei prof" la spensi.
Mi ignorò, l'avevo davvero messa a tacere, e non mi sembrava vero. Beh, a tacere proprio no visto che aveva ripreso a spiegare non so cosa.
Però Zayn poteva dirla qualcosa invece di stare zitto, non aveva difeso né me, né se stesso. Non era da lui.
-Mo' mi sente sto scemo.- pensai bene di fargliela pagare.
Mi girai indietro pronta a digliene quattro.
-Ma che coglione.- pensai vedendolo dormire con la testa sul banco. Ma ciò non mi impedii di vendicarmi. Gli tirai un colpo in testa, e lui in risposta si alzò di scatto urlando: "ti sposo Vicky!"
Spalancai gli occhi, rossa in viso ed imbarazzata al massimo.
Lui si guardò intorno e poi fece come se non fosse successo nulla tornando a sedersi comodo. E mentre io continuavo ad essere sotto shock, la prof ovviamente si intromise.
"bene ragazzi, avete sentito? I due piccioncini hanno interrotto la lezione per dire che si sposano. Spero saremo tutti invitati." Ridacchiò come un'oca. "Malik, a quando il grande giorno?" no, questa non ci voleva.
"oh... Ehm... Cioè... Eh... Ma vaffanculo prof" Zayn. Sembrava si fosse risvegliato alla grande dopo il mio colpo di grazia.
La prof stava per rispondere, ma il suono della campana di fine lezione ci salvò.
-prima no eh?-
Presi le mie cose e scappai fuori non aspettando nessuno.
"Vicky, aspetta!" mi chiamò quel cretino, ma io non mi fermai, continuai dritta per la mia strada.
"Vic" continuai a camminare verso il cancello fino a superarlo. E proprio lì qualcuno, quel qualcuno, mi afferrò il polso.
"lasciami stare Zayn" ero irritata.
"ehi, ma che ti prende?" aveva pure il coraggio di chiederlo.
"che mi prende? Mi hai fatto imbarazzare in un modo assurdo, ti sembra normale? So che non è niente, ma tu sai benissimo che odio certe cose in pubblico, soprattutto se urlate in quel modo da farlo notare a tutti" iniziai il mio sfogo.
"si, lo so, scusami, ma non l'ho fatto di proposito, stavo sognando, tu mi hai svegliato in quel modo e, cazzo, che posso farci." Si giustificò facendomi irritare maggiormente. Avrei preferito solo delle scuse anziché quella giustificazione.
"certo, perché dormire nel momento in cui servi è normale." Lo guardai torva. Lo so, non aveva nemmeno tanta colpa, ma quel giorno ero davvero nervosa e me la prendevo subito per cose banali. "Senti va, andiamo a casa prima che ti schiaffeggi davanti a tutti" mi incamminai verso la macchina.
"puoi schiaffeggiarmi quanto vuoi piccola, amo le tue mani su di me" mi seguì insieme a quella frase provocante. Era sempre il solito, sarebbe cambiato mai? Avevo seri dubbi.
Una volta dentro l'abitacolo si avvicinò per baciarmi, ma io mi voltai con la scusa di afferrare la cintura. Lui sospirò arreso e mise in moto per poi partire.
"bacia il finestrino" parlai.
"eh dai..." si stava esasperando anche lui "è normale addormentarsi durante storia, soprattutto in casi come oggi."
"certo, come no..." scossi la testa "Cosa sognavi?"
"noi due"
"auguri, non si era capito." Roteai gli occhi "poi?"
"e poi..." fece una pausa "dai Vic, lo sai che mi sento a disagio nel dire certe cose"
"prima no, per farmi diventare un pomodoro davanti a circa 20 persone non ti sentivi a disagio.. Ma vai a cagare" mi voltai verso il finestrino ad ammirare il paesaggio della città che era diventato improvvisamente interessante per me.
"scusa" lo ignorai
Una volta che parcheggiò davanti casa cercai di scendere dalla macchina ma a mia sorpresa la portiera era bloccata.
-Oggi lo uccido.- pensai, convinta di non riuscire a sopportarlo più per quel giorno.
"Malik, apri questa cazzo di cosa qui e fammi scendere!" alzai la voce, inutilmente.
"se non mi dai un bacio tu da qui non scendi." Era un bravo ricattatore.
Iniziammo a discutere: io volevo scendere, anche perché mi stavo sciogliendo per il caldo senza l'aria condizionata attiva, mentre lui non voleva saperne di togliere la sicura. Ma non poteva vincere sempre lui, non poteva, non- E invece poteva. Perché l'avevo guardato negli occhi? Diamine, non dovevo. Ogni volta non riuscivo a resistere troppo a lungo.
Mi avvicinai con la testa a lui e lo baciai. Ovviamente lui non era mai contento di quel poco che gli concedevo, così mi tirò più vicino a sé, prese il mio viso tra le mani e approfondì il bacio. Ogni volta finiva sempre così, lo guardavo e vinceva lui. C'era di buono che subito dopo mi sentivo in paradiso.
Sentii il rumore di una macchina in sottofondo, non molto distante da noi, per poi spegnersi, ma nessuno dei due ci fece caso più di tanto. Una volta arrivati a corto di fiato ci staccammo ed entrambi sorridemmo come due ebeti guardandoci negli occhi. Ah, l'amore..
Mi ricomposi sul mio posto sempre col sorriso sulle labbra, pronta ad uscire da lì quando di fronte al parabrezza vidi due tizi appoggiati al cofano di una macchina che ci guardavano sghignazzando e applaudendo. Indovinate chi erano?
Ebbene si, proprio loro: Albano e Romina.
No, solo Niall e Alice, la coppia più idiota dell'anno, ma si amavano e li volevo un bene dell'anima. Anche al biondo fastidioso.
"non ho mai visto nessuno baciarsi come voi" disse il biondo una volta che fummo entrambi fuori. "ogni volta sembra che subito dopo dovreste andare a letto"
"l'intento è sempre quello bro!" Zayn gli diede una pacca amichevole sulla spalla.
"e che cazzo Zayn!" mi stavo agitando nuovamente.
"oggi la mia Vicky è incazzata"
"eh, chi sa perché" lui in tutta risposta mi sorrise strizzando l'occhio.
"va bene, voi discutete, noi entriamo" parlò Alice superandoci trascinando con se il suo ragazzo.
"si, andiamo a mangiare splendore"
"oh bene, oggi resto a digiuno con te" borbottò Malik
"ben ti sta caro il mio Zayn" lo presi in giro.
"ma tu sempre contro eh!?"
"sempre amore, non dimenticarlo" lo sorpassai sul ciglio della porta.
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