III

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Non rividi Loki per l'intero pomeriggio. Durante la cena trovai un bigliettino sotto il mio piatto e questo diceva: chiedi a Sif di farti compagnia, parlale del nostro accordo e della serata che ti aspetta-L. Sgranai gli occhi. Presi quel foglietto e me lo infilai in bocca per distruggere le prove non appena vidi Frigga sedersi vicino a me.

Finita la cena, riuscii ad intercettare Sif prima che se ne andasse. La portai in un posto che ritenevo sufficientemente privato e le parlai. Le dissi che Loki aveva qualcosa di speciale per me e che lei doveva farmi compagnia, e aggiunsi che se fossimo rimaste insieme non ci sarebbe successo nulla di male. Non le dissi altro, ma lei non era convinta.

-Mi stai dicendo che vuoi fidarti di uno come Loki? Lui è il dio dell'Inganno, starai sicuramente cadendo in una delle sue trappole.

Scossi il capo e le presi le mani.

-No, era sincero. Fidati di me se non di lui.

Sollevò gli occhi al cielo.

-Va bene, Aura, ma dopo non venire a piangere sulla mia spalla, io ti ho avvisata. Spiegami in cosa consiste questa sorpresa. Loki non è solito fare regali alle persone.

Schioccò la lingua sul palato.

-Non penso sia un regalo, credo che voglia scusarsi per tutti questi anni di tormento. E...c'entra anche Thor, credo.

Gli occhi di Sif si illuminarono.

-Thor? Oooh...

Cercò qualcosa nella sua tasca, e quando la trovò, sospirò sollevata, ma non riuscii a vedere di cosa si trattava.

-Va bene, sarò dei vostri.

Si passò le dita tra i lunghi capelli castani e lisci, poi mi porse il braccio come se fosse un cavaliere.

-Vogliamo andare?

Sorrisi e mi illusi che fossimo tornate amiche come un tempo.

Dopo due ore di nulla assoluto, durante le quali parlammo del monotono più e meno, sentii un timido bussare alla porta. Guardai Sif con il cuore che mi cavalcava il petto.

-Vai! Che aspetti?

Sussurrò. Andai ad aprire e trovai Thor e Loki posati sugli stipiti della porta. Alzarono il capo e sorrisero divinamente. Thor era talmente bello che mi faceva sentire in imbarazzo, sentii il bisogno di sistemare la mia gonna e i miei capelli, provai la pulsante necessità di essere carina per lui. Loki fece un passo dentro la mia stanza e posò la mano destra aperta dietro la mia schiena.

-Buonasera, dolci fanciulle. Abbiamo il permesso di entrare?

Loki mi guardò intensamente negli occhi. Mi allontanai leggermente e li accolsi cautamente. Thor si sedette sul mio tappeto e Loki fece lo stesso, di conseguenza Sif ed io li imitammo. Ero nervosa, non sapevo come comportarmi, non ero mai stata in un gruppo di ragazzi più grandi. Thor si guardò intorno inspirando affondo.

-Sono secoli che non entro in questo posto...sembra così diverso: mancano i tuoi giocattoli, le matite colorate sul pavimento, il cavallino a dondolo. Eravamo così piccoli...

Sorrise e mi guardò socchiudendo gli occhi. Mi toccai il petto con una mano.

-Fratello, questo attacco di nostalgia è del tutto immotivato. Quella porta è sempre stata aperta, sei tu che ignoravi la povera, piccola, stella Aura.

Fui investita da un toro fatto di imbarazzo.

-Aura, scusami se ti sei sentita abbandonata, io-

-No, sono sempre stata benissimo, non ho praticamente mai sentito la tua mancanza. Ero così impegnata a studiare e a...scacciare tuo fratello da me che nemmeno mi sono accorta di essere diventata praticamente un'estranea per te, Thor.

La Regina degli déiΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα