L'amore dell'elfa e la logica del mago

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La moglie dell'oste riempì l'ultima delle dodici sacche: ognuna conteneva una borraccia d'acqua, una bottiglia di birra, una pagnotta, una grosso pezzo di formaggio, una mela, delle fette di prosciutto e vari pezzi di carne secca.
"Sono pronti i pranzi?" urlò il marito dalla stanza accanto.
"Un attimo!" urlò la donna lanciandogli uno sguardo stizzito "Da quando degli elfi hanno tanta fretta?".
"Sei di loro sono elfi, gli altri sono umani come noi" fece il marito impegnato a lavare le stoviglie "E la loro fretta non ci deve importare: ricorda la mancia che ci hanno dato".
"Si presentano qui ieri" borbottò la donna "Il tempo di sistemarsi e vanno a cenare in un altra locanda da un loro amico delcadiano. Poi ordinano mezza Antheliar per colazione e chiedono un pranzo al sacco".
"Vogliono vedere La Soglia" ridacchiò l'oste "E' un bene che abbiano questa curiosità: i viaggiatori portano soldi"
La donna soppesò bene quelle parole, poi decise di mettere in ogni sacca anche un dolcetto.

(alle terme)
"Non pensavo che voi elfe foste dedite a ... beh, a queste cose" fece Sarita imbarazzata.
"Oh sono cose molto comuni nel nostro regno" ridacchiò Aranel la scura, maliziosa.
"Beh allora, direi che non c'è niente di male ... proviamo ?" disse Sarah arrossendo.
"Speravo lo diceste" sorrise Aranel la chiara.
Si immersero tutte e quattro nell'acqua calda, appoggiando la schiena al bordo e tenendosi con le braccia, in modo da avere le mani libere per bere le coppe di vino bianco che avevano con loro.

"Un bagno ... un vero bagno con sapone e tutto il resto" gli occhi di Sarah brillavano.
"Mi ero quasi dimenticata che sensazione meravigliosa fosse" disse Sarita socchiudendo gli occhi come in estasi.
"Eh si, La Soglia ha delle terme fantastiche" fece Aranel la chiara "Voi ne avevate al villaggio?"
"Beh non così" rispose Sarita "C'erano dei laghetti caldi all'aperto ma erano lontani e l'odore non proprio il massimo, però erano piacevoli".
"Non avevo mai visto una terma al chiuso" gli occhi di Sarah si guardavano attorno, esplorando il grande ambiente dalle pareti azzurre, pieno di denso vapore e di numerose vasche calde.
Bevvero a lungo, diventando sempre più rilassate e loquaci anche grazie all'acqua che massaggiava i loro corpi stanchi. Ben presto fu chiaro che Sarah non era in grado di reggere l'alcool, almeno non quello che veniva servito nelle terme.

"Scommetto che qui si possono conoscere molti bei ragazzi" ridacchiò con le guance rosse "Anche se ho notato che loro hanno un ingresso separato".
Sarita provò a mettere un freno: "Dai, non credo che le nostre amiche elfe siano propense a questo tipo di ..."
"E invece secondo me i maschi piacciono anche a loro" ridacchiò Sarah ancora più forte "Avete un fidanzato?"
Le due elfe si guardarono, a metà tra l'imbarazzato ed il divertito.
"Siamo sposate" disse Aranel la scura.
"Tra di voi ??" chiese Sarah sbarrando gli occhi.
Gli schizzi d'acqua che ricevette in faccia quasi la annegarono.
"No, sciocchina" disse Aranel la chiara dopo che la ragazza ebbe chiesto pietà.
"Allora con chi?" la curiosità di Sarah era palpabile.
"Così le metti in imbarazzo" Sarita alzò gli occhi. Non voleva che le elfe pensassero di avere davanti due ragazzine pettegole.
"Beh dovete sapere che suo marito è un aristocratico" disse Aranel la chiara indicando la propria omonima.
"E' solo un conte, mica un duca" fece lei con finta modestia.
"Rende comunque una nobile anche te" disse Sarita, impressionata.
"Nobile per matrimonio, non per nascita" ridacchiò l'elfa.

"E tuo marito invece ?" chiese Sarah ad Aranel la chiara.
"Beh ..." arrossì "Mio marito fa il mestiere delle armi. Avrebbe potuto già essere un colonnello per quanto è bravo ma non è facile per lui ... è un Redento".
"Un cosa?" domandarono le due umane insieme.
"Un Redento. Vuol dire che in passato lui era un elfo nero" Aranel la chiara bevve un lungo sorso di vino "Ma si è lasciato alle spalle lo Shwarzrosraik molto tempo fà".
"Cosa si è lasciato alle spalle?" chiese Sarita.
"Lo Shwarzrosraik, significa -Impero della Rosa Nera-. E' il nome del loro regno" spiegò la scura.
"E' un regno grande?" la domanda veniva da Sarita, che aveva sempre amato le storie di intrighi.
"Il più esteso di tutti i regni oltre le montagne. Senza contare che quelle altre nazioni che sono di fatto loro vassalle".
"Che romantico!" esclamò Sarita "E lui ora è un elfo bianco per te?".
"Beh, adesso diciamo che ha visto la luce" disse la chiara in imbarazzo.
"A giudicare dalla velocità con chi si è redento, dubito che tu gli abbia fatto vedere solo la luce" disse la scura con un'espressione troppo seria per essere vera.
Seguirono numerosi schizzi d'acqua vendicativi e commenti piccati in elfico.

Di luce riempiròWhere stories live. Discover now