Mi destai lentamente e dolcemente. Avevo il capo sulla spalla di Loki, e lui posava la sua testa sulla mia. Mi spostai e aprii gli occhi, quindi vidi diverse persone sveglie, mentre altre dormivano ancora. Dall'altro lato di Thor che era ancora stretto a Magnus, dormiva la Valchiria. Kristian si era sciolto su di me e Isbrann si era schiacciato tra me e Loki. Era strano vederci così: addormentati, vulnerabili come bambini, dimenticate le asprezze e i problemi, l'uno che reggeva l'altro con il proprio corpo. Se mi fossi mossa io, a catena sarebbero caduti tutti, quindi ero un po' come una chiave di volta. Loki intrecciò le dita tra le mie, lo guardai e lo vidi mentre apriva leggermente gli occhi.
-Buongiorno...
Sussurrai dolcemente. Si avvicinò con il viso.
-Hai dormito bene?
-Mi sento un po' ammaccata.
Dissi nel suo orecchio e rise, poi ci baciammo.
-Vorrei...alzarmi e andare in bagno...ma su di me è stato costruito un castello di carte.
Kristian si alzò, irrigidì i muscoli delle braccia e venne a baciarmi, ma Loki frappose la mano tra le nostre labbra.
-Credevo di aver fatto un buon affare quando ti ho concesso di proteggere la mia amata tempo fa, e tu provi a baciarla davanti a me?
Sibilò. Kris indietreggiò.
-Scusa...
Isbrann si alzò e prima che gli dicessi buongiorno, venne da me e si mise delicatamente in ginocchio sulla mia pancia, poi mi abbracciò il collo e si alzò in piedi continuando a pestare su di me.
-Isbrann, no sulla pancia della mamma; sai che c'è un bambino lì dentro.
Thor dall'altro lato si era svegliato e provò a far cambiare idea al bambino, ma Isbrann lo guardò e gli si lanciò contro tirandogli un pugno sui denti e calciando involontariamente Kristian sul naso. Loki rise, ma io non mi stavo divertendo.
-Isbrann!
Cercai di dividerli, ma lui non faceva altro che dimenare le gambe. Tutti si svegliarono, Loki si alzò e riuscì a staccare Isbrann dalla faccia di Thor.
-Che ti prende, bestiola?
Chiese Loki.
-LO ODIO!
Gridò. Mi alzai in piedi.
-Isbrann...Isbrann, cosa ti ha fatto Thor?
Stava piangendo, il suo viso era rosso e leggermente ceruleo.
-È PER COLPA SUA CHE MORIREMO!
Urlò a squarciagola. Lo afferrai e lo strinsi a me.
-Isbrann...basta, stai buono...
Smise di scalciare e si rilassò continuando a piangere. Mi abbracciò. Guardai Loki e sentii del disagio interiore vedendo il mio bambino soffrire in quel modo. Mi inginocchiai e continuai a stringerlo tra le mie braccia, Loki si aggiunse, Isbrann mi lasciò e si aggrappò al collo del padre. Guardai Thor che era pallido e tremava.
-Credo abbia avuto solo un incubo...solitamente non si comporta così.
Mi scusai. Thor deglutì.
-Mi mancherai, papà...mi mancherai...
Disse Isbrann in un singhiozzo. Loki chiuse gli occhi. Ero preoccupata, quell'atteggiamento era del tutto nuovo. Non sapevo come comportarmi, ma non avrei toccato Isbrann fino a quando non avrebbe smesso di piangere perché ero troppo spaventata. Provavo già nausea, quindi non volevo complicare le cose.
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La Regina degli déi
FanfictionIn tutta la mia vita non ho mai conosciuto nient'altro al di fuori del palazzo di Asgard. Ero intrappolata, come una principessa nella sua alta torre, ma non c'era proprio nessun principe pronto a venirmi a salvare: egli viveva sotto il mio stesso t...