XIX

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Era ormai il terzo giorno senza Thor. Loki non si era più fatto vedere e io avevo deciso di vivere in clausura totale: Frigga mi lasciava il cibo davanti alla porta, ma io non ero interessata a colmare la fame tant'era leggera in confronto alla paura che provavo notte e giorno. Ero terrorizzata da quello che Loki aveva nelle sue mani e sapevo che non sarebbe stato in silenzio se avesse avuto l'opportunità di parlare. In più la sua assenza mi faceva credere nel peggio. Poi quel giorno, ricevetti una visita sorprendente. 

Ero seduta davanti al camino, a pensare, avvolta i coperte di lana, mentre le lingue di fuoco celeste danzavano ammalianti. Sentii bussare alla porta alle mie spalle, era un suono molto dolce e a me nuovo: di solito riconoscevo chi lo faceva in base a quanta forza impiegava nel gesto. Non ero tentata di aprire, ma il bussare si fece più insistente e decisi di alzarmi e andare a vedere. Mi guardai allo specchio e mi sorpresi nel vedere che ero abbastanza presentabile. Mi chinai e guardai dal buco della serratura e vidi soltanto della stoffa rosa, nient'altro. Aprii e con mia somma sorpresa vidi un insolito trio: Gunnhild, Ingrid e, dietro loro, Loki. Era da un po' che non mi incontravo con loro, ergo era da un po' che mi stavo "prendendo delle libertà" dalla scuola. 

-Ragazze...cosa-cosa ci fate qui? 

Le guardai. Gunnhild sollevò le spalle. 

-Ho penso di riunire le due tristi fanciulle preoccupate per i loro fidanzati. 

Sorrise. Guardai Ingrid e poi di nuovo Gunnhild. Ci abbracciammo tutte e tre e le feci entrare. 

-Questa stanza è meravigliosa!

Disse Ingrid estasiata facendo una piroetta su se stessa. 

-Sì, non è male...

Tentai di minimizzare raccogliendo le coperte dal pavimento, una volta raggruppate tornai con la schiena eretta e incontrai gli occhi di Loki che fiammeggiavano. 

-Aura, dobbiamo parlare di così tante cose.

Disse Gunnhild sedendosi su una delle mie poltrone.

-Soprattutto di ciò che riguarda il tuo caro amichetto. Lo abbiamo saputo da voci di corridoio, perché non ce ne hai parlato? Devi chiarire questa faccenda. 

Continuò Ingrid. 

-Be' nemmeno io sapevo che sei finita con Fandral. Ti tratta bene? Non mi sembra un tipo molto serio.  

-Quello che cerco è solo un po' di divertimento, e questo vale anche per lui. Se lo vedessi con un'altra ragazza, non me la prenderei. 

Vidi Loki con la coda dell'occhio girare per la stanza come se niente fosse. 

-Capisco, Ingrid. Ma ditemi una cosa: sono l'unica a vedere Loki qui con noi? 

Lui si fermò e si passò un pollice sulle labbra. 

-Lo abbiamo incontrato a metà strada, stava venendo da te e si è unito a noi. 

Spiegò Gunnhild. Eppure mi sembrava così strano e inusuale. 

-Loki, puoi lasciarci da sole? Non penso ti faccia piacere ascoltare le nostre chiacchiere. 

Disse Ingrid con disinvoltura. Loki sorrise e si portò una mano al collo con fare malizioso. 

-Mi interessa molto ascoltare i vostri pettegolezzi. E poi, sono venuto qui per un motivo ben preciso, e quando ve ne andrete lo risolverò. Fate come se non ci fossi, io non mi intrometterò. 

Si girò di schiena e iniziò ad osservare il soffitto della camera. Le mie amiche mi guardarono perplesse. Se avessi avuto coraggio, avrei cacciato Loki con la forza, ma l'imbarazzo e la paura mi attanagliavano le viscere. 

La Regina degli déiWhere stories live. Discover now