Zanne e Acciaio

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(campagne del ducato di Breizh, allontanandosi dal luogo della battaglia tra l'Orda e il duca di Valois)
"E quindi il principe, da solo, è arrivato fino alle scalette del patibolo, correndomi incontro"
"Non era solo, Eri: c'eravamo noi dietro di lui!"
"E il principe era tutto tutto coperto di sangue, dalla testa ai piedi: è un principe certamente ma un principe nero! Nelle fiabe ce ne sono sempre! Si è fatto largo roteando la sua alabarda: sembrava che danzasse!"
"Si, Eri, io ero dietro di lui intento a sgozzare gente ma l'ho visto. Adesso posa quel bastone, smettila di correre in giro e mangia il tuo panino al formaggio"
"L'ultimo soldato dell'Orda gli piantò il pugnale sulla spalla, in un punto scoperto dell'armatura: il principe gli ha urlato delle parole che non ho capito ..."
"Era hesperiano, la lingua natia del lord comandante: urlava apprezzamenti per il lavoro notturno svolto dalla madre del suo assalitore"
"Addirittura? Il principe è davvero un gentiluomo se loda la madre del soldato che lo sta pugnalando"
"Davvero un esempio di galateo: adesso mettiti qui e prendi il tuo pranzo"

"E' formaggio di mucca?"
"No, è capra: una cosa da ferenzi"
"Io sono ferenze! COMUNQUE dalla ferita del principe è uscito del sangue che però mica era vero sangue! Era verde e, quando è schizzato in faccia al tipo dell'Orda, lo ha ustionato e fatto cadere a terra"
"La dea Rahs è anche la dea dei veleni: i doni che elargisce possono persino modificare i corpi dei suoi chierici. Il Caos ha molte forme"
"La dea potrebbe anche avvelenare il mio boccale?"
"Si ma dubito che l'abbia fatto, quindi bevi la tua acqua e limone".

"Voi cavalieri non potete mentire quindi mi fido. COMUNQUE a quel punto il principe mi ha slegata dal palo e mi ha stretta forte forte: ero così felice e anche lui sorrideva ... era un sorriso teso, però: forse il fatto che avesse appena ricevuto tre frecce nella schiena c'entrava qualcosa"
"Si, credo ci sia un vago rapporto di causa-effetto tra le frecce e la sua faccia tesa. Se può consolarti, sir Mordred indossava un'armatura molto robusta e quei tre arcieri non sono vissuti a lungo dopo aver scoccato"
"E allora il principe, pur dolorante, mi ha presa in braccio e mi ha affidata a tuo fratello Grimfang ..."
"DLA BRODI LAUDIANA! Per l'ennesima volta: Grimfang non è mio fratello!"
"Ma tu e lui dormite insieme tutte le notti e ... perchè stai arrossendo? E in che lingua hai parlato poco fa?"
"Askramiano: ho detto -per la barba di Laudian-"
"Va bene, COMUNQUE non ho perso d'occhio il mio principe mentre venivo portata via, sai? Mi guardava sorridendo, col viso coperto di sangue sia rosso che verde: ero uno sguardo stanco ma anche crudele ... l'odio del giusto verso i malvagi!"
"Smettila di roteare quel bastone!"

"E poi è stato bellissimo: i soldati dell'Orda lo hanno circondato e il principe ha semplicemente alzato le mani al cielo e ha detto ... beh, non ho capito proprio bene bene quello che detto: forse anche in questo caso era hesperiano ..."
"Ha detto IN NOMINE RAHS UT OMNES INIQUITATES DOLORE ABLUANTUR. Non era hesperiano ma Sacrale, la lingua parlata nei Dodici Paradisi. Significa -Nel nome di Rahs: affinchè ogni torto venga lavato via nel dolore-"
"E allora tutti i soldati dell'Orda hanno cominciato a cadere ai suoi piedi uno dopo l'altro! Lui passava in mezzo al loro, tutto sereno, e quelli cadevano per terra con la bava alla bocca ... come quando la balia diede un calcio in mezzo alle gambe del mugnaio che la stava spiando al fiume! Però il principe non ha dato nessun calcio: camminava tutto sorridente e tutti cadevano per terra urlando"
"Rahs è anche la dea del dolore e, come ti ho detto, numerosi sono i doni che ella fa ai suoi chierici"
"Quindi lord Mordred è un sorta di principe-sacerdote?"
Franciszek ridacchiò con la sua voce argentina da mezzelfo: "Una specie".

La bambina prese a correre di nuovo, felice, sotto il gigantesco pergolato all'ombra del quale i cavalieri stavano marciando: una piccola bimba felice dai capelli color platino che scorrazzava in mezzo ai neri cavalieri dell'inferno, sotto un tetto di foglie di vite e tra gli aromi dell'uva che stava iniziando a nascere.
Doveva essere stata una fiorente fattoria quella: campi coltivati a vigna per ettari, pozzi e alberi da frutto le cui foglie risplendevano sotto il Sole dell'estate.
Franciszek sperò che Eri fosse troppo presa dai suoi giochi per capire che l'odore malsano nell'aria non era dovuto al sudore dei cavalieri ma ai corpi in putrefazione che l'Orda aveva lasciato nei cespugli, tutto attorno a loro.

Di luce riempiròWhere stories live. Discover now