Mi sedei a cavalcioni sulle gambe di Ragnar come Thor mi aveva 'obbligato' a fare. Portò le mani forti e grezze attorno la mia vita e cominciammo a fissarci: dovevamo rimanere in quella posizione il più tempo possibile e il primo che cedeva sarebbe stato costretto a subire una penitenza. Sapevo che se io avessi perso non avrebbero avuto alcuna pietà con me, quindi decisi di gonfiare il petto e far fuoriuscire il mio seno, così da distrarre Ragnar.
-No, così non vale, Aura.
Thor infilò due dita nella mia scollatura e la sistemò.
-Se vinciamo tutti e due cosa succede?
Chiese Ragnar non osando muovere gli occhi dai miei.
-Entrambi sarete considerati perdenti.
Spiegò Loki.
-Oh...ma chi ha inventato queste regole?
Mi lamentai.
-Qualcuno che vuole che tu perda.
Sussurrò al mio orecchio. Decisi di focalizzarmi e smettere di parlare. Quegli occhi erano di una bellezza unica, profondi e caldi come pochi. Mi avvicinai quanto bastava al suo corpo e Ragnar strinse le mani su di me. Fui percorsa dai brividi lungo la schiena quando sentii il suo membro indurirsi. Fece una smorfia e il suo volto arrossì.
-Ti prego, ti prego scusami, io non c'entro nulla con quello che fa il mio corpo. Non voglio essere irrispettoso, forse dovresti scendere.
Balbettò.
-Come la staresti disprezzando?
Chiese Thor vagamente sospettoso. Irrigidii la schiena e chiusi delicatamente gli occhi sentendomi piacevolmente molestata.
-Ho perso.
Ammisi abbassando il capo.
-Puoi anche scendere.
Mi sollecitò Fandral. Non volevo mettere Ragnar a disagio o nei guai. Loki ci girò intorno cercando di capire quale fosse il problema, poi vidi il suo volto illuminarsi.
-Ragnar, il tuo comportamento non mi sorprende affatto.
Disse Loki a bassa voce. Mi venne da muovermi leggermente con il bacino. Scesi dalle gambe di Ragnar e mi voltai di schiena toccandomi la fronte. Thor mi prese per mano.
-Ti senti bene?
Intrecciai le dita tra le sue e lo condussi al nostro angoletto di cuscini e pellicce. Mi sedei sopra di lui e iniziai a baciarlo con foga. Mi prese e mi stese sulla morbida lana. Aprii appena gli occhi e vidi Fandral girarsi di scatto e guardare altrove. Thor si fermò e ammiccò al suo amico.
-Fandral, vieni qui.
Lo incitò. Allungai le braccia verso di lui e Thor gli fece posto. Non avevo ben chiaro cosa stava succedendo, ma mi piaceva. Fandral finì sopra di me, non perse tempo e mi baciò.
-Mi spiegate cosa diavolo state facendo? Ragnar, allontanati, non provare ad avvicinarti ed emulare il tuo nuovo amico.
Sbraitò Loki. Smisi di baciare Fandral: devo ammettere che non so spiegarmi come faceva ad avere così tante ragazze visto che baciava veramente male. Thor affondò il capo nel mio collo e mi aggrappai alla sua schiena. Guardai Ragnar e gli feci cenno di avvicinarsi.
-Aura, non credevo che fossi un tipo così vivace.
Commentò Fandral mentre Thor continuava ad amarmi. Ragnar si sedette vicino a me e mi lasciò un bacio vellutato sulle labbra, poi decise di tirare fuori gli artigli e dare sfogo alla sua eccitazione. Thor scese e mi baciò i seni, quindi Fandral prese il suo posto sul mio collo. Ragnar si fermò e si sfilò il soprabito mostrando gli addominali massicci e ben delineati sulla pelle tanto che sminuiva quelli di Thor. Quest'ultimo continuò a scendere con il capo portando con sé la mia veste, poi, arrivato poco prima della mia parte ormai-poco-privata, si fermò.
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La Regina degli déi
FanfictionIn tutta la mia vita non ho mai conosciuto nient'altro al di fuori del palazzo di Asgard. Ero intrappolata, come una principessa nella sua alta torre, ma non c'era proprio nessun principe pronto a venirmi a salvare: egli viveva sotto il mio stesso t...