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-Non devono saperlo.

-Perché no? Sono i nostri amici.

Thor si portò una mano sulla fronte e l'altra dietro la parte bassa della schiena.

-Sai in cosa consiste il mio lavoro, Aura? Combattere i nemici, e questi sono sempre più spietati, sempre di più! Sai qual è l'emergenza per cui sono stato costretto a venire qui? Un uomo, un certo Barone Strucker, si è insinuato nella mente di due...erano poco più che bambini quando ha iniziato ad inibirgli il cervello con truci esperimenti. I cattivi vanno sempre a colpire i punti deboli delle persone...e se tu rivelassi di Magnus, questa voce trapelerebbe e lui sarebbe in pericolo, se non in questo contesto, lo sarà in un altro. Sono suo padre, devo proteggerlo, è il mio compito morale nei suoi riguardi.

Abbassai gli occhi, poi mi avvicinò a lui e mi abbracciò.

-Hai ragione, Thor.

Mi baciò sul capo.

-Non ti preoccupare, avrei dovuto parlartene prima. Aura, ti va se diamo un'occhiata a cosa ci ha comprato Natasha, mh?

Annuii e mi tornò il buonumore. Andai verso le buste e le aprii sul letto.

-Perché diavolo servono così tanti nomi diversi? Armani, Dior, Lu-Lo...Luis? Come si pronuncia? Vuitton, comunque. Oh! Questo è illeggibile! Swa...row-ski?

Thor annuì e sorrise. Iniziammo a scartare ogni busta e pacchetto, e capii che Midgard era la capitale della moda, oltre che della cattiveria. Natasha aveva pensato a tutto: un completo giacca, jeans, t-shirt, scarpe, cintura, profumo per Thor, e abito, gioielli, tacchi, profumo per me. In più, in un pacchetto, trovai della biancheria per me in un tessuto particolare che non sembrava molto comodo a primo acchito.

-Come faccio ad indossarlo se è così ruvido?

-Questo è un costume, Aura, e costa anche trecentoquindici dollari...vedi di fartelo piacere. È dell'intimo da indossare esclusivamente al mare o in piscina.

Mi spogliai e lo indossai.

-Andiamo?

-Dove?

-In piscina, mi sembra ovvio.

Thor mi prese per mano.

-Non ho un costume io.

-È notte tardi, non si scandalizzerà nessuno se sarai nudo.

Thor lasciò la mia mano e si spogliò rimanendo solo con i boxer neri. Andò a prendere qualche asciugamano, poi sgattaiolammo via in silenzio. Entrammo nell'ascensore e rimanemmo a guardarci in silenzio sorridendo.

-Ti sta molto bene questo bikini.

Mi avvicinai e gli lasciai un bacio tra i pettorali.

-Come sta Magnus?

-Sta bene; penso si sia trovato una ragazza...

-L'orgoglio di papà.

Mormorò dolcemente e mi accarezzò la schiena. Le porte dell'ascensore si aprirono e ci dirigemmo fin verso la piscina, vuota e buia, illuminata leggermente dalla luce della luna ma nulla di più.

-Jarvis, accendi i led della vasca.

Sul pavimento subacqueo apparirono scie di luce azzurra. Mi sedei sul bordo e mossi leggermente le gambe sulla superficie, poi mi sollevai leggermente con le braccia ed entrai in acqua. Risalii e mi pettinai i capelli all'indietro. Thor si immerse e nuotò verso di me, poi mi avvicinò al suo corpo e mi baciò con delicatezza.

-Mi piacerebbe tornare a casa con te e nostro figlio...vivere tranquillamente, lontano da tutto e tutti.

-Magnus non starebbe con noi, ormai è troppo grande.

La Regina degli déiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora