LXVII

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Chiuse la porta, abbandonò l'espressione dura come il granito e mi abbracciò di nuovo. 

-Hai lanciato una bottiglia contro una di quelle armature...quando ti ho vista apparire da sotto il bancone credevo saresti morta. 

-Io sono una combattente...sono stata una corsara delle galassie per metà della mia vita. 

-Sei anche la mia-

Si interruppe e fece un passo indietro. 

-La tua?

-Fa niente...

Abbassò la testa. Mi avvicinai e presi il suo viso tra le mani. 

-Steve...dimmi cosa sono per te...

-Sei una persona che ritengo vitale proteggere. 

-Tu metteresti a rischio la vita per salvare chiunque, è nella tua natura.

-E se ti dicessi che non ho mai provato tanta paura quanta ne ho provata quando ti ho vista fare quella pazzia?

Lo abbracciai. Stava tremando. 

-Va tutto bene... 

Si lasciò coccolare per un po', poi si allontanò leggermente e mi baciò. Andò verso il suo armadio, tirò fuori una felpa blu e me la fece indossare. Notai che i suoi movimenti erano leggermente rallentati, soprattutto per quanto riguardava il braccio sinistro. 

-Ti sei fatto male, non è così? 

Gli sbottonai la camicia e gliela sfilai facendo attenzione a non infierire troppo. Presi delicatamente il suo braccio e non vidi ferite né sulla schiena né in nessun'altra zona. Capii cosa dovevo fare.

-Steve, ti fidi di me? Devo seguire l'istinto e lo stesso mi dice che ti farà male. 

Chiuse gli occhi. 

-Sono pronto. 

Afferrai la sua spalla e feci una manovra per riportare l'articolazione alla sua posizione originale. Steve gemette e mi allontanai. Mosse il braccio toccandosi il pettorale sinistro con la mano destra, poi sorrise. Presi la sua camicia e lo vestii. Lo guardai negli occhi mentre iniziai a chiudere i bottoni. 

-Mi hai chiamato in un modo molto dolce prima. 

-Baby?

Annuii e mi avvicinai con il petto, poi lo baciai con delicatezza. 

-Aura...devo andare...puoi venire con me o rimanere a riposare, e preferirei la seconda. Nat mi ha detto che ti sei sentita poco bene quando hai bevuto il cocktail. 

-Oh ti saresti sentito male anche tu...

Divenne serio. 

-Hai avuto un altro attacco? 

Scossi il capo. Mi strinse le spalle nelle sue mani. 

-Devi tornare ad Asgard e farti curare, non posso stare tranquillo se continui ad avere sintomi così gravi. 

-Nausea e mal di testa sono disturbi comuni. 

-Mi preoccupa il sangue dal naso. 

Chinai il capo. 

-Non voglio tornare ad Asgard, rischierei di volerci rimanere per sempre. 

Bussarono alla porta. 

-Capitano, iniziamo senza di te. 

Era Tony. Steve sospirò. 

-È stata una serata piuttosto agitata, riposati e ne riparleremo. Ti aggiornerò su ogni decisione presa. Fammi stare tranquillo: rimani qui, così saresti salva in caso di un secondo attacco. 

La Regina degli déiWhere stories live. Discover now