38. Sperare in un miracolo

1.4K 84 25
                                    

Siamo noi gli artefici del nostro destino.
Chi afferma il contrario, probabilmente ha troppa paura di sapere come andrà a finire la sua storia.

Mae

Oops! Bu görüntü içerik kurallarımıza uymuyor. Yayımlamaya devam etmek için görüntüyü kaldırmayı ya da başka bir görüntü yüklemeyi deneyin.


Mae


Accontentare Angie così facilmente non è stata una buona idea.

Come minimo, per compensare l'orrenda situazione nella quale mi ritrovo, avrei dovuto chiederle qualcosa di un po' più sostanzioso in cambio. Il libero accesso al suo armadio quando ne avrò bisogno, ad esempio?

Sì. Avrei potuto chiederglielo e lei me lo avrebbe concesso in ogni caso.

E invece, adesso mi ritrovo da sola in compagnia di Ryan, nel bel mezzo di una festa alla quale non sono neanche stata mai invitata ufficialmente, mentre biasimo me stessa per non essermene tornata in fretta e in furia in camera mia al rifugio da tutto questo.

Mi guardo attorno sentendomi a disagio. Non so di preciso quanto tempo sia trascorso da quando Angie mi ha lasciata da sola in balia del mio tragico destino. Forse mezz'ora, forse meno.

Troppo tempo per i miei gusti, decido lo stesso, osservando una coppia ballare appicciati l'uno all'altro in mezzo al salotto. Quei due si strapperanno i vestiti di dosso da un momento all'altro qui stesso e nessuno farà niente per fermarli...

Distolgo lo sguardo da questa scena, notando solo ora il modo in cui io non sembro avere davvero niente in comune con tutte le altre ragazze delle festa. Queste ultime indossano vestitini corti e aderentissimi, hanno curve generose che ostentano di proposito ballando sicure di sé sui loro tacchi vertiginosi e appaiono sapere perfettamente cosa fare, con chi parlare e come muoversi.

Io, invece, mi sento completamente fuori posto anche se non mi sono mossa da un angolo della stanza, nei miei vecchi jeans a vita bassa e nella mia camicetta rosa comprata quando avevo almeno due taglie in meno di seno. Perché non mi sono nemmeno cambiata, prima di scendere?

Perché non dovrei essere neanche qui adesso, ecco perché!

«Perché non balliamo un po'?».

Rabbrividisco, notando quanto Ryan si sia fatto vicino per mormorarmi queste semplici parole all'orecchio.

Anche lui, come me, è rimasto in piedi per tutto questo tempo al mio fianco a osservare gli altri divertirsi. Per un attimo, ho anche sperato che si stancasse di me e decidesse di seguire tutte le ragazze che gli si sono avvicinate per invitarlo a ballare. Ma lui ha declinato ogni singolo invito, sottolineando la mia presenza come la sua compagnia della serata.

Inutile negarlo: il fatto che abbia trangugiato – in realtà con una lentezza estenuante – almeno altri tre piattini di stuzzichini, non è qualcosa che ho fatto semplicemente per fame.

Ingoio a vuoto, incrociando il suo sguardo intenso. Mi sorride pacatamente – con infinita pazienza, forse – ed io getto una rapida occhiata al tavolo accanto a noi prima di aprire bocca. Purtroppo per me, gli stuzzichini sono finiti.

SILENT LOVEHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin