2. Solo una fra tante

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Era invisibile, lei.
Ma vestita del suo dolore, alla fine qualcuno la notò.

 Ma vestita del suo dolore, alla fine qualcuno la notò

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Mae

«Eccoci arrivati.»

Ben accosta l'auto lungo la strada, i finestrini ben sigillati tengono fuori il freddo della notte e un trambusto lontano che non presagisce nulla di buono.

Trattengo un sospiro, ho il cuore che batte a mille e non riesco a calmarlo in alcun modo.

Avrei dovuto farlo più spesso. Avrei dovuto infrangere un divieto almeno un paio di volte prima d'ora e scontare una punizione degna di esser chiamata tale pentendomi sinceramente per la mia disubbidienza.

Sarebbe stato crudele da parte mia fare ciò nei confronti di mio padre, ma forse in questo modo non mi avrebbe più vista come una bambina da proteggere ad ogni costo.

Non l'ho mai capito fino in fondo. Sono sempre stata diligente, educata, docile. Mai uno scivolone, mai un errore. Sono sempre stata la figlia perfetta e la studentessa modello. Eppure, questo non è mai bastato a far sì che mi concedesse più fiducia, più libertà.

Non lo biasimo per questo, non ne sarei capace. Ma mi chiedo se le cose potranno mai cambiare...

«Aspettami qui, Ben» borbotto, conficcando meglio il berretto in testa e controllando un'ultima volta il cellulare per sincerarmi che Angie non mi abbia risposto. Ovviamente, non lo ha fatto.

«Signorina Mae?» mi chiama lui un attimo prima che apra lo sportello, cercando il mio sguardo attraverso lo specchietto retrovisore centrale.

«Sì?».

«Sa bene che disapprovo questa sua scelta di disobbedire a suo padre, ma ciò che sta facendo è davvero un bel gesto nei confronti di sua sorella, davvero degno del suo cuore buono.»

Abbozzo un mezzo sorriso dinanzi a quella sorta di complimento e scendo dall'auto prima di entrare nel panico più totale.

«Ho un cuore buono, sì, ma completamente folle» biascico tra i denti, pentendomi immediatamente di non aver indossato un maglione.

Non è neppure novembre e qui a Firesforest, una cittadina canadese sperduta tra i boschi nei pressi di Winnipeg, la temperatura è già al di sotto dello zero. A breve comincerà la stagione delle nevi e finalmente potrò andare in giro tra i boschi a seguire le impronte lasciate dagli animali sul morbido manto di neve depositatosi per terra.

Considerando infatti che questo è l'unico passatempo che mi è concesso da sempre e senza neanche troppe autorizzazioni, mi ritengo fortunata ogni qualvolta che comincia a nevicare qui in città.

Tuttavia, è in momenti come questo che preferirei non abitare in un posto così dannatamente freddo.

Rabbrividisco e mi stringo nel mio cappotto con maggiore attenzione.

SILENT LOVEWhere stories live. Discover now