XXII

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Mi svegliai avvertendo un dolore terribile all'addome. Scivolai dal letto reggendomi la pancia. Credevo di star per morire, non avevo mai provato nulla del genere. Mi piegai in due e salii in piedi reggendomi sul comodino. Rantolando, arrivai all'uscita e aprii la porta usando tutte le mie forze. Vidi una guardia in lontananza. 

-Aiuto! Aiuto! Mi serve aiuto!

Gridai debolmente. L'uomo mi vide e corse da me. 

-Stai male? Cos'hai? 

Domandò agitato. 

-Non lo so, non lo so...vai a chiamare Frigga, ti prego, sto morendo...

Mi sedei sul pavimento e l'uomo corse via. Mi guardai il grembo e con orrore vidi dal bassoventre una macchia di sangue ricoprirmi gli abiti. 

-Aura!

Urlò Frigga. Venne da me correndo e si inginocchiò. Dopo di lei arrivarono due guaritrici, le quali mi alzarono la gonna e impallidirono. Si scambiarono delle occhiate allarmanti con Frigga. 

-Cosa? Fate capire anche me! Cosa succede?

-Portiamola dentro. 

Ordinò Frigga. Mi presero in braccio tutte e tre: una per una le guaritrici mi tenevano le gambe e Frigga dietro di me mi prese da sotto le ascelle. Mi adagiarono sul pavimento. Il dolore non faceva altro che aumentare. Davanti alla porta aperta si fermarono Thor e Loki. 

-Che succede? 

Chiese Thor. 

-ANDATEVENE!

Gridò Frigga e con un gesto delle mani fece chiudere la porta, poi si inginocchiò di nuovo sul pavimento. Una curatrice tornò dal bagno con stoffe bagnate. 

-Frigga, voglio capire cosa mi sta succedendo...

Ansimai. Mi prese stretta la mano. 

-Devi spingere. Spingi con tutta la forza che hai. 

-Spingere? Cosa devo spingere?

Spinsi istintivamente con l'addome. 

-Ho paura, Frigga, ho paura. 

-Ci sono io con te, Aura, urla e spingi. Non ti succederà niente.

Non ricordo esattamente cosa successe nei minuti seguenti, ma nella mia memoria è incastonato il dolore e le grida che riempivano la mia stanza. Quando mi placai avevo ormai capito cosa mi stava succedendo. Le guaritrici avvolsero quello che uscì da me, e che mi imposi di non guardare, in una stoffa bianca. Iniziai a piangere silenziosamente mentre Frigga reggeva il mio capo sul suo petto. La sentii pregare mentre mi stringeva a sé. 

-È morto?

Mormorai. 

-Non è mai esistito. 

Sussurrò Frigga interrompendo la sua preghiera. Le guaritrici presero il fagotto e se ne andarono. Quando aprirono la porta, Thor e Loki stavano per entrare, ma si fermarono sull'uscio, inorriditi e spaventati. 

-Madre-

-Tu non metterai mai più piede qui dentro, Thor. 

Asserì Frigga. Mi alzai con il capo da lei. 

-Non te la devi prendere con lui, è anche colpa mia. 

Riuscii a mettermi in piedi e Thor venne da me. Lo abbracciai e ricominciai a piangere. 

-Mi dispiace...mi dispiace per quello che ti ho fatto. Ti sto rovinando la vita, non te lo meriti. 

-Chiudi la bocca o inizierò a crederti. 

La Regina degli déiWhere stories live. Discover now