Prologo

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Ascolta il suono dell'amore:
Ti porterà a casa.

Mae

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Mae

Non ho mai conosciuto il rumore dell'amore.

Conosco il suono che fa la pioggia che cade in un pomeriggio di inverno. Conosco il rumore delle pagine di un libro che viene sfogliato.

So qual è il suono di una risata e quello di un pianto. Il rumore di un pennello contro una tela, quello dell'aria che sferza il volto, quello di un uccellino che libra lontano, oltre l'orizzonte. Persino i ricordi emettono dei suoni ed io riesco ad udirli tutti – posso ascoltarli se chiudo gli occhi e posso inebriarmene per sentirmi meno sola.

Ma l'amore è muto.

L'amore non è altro che assordante silenzio alle mie orecchie. Il buio del suono, il vuoto dell'assenza.

È mancanza di tutto, mancanza persino dei battiti di un cuore.

Quand'ero piccola, mia madre mi diceva sempre che l'amore parla solo a chi sa ascoltare veramente.

«Si fa sentire ai cuori docili e coraggiosi» pronunciava con la sua voce di miele, sorridendo con la bocca e con gli occhi in un modo che era solo suo. «Ma anche a quelli meno buoni o meno forti.»

«Anch'io lo sentirò un giorno, mamma?» le chiesi una volta io.

Era notte e la mia camera era immersa nel buio. Avevo cominciato da poco a dormire da sola, dopo che mia sorella maggiore Angie si era trasferita nella stanza accanto alla mia pretendendo uno spazio che fosse solo suo.

«Certo che lo sentirai, mia piccola Mae» fu la sua risposta decisa. Poi scivolò al mio fianco, sedendosi sul morbido materasso del mio letto e mi avvolse con un braccio, facendolo passare sulle mie spalle.

«Dimmi un po', Mae: ti ho mai raccontato la fiaba della Fenice?» domandò alla fine, continuando a sorridere.

Io scossi la testa e trascorse un lungo minuto prima che la sua voce tornasse a riempire la mia camera.

«Vedi, la Fenice vive in ciascuno di noi. Nessuno conosce le sue sembianze, però. C'è chi dice che sia di una bellezza talmente rara e delicata da non concedere mai a nessuno di farsi osservare e acciechi chiunque ci provi di luce, illuminando il suo corpo e le sue ali maestose come fosse una stella in fiamme. La Fenice vive d'amore. E sussurra all'orecchio di tutti gli uomini alla ricerca di costui che saprà udirlo veramente. Tu sai perché prima o poi troverà sempre qualcuno capace di sentirlo, Mae?».

Storsi il naso e tacqui, ammaliata dal suono delle sue parole, una melodia lieve e dolce.

«Colui che saprà udire i sussurri della Fenice, sarà destinato ad innamorarsene perdutamente fino alla morte, narra la fiaba» proseguì lei, recitando la storia con una certa enfasi.

«Fino alla morte?» ripetei io, perplessa.

Mia madre annuì. «Fino alla morte, sì. Perché quando la Fenice ama e quel suo amore viene ricambiato, si crea un legame assolutamente proibito, quasi sovrumano. La Fenice brucia d'amore. Follemente e ardentemente. E distrugge tutto. Le basta un tocco, sai? O uno sguardo, una parola persino, per ridurre ogni cosa in cenere. E questa sorte spetta anche al suo amato.»

«Non è giusto, però» protestai io, intimorita e al contempo inspiegabilmente affascinata da quella fiaba.

«Ma l'amore è una melodia meravigliosa, Mae, non fraintendere. Quei sussurri, ciò che la Fenice pronuncia all'orecchio del suo amato, è un suono dolce, forte, ammaliante. Talmente tanto bello da far innamorare una persona nonostante il tragico destino a cui è condannata. E inoltre, qualcuno racconta della rinascita della Fenice.»

«La sua... rinascita?».

«Proprio così. Dicono che la Fenice sia destinata a rinascere dalle sue ceneri ogni volta e torni a sussurrare alle persone per sempre, cercando qualcun altro da amare ancora e ancora e ancora. E questa Mae, è la parte migliore dell'amore. La sua forza, la sua bellezza, la sua rinascita. Perché nonostante il dolore, nonostante i mostri, nonostante la sofferenza, l'amore rinasce ogni volta, coraggioso e affascinante lui, proprio come la Fenice della fiaba.»

«Mi piace questa fiaba, mamma» biascicai io quella notte, sbadigliando nel suo abbraccio. «Anche se ho un po' paura di sentire il sussurro della Fenice, un giorno.»

«Oh, non devi avere paura del suono dell'amore, Mae. Vedrai che, quando finalmente lo udirai, capirai da sola che nessun timore ha senso di esistere. Quindi ascolta, Mae. Ascolta sempre e fallo anche con il cuore.»

Eppure, dopo quella notte, il mio cuore sembrò divenire semplicemente sordo.

Fino a quando non incontrai la mia Fenice.









🔥Spazio Autrice🔥
Vorrei darvi il benvenuto ufficiale in questa mia storia, anime coraggiose.🫶🏻
Vorrei prendervi per mano e sentirvi vicine più che mai in questo nuovo viaggio, ma mi accontenterò di leggere i vostri commenti e di sorridere dinanzi alle vostre virgole - o stelline - per sapere che non sono sola.
Vi confesso che questa storia è la mia Fenice. L'amore che rinasce dentro di me, che torna a bruciare, ad ardere vivo come da troppo tempo non ha più osato fare.
E spero che, giunti alla fine, diventerà anche un po' la vostra.✨
Ci sentiamo presto!

🌬IG (Instagram): @anitrammindstorie

SILENT LOVEWhere stories live. Discover now