XCVI

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Mi destai lentamente e dolcemente. Avevo il capo sulla spalla di Loki, e lui posava la sua testa sulla mia. Mi spostai e aprii gli occhi, quindi vidi diverse persone sveglie, mentre altre dormivano ancora. Dall'altro lato di Thor che era ancora stretto a Magnus, dormiva la Valchiria. Kristian si era sciolto su di me e Isbrann si era schiacciato tra me e Loki. Era strano vederci così: addormentati, vulnerabili come bambini, dimenticate le asprezze e i problemi, l'uno che reggeva l'altro con il proprio corpo. Se mi fossi mossa io, a catena sarebbero caduti tutti, quindi ero un po' come una chiave di volta. Loki intrecciò le dita tra le mie, lo guardai e lo vidi mentre apriva leggermente gli occhi.

-Buongiorno...

Sussurrai dolcemente. Si avvicinò con il viso.

-Hai dormito bene?

-Mi sento un po' ammaccata.

Dissi nel suo orecchio e rise, poi ci baciammo.

-Vorrei...alzarmi e andare in bagno...ma su di me è stato costruito un castello di carte.

Kristian si alzò, irrigidì i muscoli delle braccia e venne a baciarmi, ma Loki frappose la mano tra le nostre labbra.

-Credevo di aver fatto un buon affare quando ti ho concesso di proteggere la mia amata tempo fa, e tu provi a baciarla davanti a me?

Sibilò. Kris indietreggiò.

-Scusa...

Isbrann si alzò e prima che gli dicessi buongiorno, venne da me e si mise delicatamente in ginocchio sulla mia pancia, poi mi abbracciò il collo e si alzò in piedi continuando a pestare su di me.

-Isbrann, no sulla pancia della mamma; sai che c'è un bambino lì dentro.

Thor dall'altro lato si era svegliato e provò a far cambiare idea al bambino, ma Isbrann lo guardò e gli si lanciò contro tirandogli un pugno sui denti e calciando involontariamente Kristian sul naso. Loki rise, ma io non mi stavo divertendo.

-Isbrann!

Cercai di dividerli, ma lui non faceva altro che dimenare le gambe. Tutti si svegliarono, Loki si alzò e riuscì a staccare Isbrann dalla faccia di Thor.

-Che ti prende, bestiola?

Chiese Loki.

-LO ODIO!

Gridò. Mi alzai in piedi.

-Isbrann...Isbrann, cosa ti ha fatto Thor?

Stava piangendo, il suo viso era rosso e leggermente ceruleo.

-È PER COLPA SUA CHE MORIREMO!

Urlò a squarciagola. Lo afferrai e lo strinsi a me.

-Isbrann...basta, stai buono...

Smise di scalciare e si rilassò continuando a piangere. Mi abbracciò. Guardai Loki e sentii del disagio interiore vedendo il mio bambino soffrire in quel modo. Mi inginocchiai e continuai a stringerlo tra le mie braccia, Loki si aggiunse, Isbrann mi lasciò e si aggrappò al collo del padre. Guardai Thor che era pallido e tremava.

-Credo abbia avuto solo un incubo...solitamente non si comporta così.

Mi scusai. Thor deglutì.

-Mi mancherai, papà...mi mancherai...

Disse Isbrann in un singhiozzo. Loki chiuse gli occhi. Ero preoccupata, quell'atteggiamento era del tutto nuovo. Non sapevo come comportarmi, ma non avrei toccato Isbrann fino a quando non avrebbe smesso di piangere perché ero troppo spaventata. Provavo già nausea, quindi non volevo complicare le cose.

La Regina degli déiWhere stories live. Discover now