LXIV

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Rimanemmo abbracciati per qualche altro minuto, poi Loki dovette tornare ad Asgard. Mi sciacquai il viso e riuscii a smettere di piangere solo dopo aver preso il muro a testate un paio di volte, poi uscii dal bagno e iniziai a passeggiare per la Torre. Arrivai in un'ala a me sconosciuta, e trovai un intero laboratorio, dove Stark e Bruce sembravano scervellarsi attorno una specie di arma, molto simile alle picche degli einherjar asgardiani. Mi avvicinai alla vetrata del laboratorio e bussai leggermente con le nocche, i due smisero di scrivere e registrare dati e Bruce venne ad aprirmi.

-Vi ho interrotto, vero?

Banner sorrise imbarazzato e Tony apparve dietro di lui con un cacciavite in mano.

-No, tesoro, tu non disturbi mai, entra pure.

Si spostarono e mi tenni a distanza debita dello scettro con la pietra luminosa al centro, poi guardai quella sfera simile ad un sole costituita da milioni di granelli arancioni tenuti insieme da qualcosa simile alla forza di gravità, come se ne avesse una propria.

-È stupendo...di cosa si tratta?

-È Jarvis, il suo corpo e il suo cervello.

Rispose Bruce.

-Signore, arrossisco.

Disse Jarvis inducendomi a sorridere. Quando parlò, vidi quel pulviscolo elettronico muoversi seguendo il ritmo della sua voce. Guardai lo scettro e lo indicai.

-Quello?

Tony aveva una bustina di plastica in mano dalla quale pescava piccole bacche che si calava in bocca.

-Quello è lo scettro del tuo caro concittadino Loki.

-Immagino che glielo abbiate sottratto quando è sceso qui su Midgard a seminare caos.

-Esattamente, ora dobbiamo capire cosa si cela in quella pietra. Avremmo voluto chiedere a Thor se sapesse qualcosa, ma sappiamo che sarebbe inutile...conosci il detto 'tutto muscoli e niente cervello'?

Annuii e sorrisi.

-Approvo pienamente. Vi serve il mio aiuto?

-Ci farebbe comodo.

Rispose Bruce sistemandosi gli occhiali sul naso che lo facevano sembrare molto più intelligente.

-Qual è il potere di quella pietra?

-Manipola le menti e schiavizza esseri viventi escludendo la loro parte razionale.

Disse Tony continuando a mangiare quei bocconcini appetitosi.

-Be'...sì, è molto da Loki. Credo che però non sia stato completamente artefice di ciò che ha combinato qui. Aveva un'armata, giusto?

-Sì, di alieni e chitauri. Vuoi dirci che forse non è tutto farina del suo sacco?

Tony posò la bustina e si pulì le mani sui pantaloni.

-Alieni e chitauri non esistono su Asgard, deve aver stretto un accordo con qualcuno che poteva fornirgli questa armata. Io ero lontana dal mio pianeta quando tutto questo è successo, quindi non posso dirvi se ho notato qualcosa di diverso o che mi ha insospettato. La dialettica di Loki è eccellente, ma sarebbe un po' difficile comunicare direttamente con i chitauri. Io lo conosco, so che sarebbe in grado di arrivare su un pianeta per...

Tossii e mi grattai la nuca volendo insabbiare quello che stavo per dire.

-...dominare un popolo, ma lo farebbe per conto suo, e soprattutto, sarebbe riuscito nel suo intento, ma ha chiaramente fallito e questo non è da lui. Io ve lo dico, c'è qualcosa sotto, qualcosa di grosso, ma non posso immaginare cosa. Sono stata utile?

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