XCV

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Kristian si affacciò dopo aver bussato. Non lo avevo considerato quasi per niente, quindi andai verso di lui e lo abbracciai.

-Grazie...grazie per aver salvato la vita ai miei figli, grazie per averli aiutati.

-È stato un dovere morale.

Mi guardò e sorrise. Sulla sua fronte c'erano delle sottili rughe che prima non aveva, sotto gli occhi profondi solchi scuri, nuovi anche questi. Era stressato, e anche lui sembrava più vecchio. Quel periodo, seppure corto, fu probabilmente fonte di ansia e fatica estrema per tutti. Lo baciai sulla guancia.

-Meriti di riposare...e un bel massaggio.

Socchiuse gli occhi e posò le mani sui miei fianchi.

-Mmm...i tuoi massaggi...

Sorrisi.

-Che ne dici di spostare le mani, einherjar?

Ringhiò Loki e mi allontanai continuando a sorridere.

-Kristian, ti chiedo un ultimo favore: fai loro compagnia, devo andare a vedere come sta Thor.

-Agli ordini.

Presi Loki per mano e tornammo nella stanza. Bussai e Thor venne ad aprirci. Sull'occhio aveva una benda nera. Entrammo e non potei smettere un attimo di guardarlo. Mi avvicinai e accarezzai il perimetro della benda.

-Sembri un pirata...

Sussurrai.

-Assomiglia ad Odino, adesso.

Commentò Loki e aveva ragione. Ci guardò e si mise seduto.

-Bene, voi due siete cugini. Thor è sia il padre che il cugino di secondo grado di Magnus, Frigga è sia la nonna che la prozia. Io sarei...lo zio, il patrigno e il cugino di secondo grado di Magnus; il...cognato, il ragazzo e il cugino di Aura, poi-

-Va bene, basta.

Dissi in imbarazzo.

-Oh no, è esilarante. Voi siete sia i genitori che i cugini di vostro figlio. Anche io sono tuo cugino, Aura...sulla carta. Quindi Isbrann e Magnus sono sia fratelli e che cugini di terzo grado. Il nostro albero genealogico non è un albero, ma un cerchio.

Thor andò a sedersi vicino Loki.

-Fratello, basta con tutto questo scervellamento. Dobbiamo accettarlo.

Mi sedei su una gamba di Thor e una gamba di Loki.

-È una vergogna, ma esistono cose peggiori. Loki, tu non sei nostro parente di sangue, quindi se ti bacio non devo sentirmi in colpa.

Girai il collo verso di lui e ci baciammo. Thor si schiarì la gola in imbarazzo. Posai una mano sulla sua patta.

-No, qui si mette male...

Mormorò. Risi.

-Tempo fa avrei fatto carte false per avervi entrambi, ma adesso che abbiamo scoperto la verità, il pensiero mi ripugna.

Ammisi.

-Quindi...non succederà niente?

Chiese Loki.

-No, niente.

Scesi dalle loro gambe e mi sedei tra loro. Ero sicura di me, finalmente fiduciosa dei miei ideali: amavo Loki e lui era l'unico uomo che volevo nella mia vita. Mi sentii come se fossimo arrivati alla resa dei conti.

-Asgard è andata, perduta per sempre; non abbiamo un Re, una Regina o una guida; siamo alla deriva nello spazio...non me lo immaginavo così il nostro epilogo.

La Regina degli déiWhere stories live. Discover now