Sogno di una notte di Mezza Estate

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Il palco di legno era molto grande: una degna aggiunta alla piazza che, a sua volta, era molto più grande di quella dove si era tenuta la Mischia.
La sacra rappresentazione di Lammas iniziò al tramonto, quando gli ultimi riverberi del Sole di Mezza Estate iniziarono a tingere di rosso, porpora e vermiglio ogni cosa.

"Guardate!" disse Sarah con la bocca aperta.
Due sfere stavano volando sul palco. Letteralmente volando.
Una era dorata, quasi fosse una piccola stella splendente mentre l'altra era nera come l'onice eppure, incredibilmente, emanava qualcosa che poteva essere definita solo come ombra lucente o luce oscura.
Persino Alexander aveva gli occhi sgranati: "Maghi e chierici partecipano alla celebrazione" mormorò.
Alighiero, accanto a lui, era impassibile: "Ve l'avevo pur detto, no?"

La sfera dorata si pose all'estremità destra del palco mentre quella oscura all'estremità sinistra: l'intera scena era perfettamente divisa a metà tra luce e ombra.
In quel momento una voce risuonò bella e forte:
"Nel sacro giorno di Ostara, durante l'equinozio di Primavera, luce e buio erano in perfetto equilibrio. Fu proprio in quella data che, migliaia e migliaia di anni fa, quando il mondo era ancora giovane, il selvaggio signore dei boschi incontrò la sua sposa, conosciuta allora solo come -la Fanciulla-".

La luce iniziò a diventare più forte, guadagnando terreno e occupando una parte di palco fino a quel momento tenuta sotto l'ombra.
"Il loro Amore crebbe forte e bellissimo: si dice addirittura che fosse il più splendido di tutti gli Amori sorti durante la Prima Era. L'uomo selvaggio dei boschi sposò la fanciulla durante il sacro giorno di Beltane, al massimo splendore della Primavera: in tal modo egli accettò la corona e divenne il Re Quercia, così come lei divenne -la Madre-, poiché serbava in grembo loro figlio".

La luce continuò a crescere, fino a occupare quasi tutto il palco, relegando l'oscurità in un minuscolo angolino: era la luce del sole estivo, era il calore, era la vita, era l'accecante verità alla quale niente poteva essere tenuto nascosto.
"E' bellissima" sussurrò Alexander.
"E' rilassante" fece Lawrence.
"Non so, a me tutta quella luce da fastidio" disse Sarah.

La voce narrante, proveniente da chissà dove, continuò a raccontare:
"Poi arrivò il tempo di Litha, il Solstizio d'Estate..."
I ragazzi trasalirono a quel nome.
Litha, la festa durante la quale (nel giro di una sola notte) tutta la loro vita era stata sconvolta da un semplice gioco con le carte.
"... in quel sacro giorno, il Re Quercia affrontò in duello suo fratello gemello: il Re Agrifoglio. Poiché Litha è il trionfo della luce, il Re Quercia vinse la sua battaglia ma, poichè Litha è anche morte nella vita, egli venne comunque ferito e quella ferita non gli diede pace".

La luce iniziò ad affievolirsi: era ancora molto molto forte ma le tenebre della sfera oscura tornarono a prendere controllo di una parte del palco.
"Ecco, era ora" fece Sarah.
Alexander e Lawrence la guardarono malissimo.
Sul palco di legno, intanto, erano salite due persone.
Erano il chierico di Feyth e la chierica di Karmisia che avevano benedetto la Mischia poche ore prima: lui portava sulla testa una corona di ramoscelli e foglie di quercia, inoltre vestiva una tunica dorata dal taglio regale ma sporca di rosso sangue al costato. Lei aveva un meraviglioso abito verde e argento, così bello da far impallidire ogni altra dama presente nella piazza; a cingerle la fronte vi era un diadema di bianche luminose perle a forma di mezzaluna.

Lui si posizionò a sinistra, ancora abbondantemente nella parte luminosa, mentre lei era a destra, totalmente avvolta nella luce e vicino alla sfera dorata.
Da ogni dove (dal cielo, dalla folla, dal palco, persino da sotto i piedi delle persone) arrivarono il cinguettio degli uccellini felici, anche se nessun volatile era visibile allo sguardo e anche se inutilmente (ma con grande divertimento) i bambini cercavano in giro quei pettirossi e quegli usignoli dei quali distintamente sentivo il dolce canto.

Di luce riempiròUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum