62. Ad ogni costo

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È l'istinto a guidare l'uomo
Tra le fauci del lupo.

È l'istinto a guidare l'uomo Tra le fauci del lupo

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Mae

Un fiocco di neve si deposita leggero sul parabrezza dell'auto di Jack. Lo fisso sciogliersi sul vetro appannato, seguito da molti altri, con il naso paonazzo affondato nel morbido sciarpone di lana e le mani conficcate nelle tasche del mio cappotto. Secondo le previsioni meteo, quello di oggi sarà l'ennesimo nevischio leggero – lo stesso che ha ghiacciato le temperature dei giorni scorsi e che accompagnerà quest'ultimo periodo dell'anno.

L'abitacolo è ancora freddo, Angie non sa accendere il riscaldamento, ma è troppo orgogliosa per chiedere a Jack di spiegarglielo. Sospiro annichilita dal freddo e tiro su con il naso colante. Mia sorella tamburella le dita guantate sul volante e infine spezza il silenzio tra noi.

«Unknown si è poi più fatto vivo dopo la Notte degli Orfani?», mi getta un'occhiata veloce, io scuoto il capo con uno sfarfallio di ciglia.

«Credevo lo avrebbe fatto» confesso, «e invece, dopo quello che è successo a Duke, ha semplicemente taciuto.»

«Perché ti ha scritto con la sua vera identità, ecco perché!» esclama, riferendosi all'ultimo messaggio di Ryan risalente alla Notte degli Orfani – e al quale mi ha persino costretta a rispondere, benché fossi completamente sotto shock e terrorizzata.

Sono trascorsi ormai quattro giorni da quella notte infernale. La notizia di un presunto tentato suicidio da parte del povero Duke ha fatto il giro della scuola in un lampo e solo la chiusura di quest'ultima per le vacanze di fine anno è riuscito a salvare nell'angolo la sua reputazione: con il tempo e prima del nostro ritorno a scuola, le voci e i pettegolezzi si saranno appassiti come fiori bruciati dal sole. Tutti dimenticheranno, ma io no, io non credo ci riuscirò mai.

«Ti ho già detto che sarebbe stato da idioti commettere un errore del genere: Unknown non è stupido e nemmeno Ryan. Non credo che ci sia un nesso tra i due, almeno non per quanto riguarda quello che è successo quella notte.»

Non è la prima volta che io ed Angie affrontiamo questo argomento. Abbiamo discusso a lungo l'indomani dell'accaduto e siamo giunte alla conclusione che il nostro piano sia in parte fallito. Angie non è riuscita a fare nessuna foto – non avendo trovato né Ryan né il suo borsone da nessuna parte in giro per il Cage. Tutto ciò che abbiamo è una sorta di confessione della quale solo io posso esserne testimone, ma questo non basta a dimostrare che Ryan c'entri con la morte di Abby o con Unknown. In pratica, non abbiamo niente in mano – a parte congetture, dubbi e ancora domande.

«Quel delinquente ha quasi ucciso Duke, però» ritenta Angie, arrabbiata e impotente.

«Ma non abbiamo prove. E ti ricordo che nessuno, a parte noi, crede a Duke quando dice di non aver tentato il suicidio. Siamo punto e a capo, Angie. Dobbiamo cambiare strategia.»

SILENT LOVEWhere stories live. Discover now