LXX

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Si stese vicino a me e mi accarezzò un ginocchio. Lo guardai e sorrisi, provò a baciarmi ma mi allontanai.

-Non credo proprio...

Guardai le sue labbra lucide, Loki si pulì con una mano e gli permisi di baciarmi.

-Con Thor hai fatto cose ben più deprecabili.

-Thor è bestiale; tu sei elegante e raffinato finché il sangue abbandona il cervello e scende qui.

Gli tastai leggermente il pacco.

Loki sorrise e posò il capo vicino al mio.

-Sarò padre...

Posò una mano sulla mia pancia. Mi venne in mente l'incubo e lo scacciai subito via dalla mia mente.

-Sarai sicuramente più presente di Thor.

-Forse al bambino converrebbe che io fossi assente.

Mi rabbuiai.

-Perché dici questo?

-Non so come si fa ad essere padre...

Presi il suo mento con due dita.

-Fai l'opposto di quello che Odino ha fatto con te e vedrai che non sbaglierai mai.

Lo baciai. Piegai un ginocchio e lo portai sul suo addome, poi posai la testa sul suo petto e sospirai. Intrecciò le dita di una mano con le mie e mi baciò sulla tempia.

-Aura, hai mai visto un Gigante di Ghiaccio?

-Qualche immagine nei libri...

-E non ti spaventa sapere che potrebbe ereditare quell'aspetto da me?

Rimasi in silenzio.

-Basta crucciarti; sarà bellissimo, lo so.

Lo baciai e decisi di scendere dal letto non potendo rimanere tutto il giorno ad oziare. Uno splendido sole filtrava dalle tende, quindi le spostai e aprii la finestra. Era caldo, si stava benissimo. Mi affacciai e vidi un gruppo di ragazzi darsele di santa ragione nel giardino reale.

-Ehi! Cosa state facendo? Smettetela immediatamente o spostatevi da qualche altra parte.

Mi guardarono e alcuni iniziarono a fischiare. Mi ricordai di essere nuda e che la finestra arrivava poco sopra il mio ombelico. Arrivarono tanti commenti sporchi che mi fecero sorridere.

-Chi sono questi rozzi?

Guardai all'interno e sorrisi sollevando le spalle.

-Persone che mi apprezzano come Regina.

Loki non sembrava infastidito: si alzò e mutò il suo aspetto in quello di un uomo molto attraente, ma sconosciuto. Venne verso di me e rimase dietro il mio corpo, poi mi baciò il collo e mi strinse i seni tra le grandi mani. Guardai dritto davanti a me e mi aggrappai al davanzale interno. Vidi i ragazzi iniziare a correre e saltare; uno portò le mani attorno la sua bocca.

-Posso venire anche io?

Gridò.

-Potete venire tutti.

Risposi sorridendo mentre Loki continuava a baciarmi.

-Ma non credo che le guardie vi faranno passare.

Proseguii. Loki mi prese e mi tirò verso di lui, poi chiuse le tende. Continuò a baciarmi il collo per un po' tornando al suo aspetto fisico, poi mi lasciò e venne davanti a me.

-Come stai?

-Perché me lo chiedi?

-Devo ricordati che Thor ti ha portata ad Asgard perché sei svenuta ed eri in punto di morte?

La Regina degli déiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora