Finalmente era arrivato il tanto atteso e desiderato lunedì, forse l'unico che nella mia vita non ho detestato, l'unico per cui ero felice. Zayn mi aveva vietato di andare nella nuova casa prima delle 3 del pomeriggio, aveva precisamente detto "Puoi venire e lasciare tutto dietro la porta, ma non ti farò entrare prima delle 3". Non avevo nemmeno le chiavi, non me le aveva mai date prima, quindi era sicuro che quella volta la vittoria sarebbe stata sua. Ero così curiosa di vedere cosa avesse combinato. Non avevamo parlato quasi per nulla su come sistemare le ultime cose, l'aveva iniziata lui e l'avrebbe finita lui, speravo solo che fosse come la immaginavo.
Mi trovavo in macchina con Marisa e Blain, diretti a comprare tutto ciò che sarebbe servito per pulire. Zayn mi aveva esplicitamente detto "vedi tu perché io sarei capace di comprare l'acido muriatico al posto dell'ammorbidente" e sapevo per certo che non avesse torto. Ricordo quando una volta Roberta gli chiese di prendere il detersivo per la lavastoviglie dallo sgabuzzino e lui le si era presentato con quello per il wc, non aveva nemmeno visto il gabinetto stampato sulla confezione. Rido ancora al ricordo di quella volta, che idiota! E questo perché lui non legge, prende e basta, vede che un qualsiasi prodotto si trova nel reparto igiene e casa ed in automatico il suo cervello capisce che quel prodotto pulisce qualcosa, poi che sia per il cesso o per la lavatrice è indifferente.
"Mamma, mi porti al McDonald's?" adoravo Blain e le sue idee dell'ultimo minuto. L'idea di uno spuntino al mc a metà mattinata era il top.
"Blain, sono solo le 11, è presto ancora per andare a mangiare"
"Vicky, mi ci porti tu?" stavo per rispondere che avrebbe dovuto dar retta alla madre, quando lei mi anticipò.
"Che novità è questa?"
"Ma tu hai detto no" si lamentò lui.
"Non ho detto no, ho solo detto che è presto, ci andremo più tardi"
"siiii" urlò felice iniziando a saltellare
"Stavo pensando che potremmo prendere i panini e mangiare insieme a Zayn, tanto Alex non ci sarà a pranzo"
"Non è male l'idea, se non che Zayn sarà impegnato fino alle 3"
"Oh già, è vero... va bene, ci andremo solo noi"
Una volta finiti gli acquisti casalinghi portammo tutto il materiale a Zayn, il quale sperai non combinasse danni durante la pulizia. Salii tutto sopra al terzo piano, suonai il campanello e dopo poco lui rispose da dietro la porta.
"Piccola, lascia tutto lì e va via" aveva già capito le mie intenzioni.
"Ti prego, solo una sbirciata" lo supplicai, inutilmente.
"No! Ora vai"
"Ok, ciao" volevo proprio dare un'occhiata dentro, la curiosità mi stava uccidendo, non potevo aspettare fino alle 15 di quel pomeriggio. Tre ore erano troppe da aspettare, così mi piazzai lì, pronta ad intrufolarmi una volta che lui avesse aperto. Certo, potevo anche osservare meglio la situazione e riflettere anziché farmi beccare successivamente in flagrante.
"Guarda che ti vedo dallo spioncino che sei ancora lì, non aprirò fin quando prenderai quel ascensore"
Sbuffai. "Fanculo, stronzo"
"Ti amo" urlò da dentro.
Ultimamente non riuscivo più a fregarlo, non più come prima. Una volta ero forte in questo, spesse volte stavo ad un passo avanti a lui, ma quei bei tempi erano già volati via.
Tornai in macchina con un leggero broncio, arrabbiata per la mia sconfitta. Marisa per impiegare il nostro tempo decise di andare a fare un'oretta di giro al centro commerciale, prima di pensare al pranzo che era sempre più vicino. Andammo in un negozio per bambini, giusto per far contento Blain, che non appena vide una maglietta esposta in vetrina di non so quale personaggio animato impazzì per averla.
"Quale vuoi?" chiese la madre e lui gliela indicò.
"Blain, guarda questa" mi intromisi sperando di non offendere Marisa in alcun modo "Ha lo stesso disegno ma è meglio di quella nera"
"Hai ragione sorellina, e più bella" sorrise "mamma, quella blu!"
Acconsentii lei.
Continuammo a girare all'interno di quel negozio, dove per Blain era quasi come essere dentro ad uno pieno di cioccolato per me.
"Mi è mancato fare questo con Zayn, avrei voluto fare tante cose con lui, chissà com'era" parlò di punto in bianco Marisa. Potevo solo immaginare, ma non capire fino in fondo come si sentiva quella donna a cui era stata strappata una parte importante della sua vita.
"Era ed è tutt'ora fissato, tutto deve essere come piace a lui" dissi. Lei fece un sorriso malinconico, doveva soffrirci ancora parecchio nonostante lo avesse ritrovato.
"Sono molto simili con lui, sia nel carattere che nell'aspetto" raccontò. Punti che avevo notato anche io nei due fratelli "Durante i primi due anni di Blain lo guardavo e piangevo, era uguale a Zayn, la sua fotocopia" la vido asciugarsi una lacrima sfuggita. "Vorrei recuperare il tempo perso, vorrei passare più tempo con lui se solo fosse possibile, ma c'è il lavoro suo e mio che non combaciano mai, e poi non vorrei opprimerlo."
"Non si può recuperare tutto, ma una buona parte sì. Puoi stargli vicino ogni volta che è possibile, a lui farebbe solo piacere, è cosi felice di averti ritrovata e tiene tantissimo a suo fratello"
"Questo mi riempie di gioia il cuore." Sorrise "mi piacerebb-"
Fummo interrotte dal mio telefono.
"È lui" annunciai prima di rispondere.
"ehi"
"C'è un cambiamento"
"Oddio, non dirmi che non riesci a finire oggi. Non ho lasciato nemmeno un paio di mutande fuori dagli scatoloni"
"No, tranquilla, anzi, puoi venire tra mezz'ora"
"Dici sul serio?" mi aveva spiazzata
"Si, ho finito prima delle previsto, mancano solo due cose ed ho fatto"
"Sei un mito amore"
"Già, quindi a dopo"
"Aspetta, tua madre ha pensato di prendere qualcosa al Mc per pranzo. Cosa vuoi?"
"Uhm.. Devo pensare, di sicuro tante cose, ti mando un messaggio appena scelgo, non scandalizzati dal numero"
"Sei strano, ma ok" chissà cosa stava complottando.
"Ciao, sennò non finisco"
"Ha detto che tra mezzora possiamo andare, e per il pranzo quindi si può fare. Adesso mi farà sapere cosa vuole." Riferii.
"Perfetto, quindi meglio andare"
Annuii e dopo aver dato la notizia a Blain che esultò felicissimo, tanto quanto lo ero io, andammo al Mc.
Nel mentre arrivò il lungo messaggio di Zayn:
"3 big Mac, 3 mc'chicken, 2 porzioni di patatine e 2 di nuggets. Da bere non c'è bisogno, ho qualcosa qui. Fai presto perché la fame è troppa."
-Tanta roba.-
"Sembra l'ordine di Niall Horan più che diZayn Malik, qualcosa puzza"
Risposi e ridissi il tutto a Marisa che ordinò aggiungendo un Happy meal e altri due mc chicken. Nel mentre arrivò una risposta.
"Senza dubbio non puzzo io"
-Che cretino.. Meglio lascio perdere.-
Dopo circa 10 minuti fummo di nuovo in viaggio, direzione nuova casa.
"Vicky, riguardo ad discorso di prima... ho provato a chiedergli qualcosa su questi anni della sua vita, ma non mi ha voluto dire nulla, ha detto 'non è importante il passato, l'unica cosa importante è stata Vic e lo è tutt'ora'. Deduco che sei stata abbastanza presente, solo vorrei sapere di più, non sei costretta, ma ne ho bisogno"
"Direi che è come ha detto lui, non è importante e ci sono stata sempre più o meno. Ho vissuto lì tranne per gli ultimi due anni, quando lui è arrivato con quello lì, beh, io passavo tutte le giornate a casa loro, da quando sono nata credo di aver vissuto più tempo lì che in casa mia. Comunque, giocavo con Alice, tutti cercavano di farlo ambientare e socializzare, ma lui stava sempre in disparte e non parlava mai, a volte giocava da solo, altre osservava e basta. Io sono stata la prima con cui ha parlato, grazie alla mia testa dura che avevo già da piccola, e per un bel po' di tempo sono stata anche l'unica. Quando il padre è andato via lui ha sofferto ancora di più, e come prima ero io che gli sono stata vicina più di tutti, ma non perché non lo volessero, bensì perché non voleva proprio nessuno oltre me. Sono stata presente in ogni momento peggiore della sua vita. Il resto è una vita più o meno normale"
"Dio mio... Deve essere stato terribile, dovevo esserci, mi sento in colpa"
"Non devi, sappiamo tutti di chi è la colpa, non devi prendertela tu, l'importante è che adesso siete di nuovo insieme"
Arrivammo a casa e suonai nuovamente. Dopo pochi secondi lui aprì. Fece passare Marisa e Blain prima, e bloccò me sulla soglia.
"Alt! Non muoverti"
"Cos'è? Mi è vietato entrare adesso?" lo guardai aspettando che si togliesse.
"Oh, certo che no"
-io non lo capisco a questo-
"Ecco a lei, mia cara Vic, queste sono le sue chiavi. Benvenuta in casa Malik" mi porse un mazzo con due chiavi: quella di casa e quella del portone d'ingresso. Queste erano tenute insieme da un portachiavi piatto e tondo, in ferro, dove fissandolo notai fosse personalizzato. Da una parte c'era inciso 'casa Malik', mentre dall'altra ' Z&V ', le nostre iniziali. Sorrisi come un stupida. Quanto poteva essere romantico quando voleva.
"Grazie mille" Gli diedi un bacio e poi lo seguii dentro, fino in cucina, dove trovo più persone del dovuto.
"Adesso capisco la troppa fame" ci stavano Niall, Theo e mio padre.
"Avevo bisogno di una mano e ne sono arrivate sei" spiegò
"Pa', non avrei mai immaginato te qui"
"Per te questo ed altro, piccola di papà" odiavo il piccola di papà e lui lo sapeva benissimo, ma si divertiva a mettermi in imbarazzo spesso e volentieri.
"Non ti rischiare a ripeterlo" lo minacciai scherzosamente
"L'aggressività conservarla per stasera quando andremo a letto." mi sussurrò Zayn a l'orecchio. Improvvisamente sentii caldo, troppo caldo. Fottuto Malik.
"Scusate, ma io devo scappare dalla mia principessa e poi a lavoro, potrei avere i mie tre big?" Niall non si smentiva mai.
"a saperlo prima che fossero i tuoi ci sputavo dentro" anche io non smentivo mai il mio amore nei suoi confronti. Eppure gli volevo bene.
"Sempre carina"
"Certo bidello, in che scuola lavori adesso?"
"Per educazione non posso rispondere"
"Immagino" risi "salutami quella gallina"
"Lo farò. A stasera ragazzi, e arrivederci a voi. Ciao" così se ne andò con il suo pranzetto in mano.
"non dovevamo uscire solo con Theo?" Chiesi iniziando a mangiare.
"Si, ma alla fine ho invitato pure loro"
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Alle 3 del pomeriggio tutti andarono via, Marisa e Blain che passarono ancora un po' di tempo a farmi compagnia. Feci finalmente il giro della casa che era passato in secondo piano, e restai sempre più stupita: non aveva sbagliato nulla, era perfetta. Aveva pure sistemato i vestiti dentro l'armadio, piegati bene. Quando voleva era capace di tutto.
Decisi così di mandargli un messaggio:
"È tutto perfetto, grazie amore"
Passammo il pomeriggio a rilassarci, fino a quando verso le 6 loro andarono via. Andai a scegliere cosa mettere per quella sera, avevamo programmano un'uscita per far tornare Theo al mondo reale fuori dal lavoro, quando mi arrivò un messaggio proprio da lui:
"Stasera porto una ragazza, spero non vi dispiaccia"
Da vicky:
"Assolutamente no, hai già trovato l'amore? E noi che speravamo di trovartelo stasera."
Da Theo:
"Se, magari, no. A dopo"
Passarono un paio di minuti da quella conversazione che tornò Zayn dal corso.
"Vic, dove sei?" urlò una volta entrato.
"Qui.." urlai di rimando dalla stanza da letto mentre mi incamminavo verso la cucina dove si era andato lui. Lo trovai intento a svuotare un sacchetto della spesa contenente solo alcolici.
-Che cazz...?-
"Sarà il nostro pranzo di domani?" pensai di punto in bianco che non avevamo fatto la spesa. Tutto normale no? No.
"No scema, voglio farti provare due cose che ho imparato." Sorrise entusiasta "Tecnicamente sarebbero quattro, ma ti faccio provare solo i miei preferiti" la cosa si faceva interessante. "Adesso andiamo a fare la doccia, e mentre tu ti sistemi io mi metto a l'opera"
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Appena pronta andai da Zayn, che stava ultimando uno dei due cocktail, con indosso solo un paio di jeans stretti.
Ed immediatamente pensai a quanto diamine fosse bello.
"Sono pronta a morire" lo colsi di sorpresa.
"Secondo me dopo ne vorrai ancora"
"Non voglio ubriacarmi, quindi non credo chiederò il bis nel caso sia ancora viva"
"Vedi di smetterla che se vengo lì ti faccio morire davvero" era forse una provocazione? Sì, lo era. Ed ero pronta anche a quello, ma evitai di aggiungere benzina sul fuoco. Non volevo far saltare i piani della serata a nessuno.
"Se stai fermo vengo io da te"
mi fece segno con la mano di avvicinarmi, e così girai dalla sua parte del bancone delle penisola dove mi sedetti sopra. Lui mi lasciò un bacio prima di passarmi il primo bicchiere contenente un liquido rossastro, il quale assaggiai senza esitare. Era buonissimo, e dal sapore non sembrava nemmeno tanto alcolico. Lo stesso fece lui, e poi passammo al secondo che era di colore verde acqua. Ottimo anche questo.
"Che mi dici?" voleva un giudizio.
"Che sono buonissimi e ne voglio un altro del primo, lo preferisco di più"
"Sì, anche a me piace di più, ma avevi detto che non avresti preso il bis, quindi no, non te lo faccio"
"Ti prego" lo supplicai con il mio viso angelico
"Vuoi davvero ubriacarti?"
"No, lo dividiamo, dai Zay" Gli feci gli occhioni dolci finché cedette. Solo che da un terzo dividemmo anche un quarto, per arrivare poi ad un quinto. E devo dirlo: non sembrava troppo alcolico, ma lo era. Stavamo per finire quest'ultimo quando Zayn si insinuò tra le mie gambe che pendevano dal rispiano bordeaux, e iniziò a baciarmi il collo. Il suo telefono prese a suonare, ma lui lo ignorò, così come lo ignorò la seconda. Che fossimo brilli era più che evidente, c'eravamo andati giù pesante.
"Zayn, dovresti rispondere" disi alla terza chiamata mentre la mia testa era inclinata di lato.
"No, non me ne frega nulla di chi sia. Voglio te, ora" Prese a baciarmi con ancora più foga sulla labbra. E giusto in quel momento fu il mio cellulare ad interromperci incessantemente. Nonostante le lamentele da parte di Malik lo scostai un po' e risposi.
Era Niall.
"Oh, biondino, bidellino, scorreggino. Cosa vuoi?" Solo ora mi rendo conto che era davvero fuori di me quella sera.
"Come cosa voglio? Cretina, vi stiamo aspettando da mezz'ora"
"Oh cazzo, arriviamo"
Tornai con la testa al mondo. Staccai la chiamata e spinsi leggermente Zayn per scendere, sperando di arrivare a terra in piedi e non di culo. Non avevamo proprio fatto caso a l'orario.
"Zayn, dobbiamo andare" risi senza un motivo, e lui a ruota.
"Forse è meglio se beviamo un po' d'acqua" propose lui, che forse tra i due era quello messo meno peggio. Dovevamo migliorare leggermente le nostre condizioni, e l'acqua era il nostro unico tentativo di rimedio. Fatto ciò andai in bagno per controllare trucco e capelli. Sembrava tutto a posto, tranne la coda ai capelli che sistemai, quando mi accorsi di una macchia violacea sul mio collo.
- un succhiotto, perfetto.-
"Zayn!!!" urlai infastidita, e lui arrivò tutto sorridente. "Carino, vero piccola?"
"Ma che carino, adesso come faccio?" mi lamentai.
"Metti un po' di quelle cose che usi per la faccia"
"È troppo scuro per coprirlo" Pensai che Dracula avrebbe fatto meno danni al posto suo quella sera.
Mi lasciò un bacio sopra di esso, e come se nulla fosse mi sciolse i miei capelli, districandoli al meglio per cercare di coprirlo.
" Ecco fatto, andiamo" era fiero del suo lavoro. Direi di entrambi i lavori.
Avrei voluto ammazzarlo. Andammo con la macchina, e per fortuna l'acqua aveva fatto più effetto su di lui che su di me. Mi sentivo ancora stordita.
Arrivammo nel luogo prefissato, e tutti erano lì fermi a guardare l'ora e sbuffare. Ci stavamo facendo odiare.
"Buona sera" parlò Zayn
"Oh signore, finalmente" Alice agitò le braccia.
"pollaaaa" le andai in contro ad abbracciarla, e lei in risposta mi lanciò un'occhiataccia per poi ricambiare l'abbraccio.
"Vicky, perché sei mezza ubriaca" mi chiese parlando all'orecchio.
"shh" la zittii
"Theo, dove è la tua ragazza?" chiesi senza nemmeno salutarlo.
"Non è la mia ragazza" sbuffò alzando gli occhi al cielo.
"E vabbè,h quello che è. Dov'è? Voglio conoscerla"
"Sta dietro di te" Mi girai e non potevo crederci.
"Niiiicole" l'abbracciai forte, mi era mancata. "oddio, quando sei arrivata?"
"Ieri sera"
"E tu non mi hai detto nulla, brutto scemo," mi rivolsi a Theo.
"Doveva essere una sorpresa" e c'erano riusciti.
"È fantastico! Quanto resti?"
"Non me ne vado più, mi sono stufata. Mi manca la mia vecchia vita, mi mancavate voi." Annunciò.
Non poteva esserci giornata migliore di quella. Era stata del tutto positiva.