LVI

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-Stai meglio?

Mi accorsi di essere troppo vicina a lui, quindi mi allontanai abbassando il capo.

-Scusa per come mi sono comportata. Non dovrei nemmeno essere qui.

Mi avvicinai alla porta e Loki mi fermò. Lo spinsi via da me sentendo gli occhi bruciare per le lacrime.

-NO! IO MI SONO SENTITA UN MEZZO PER RAGGIUNGERE UN FINE! Mi ami? Dici di amarmi, ma sono due le cose che in realtà vuoi: la prima, scoparmi e la seconda, la distruzione degli déi. Posso accettare la prima, la voglio e l'ho sempre voluta...ma la seconda mi ricopre di disgusto e vergogna, Loki. Non riesco a capirti, sai essere un uomo perfetto, intelligente, amorevole e retto, ma anche il più spietato; non ti interessa il fatto che gli altri possano essere feriti da quello che dici. Pensavo che crescendo avresti messo il cervello in ordine, ma ancora siamo qui. Senti, puoi fare tutto quello che ti pare, non mi interessa e non voglio che tu cambi solo perché sono rimasta scottata e perché ti sto vomitando in faccia quello che sento il bisogno di dirti. Sei sagace come pochi, bello...ammaliante, baci...baci e fai l'amore come un dio, Loki, e lo sai. Se tu mi vuoi nella tua vita, trattami bene, poi puoi fare degli altri quello che ti pare, ma non voglio che tu faccia soffrire chi amo...chiederti di andare ad aiutare i più poveri portando pane e acqua sarebbe eccessivo, ma almeno...fai stare bene coloro a cui tengo. In caso contrario, puoi anche fare uno dei tuoi trucchetti e dimenticare di avermi conosciuto.

Finii di sfogarmi e Loki si protese verso di me, ma poi si fermò e si mise seduto. Era distrutto, non riusciva a parlare. Mi resi conto di volergli più bene di quanto pensassi e siccome gli avevo detto di non ferire chi amo, mi sentii ipocrita: non potevo lasciarlo soffrire in quel modo. Mi sedei sulle sue gambe e delicatamente sfiorai la sua pelle senza che i miei poteri intercedessero. Ero alterata ancora dal vino, e ormai era una settimana che assumevo quelle piante che frenavano i miei poteri, ma nonostante questo temevo di poter fargli del male.

-Loki, guardami.

Sollevò il viso e avvicinai la fronte alla sua facendo coincidere il mio naso al suo.

-Io voglio semplicemente metterti al corrente di una cosa, Loki: sei molto più speciale per me di quanto credi. Voglio che tu stia bene con te stesso...Mi piace il tuo sarcasmo, adoro come ti imponi, amo l'aura dominante che irradi. Sei fottutamente folle, e questo mi fa impazzire, ma mi hai fatto male anche se questo non era il tuo piano...e mi dispiace che tu ti sia comportato così.

Sfiorò la mia schiena con le mani tremanti.

-Toccami, fallo.

Sussurrai sulle sue labbra. Mi strinse a sé con forza e iniziò a piangere e tremare.

-Non volevo, perdonami...

-Va tutto bene, Loki, va tutto bene. Ehi, guardami.

Sollevò gli occhi su di me e lo baciai. Mi accarezzò i lati del capo e sorrise dolcemente.

-Ho capito di amarti quando mi sono accorto che il mio atteggiamento con te era diverso...mi sento sempre così debole e impaurito se parlo con te, non riesco a mantenere il mio aspetto dominante.

-Oh sì che lo sai fare, lo sai fare benissimo.

-Sai che in quei momenti, non è il mio cervello che mi dice cosa fare. Quando sono stato messo in prigione, non ho fatto altro che pensare a cosa provo per te, Aura, e sono giunto alla conclusione che magari...si tratta di amore.

-Sono felice che tu me lo dica...

Mormorai dolcemente. Lo baciai di nuovo e sentii in dovere di scendere da lui o non sarei riuscita a frenarmi.

La Regina degli déiUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum