26. Guai

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Basta una virgola a stravolgere la storia della nostra vita.

Mae

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Mae


I funerali di Abby si svolgono lunedì pomeriggio.

Il cielo plumbeo è silenzioso – nemmeno la neve fredda e delicata cade sulla terra per dipingere di bianco il dolore tetro e oscuro che regna prepotente durante tutta la cerimonia.

Angie ha preso posto in prima fila ed ha perfino recitato un discorso in memoria della sua amica. Ha pianto per gran parte della cerimonia e non ha lasciato la mano di Jack neanche per un momento.

Duke si è seduto in disparte e anche Curt ha fatto lo stesso, restando in piedi in fondo alla Chiesa per tutto il tempo.

Io, papà e Sally, invece, ci siamo seduti su una panca abbastanza centrale – la cerimonia è stata lunga e triste e, al termine, i familiari di Abby hanno ringraziato tutti per essere venuti e noi siamo tornati a casa.

«Ancora non posso credere che è morta» sussurro, seduta sul bordo del mio letto in camera mia. Ai miei piedi, per terra e a gambe incrociate, Sally annuisce, giocherellando con il pelo di un mio vecchio tappetino rettangolare rosa pastello.

«Non posso credere che si sia tolta la vita» sottolinea la mia amica di rimando.

Le sue parole mi fanno rabbrividire, infondendomi un profondo turbamento. Tuttavia, Sally ha ragione: Abby si è uccisa. Lo ha detto la polizia, lo hanno confermato le indagini.

«È morta di overdose, quello che si è iniettato le è stato fatale. È stato un terribile e grave incidente. La ragazza non avrebbe dovuto possedere quella roba. Le indagini proseguiranno per riuscire a scoprire chi potrebbe avergliele procurate qui a Firesforest o, eventualmente, nei dintorni, ma sulle dinamiche del decesso non resta alcun dubbio: ha fatto tutto da sola.»

Le parole distaccate e formali del Commissario Thompson riecheggiano ancora nelle mie orecchie, davanti agli occhi ho ancora impressa l'immagine di Angie che scoppia in lacrime incontrollate di tristezza e di rabbia.

Lei non ci ha creduto. Io neanche, in fondo.

Eppure, le cose devono essere andate per forza in questo modo. Altrimenti... Altrimenti chi mai avrebbe voluto Abby morta?

«Tu credi a quello che ha detto il Commissario?» domando a Sally e lei annuisce, convinta.

«Certo che ci credo. D'altronde, chi pensi che avrebbe mai fatto una cosa del genere? Abby è morta di overdose perché è ricaduta nella sua dipendenza.»

«Cosa ne sai delle sue dipendenze?».

Sally sembra irrigidirsi. Nella stanza cala il silenzio ed io attendo paziente che mi risponda.

«Niente» dice alla fine. «Quello che sai tu.»

«Io so poco o niente, in effetti» rifletto, «ma chi ci assicura che qualcuno non l'abbia costretta a prendersi quella roba? I poliziotti hanno escluso sin da subito questa opzione e secondo me hanno fatto male.»

SILENT LOVEWhere stories live. Discover now