IV

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La stessa notte però, ricevetti una sorpresa.

Ero tra le mie coperte a girarmi e rigirarmi, piangendo e maledendomi, quando sentii qualcuno bussare timidamente alla porta. Ero convinta che fosse Frigga che mi veniva a portare un po' di conforto probabilmente perché era venuta a sapere quello che era successo, quindi scivolai giù dall'alto letto e andai ad aprire. Chi era in pigiama davanti a me non era Frigga, ma Thor. Feci uno scatto all'indietro, le mie gambe non reggevano il mio peso e il cuore iniziò a battere forte. Si grattò la nuca e infilò una mano in tasca.

-Posso entrare? Loki non è con me.

Annuii e lui entrò chiudendo la porta. Sembrava imbarazzato.

-Aura, mi dispiace per quello che è successo. Mio fratello mi ha tratto in inganno, ho accettato di baciarti solo per averlo alla mia mercé, ma io ti voglio bene e non posso farti una cosa del genere...soprattutto se provi qualcosa per me.

Abbassai il capo. Thor fece un passo e si avvicinò. Chiusi gli occhi e strinsi i pugni. Sapevo che mi stava per ferire, ma si inginocchiò così da essere più o meno della mia stessa altezza. Prese il mio viso tra le sue mani e ci guardammo negli occhi, poi affondò il volto nel mio petto e iniziò a singhiozzare.

-Ti prego, scusami, non so cosa mi è saltato in mente.

Bofonchiò sommessamente. Portai la mia mano tra i suoi capelli e avvertii quel fuoco nelle viscere. Sollevò il capo e mi guardò, avvolse le braccia dietro la mia schiena e si alzò in piedi sollevandomi con lui.

-Di' qualcosa, ti prego.

Mi supplicò. Abbracciai stretto il suo collo. Per una frazione di secondo pensai addirittura di poterlo baciare, ma sarebbe stata una follia.

-Non sono arrabbiata con te, Thor, e nemmeno con Loki, ma con me stessa. Ho fatto del male a tuo fratello e solo Odino sa come.

Thor mi adagiò sul letto e si stese vicino a me.

-Magari anche tu hai dei poteri come noi, non sarebbe bello?

Sorrise e mi accarezzò la pancia. Annuii.

-Thor...tu hai sei anni più di me, ti ricordi come ci sono finita qui? Non sono tua sorella, vero?

Thor trattenne una risata.

-No, non sei mia sorella. Mi ricordo quel giorno, sai? Mia madre uscì dal palazzo dicendo che aveva delle compere da fare, ma quando tornò, tra le braccia non aveva una cesta di prodotti del mercato, bensì un fagotto che miagolava e che si muoveva. Io e Loki ci spaventammo e corremmo subito da nostra madre...quando vidi quella neonata paffuta e i suoi occhi azzurri come il mare indietreggiai. Frigga non ci disse niente e corse da nostro padre mentre tu iniziavi a piangere. Da quel giorno in poi cominciasti a vivere con noi fino ad arrivare a questo momento. Nostra madre non ci ha mai spiegato da dove tu venissi, semplicemente eri apparsa dal nulla.

Fu un racconto strano.

-Sai...

Passò un dito sotto la spallina del mio abito da notte.

-...Loki ha provato ad ucciderti un sacco di volte. Ha tentato di infilarti in un camino, lasciarti nella neve, avvelenarti il latte e venderti ai nostri ospiti, ma io ero sempre lì, pronto a salvarti.

Lo guardai.

-Perché mi odia così tanto?

-Perché prima del tuo arrivo Loki era il preferito di nostra madre, ma quando sei comparsa, lei ha iniziato a ricoprirti di attenzioni e lui era geloso. Non si dimentica le cose tanto facilmente, quindi tutt'ora, dopo ben tredici anni da quel giorno, è ancora arrabbiato con te.

La Regina degli déiWhere stories live. Discover now