XI

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Non parlai con nessuno di quello che successe con Loki, ma a Thor e Frigga fece piacere il fatto che da quel giorno in poi, Loki cominciò ad uscire di nuovo dalla sua stanza e portare avanti la sua vita. 

Un tardo pomeriggio, poco prima che il sole calasse, Thor ed io eravamo accoccolati sul mio letto: aveva detto che mi avrebbe aiutato con lo studio, ma il tutto si concluse in una maniera più produttiva e coinvolgente. Mi trovavo sopra di lui, entrambi completamente senza veli, ma al caldo sotto le coperte. Il fuoco dalle fiamme celesti che danzava nel camino era l'unica fonte di luce che ci permetteva di guardarci negli occhi. Era tutto così romantico che mi sembrava di vivere in un racconto d'amore. La pelle liscia e calda di Thor era l'apice del piacere dei sensi, le sue grandi mani che sfioravano il mio corpo mi facevano impazzire. Mi avvicinò a sé e mi baciò appena. 

-Sei bellissima...

Sussurrò sulle mie labbra. Mi sorpresi per quanto un semplicissimo complimento mi avesse riempito di gioia. Stavo benissimo, mi sentivo cullata dal respiro caldo e dolce del Valhalla, immersa tra le coperte, in armonia con il ragazzo che amavo, in un'atmosfera soft come poche. 

-A quante ragazze lo hai detto?

Domandai accarezzando le sue labbra con un dito. Thor sorrise. 

-A molte.

Sollevai le sopracciglia. 

-Questo mi fa sentire una delle tante. 

Scosse appena la testa. 

-Tu sei diversa dalle altre...

Strinse le mani attorno ai miei fianchi. 

-Per quale motivo?

-Perché ti amo con tutto me stesso. 

I suoi occhi divennero seri. Mi chinai e lo baciai. 

-Ti amo anche io.

-Teneri come la carne dei vitellini.

Parlò una voce dall'ombra. Scesi da Thor e lui mi strinse a sé per proteggermi. La figura si avvicinò al camino acceso e potei vedere il viso beffardo di Loki. 

-Fratello! Da dove diavolo sei sbucato? 

La mano che avevo sopra al petto di Thor era scossa dal rapido battito del suo cuore. 

 -Ho aperto la porta e sono entrato. 

Si guardò intorno. 

-Ma che bella atmosfera...Thor, nostra madre se n'è andata e non ha detto a nessuno dove fosse diretta, chissà se porterà a casa un'altra orfanella. Questa volta me la prendo io. 

Posò gli occhi su di me. 

-A te piace proprio spiarci. 

Commentò Thor a bassa voce. 

-Forse ho sbagliato la scelta delle parole per comunicare il messaggio: chissà se nostra madre sceglierà di accudire un'altra bambina ripudiata dai suoi genitori, i quali sono consapevoli della sua esistenza, ma provano un odio talmente profondo per colei che reputano un errore che non sarebbe mai e poi mai dovuto succedere. 

Thor mi coprì le orecchie con le mani. 

-Non lo ascoltare, Aura, non sa nemmeno lui di cosa sta parlando. Chiudi il becco, Loki. 

-Non sto parlando a vanvera e Aura sa esattamente a cosa mi riferisco. Io sono l'unico a conoscenza del suo travagliato passato e questo...è estremamente eccitante...

Chiuse gli occhi e allungò il collo facendo un mezzo sorriso. Thor si allontanò un minimo. 

-Di cosa parla?

La Regina degli déiWhere stories live. Discover now