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Mi nascosi dietro una colonna per evitare che le guardie di ronda mi scoprissero, poi mi appiattii contro il muro e scivolai lungo il corridoio. Avevo il cuore a mille e i piedi nudi per evitare di fare rumore. Era da un po' che i controlli nel castello erano aumentati, forse c'entravano gli assalti di quelle feroci bestie oppure eravamo meno protetti a causa dell'assenza di Odino. Mi guardavo attorno, controllavo il mio respiro ed ero così guardinga che i miei occhi avevano iniziato ad essere ipersensibili a qualsiasi movimento. Non stavo passeggiando e non mi stavo divertendo, ma avevo bisogno di risposte. Arrivai alla porta della camera di Loki e vi posai un orecchio, ma non sentii alcun rumore, suono, gemito o respiro. Mi abbassai e guardai dalla fessura della porta, ma era troppo buio. Provai ad aggrapparmi alla maniglia e schiacciarmi ancora di più, magari avrei potuto sentire qualcosa, ma il metallo sotto il mio tocco divenne molle. 

-Merda!

Sussurrai e allontanai subito la mano e con l'altra mi posai alla porta, la quale si aprì. Persi l'equilibrio e caddi all'interno della stanza. Trattenni il respiro e mi alzai in piedi, guardai nel letto e vidi Loki dormire, vicino a lui non c'era nessuno. Mossi un passo e un'orrida sensazione mi pervase quando sentii qualcosa stringere la mia spalla destra. La porta della camera si chiuse. 

-Hai avuto un incubo, Aura?

Il Loki addormentato scomparve. Iniziai a sudare freddo quando quello vero alle mie spalle si spostò di fronte a me. Una leggera luce bianca illuminava metà del suo dolce viso. 

-Scusa, non volevo infastidirti. 

-Ma certamente avevi l'intenzione di spiarmi...la tua amica Gunnhild se n'è andata poco fa. 

Sorrisi e accarezzai la sua guancia destra con due dita. Si ritrasse leggermente con il capo chiudendo gli occhi, e quando sollevai la mano vidi due solchi rossi non troppo profondi.

-Sono felice che tu ti sia divertito, finalmente il tuo letto è stato scaldato da qualcuna. È da tempo immemore che non ti succede, vero?

-Mh-mmh, secondo te con novantacinque schiave al mio completo servizio, quello che hai detto può almeno rasentare la realtà?

Strinse le mani sulla mia gonna sfiorandomi le cosce. Aprii la bocca ed inspirai.

-E quante delle tue cosiddette schiave ti sei portato a letto senza costringerle con la tua magia?

-Tu credi di essere sotto l'impulso dei miei poteri, Aura? 

Tastai il suo petto temendo di poterlo ferire anche tramite la sua veste. 

-Io sono abbastanza certa che la tua magia non c'entra, e nemmeno la mia volontà.

Fece un verso di scherno.

-Ti ho vista molto passiva nei miei confronti oggi, hai per caso imparato a stare al tuo posto?

-Quale sarebbe il mio posto? Subordinata a te? 

Baciai il suo petto da sopra la stoffa. 

-Finalmente inizi ad avere paura di me? Pensi che io possa rivelare al mondo il tuo segreto, o meglio, il nostro? 

Mi sollevò reggendomi per il bacino e mi fece sedere su un mobile abbastanza alto cosicché potessi guardarlo negli occhi. Si frappose tra le mie cosce stringendole dalla gonna. 

-L'unica cosa che mi tiene lontano da te è questo tuo strano potere che funziona solo su di me, e anche per questo stesso motivo sono tremendamente attratto. Vorrei almeno baciarti, ma sarebbe un suicidio. 

-Provaci, se posando le tue labbra sulle mie proverai anche il minimo dolore, ti allontanerai. 

Mi guardò e si avvicinò con il volto. Chiusi gli occhi e mi fermai. 

La Regina degli déiUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum