100 Capitolo

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Il giorno seguente mi sono alzata con una fatica indescrivibile perché non sono riuscita ad addormentarmi velocemente come desideravo per via delle riflessioni. Continuavo a riflettere a quello che era accaduto e quello che avrei dovuto fare come risposta. Tutto sembrava facile, ma non per me. Fintanto che questo blocco persisterà non so come dovrei comportarmi.
Mi faccio la doccia e decido di indossare qualcosa di semplice. Scendo in cucina ed aiuto nella preparazione della colazione. Ho aiutato nell'apparecchiare la tavola. Avevo la mente persa nei pensieri che non mi sono accorta della presenza di Zeno in cucina. Stavo per far cadere ciò che avevo tra le mie mani per via della sorpresa, ma mi limito a sorridere con le guance arrossate.
Dopo la colazione, Akira e Zeno si sono preparati per la partenza e hanno caricato le loro valigie sulla carrozza aiutando i cocchieri.
Giunto il momento della partenza, tutti coloro che lavorano nel palazzo li hanno salutati, augurandoli un buon rientro ad Emeraldania. Setsuna abbraccia Akira. Anch'io li auguro buon viaggio come gli altri, aggiungendo: «La vostra presenza in questo regno non ha fatto altro se non quello di renderlo felice. Tutti vi hanno voluto bene e vi sono profondamente grata per quello che avete fatto per me e per gli altri. Siete stati sempre al mio fianco per tutto il momento della mia malattia e non so proprio come ringraziarvi. Ci vuole qualcosa oltre alle parole, ma sinceramente non saprei»
Setsuna mi dice, scherzando: «Forse un bacio»
Tutti si mettono a ridere e così faccio anch'io. Un po' dell'umorismo è necessario, ma deve essere moderato.
Io, schiarendomi la voce: «A parte gli scherzi, spero con tutto il mio cuore che ritornate ad Emeraldania sani e salvi e sappiate che siete sempre benvenuti al palazzo, visto che le porte sono aperte sempre. Non voglio che vi sentiate obbligati a fare tutta quella burocrazia per venire qua. Voglio che vi sentiate liberi da quelle catene della società»
Sorrido e sento tutti applaudire. Zeno si avvicina da me e mi dice: «Grazie per l'accoglienza e grazie per aver passato del tempo con noi, nonostante i tuoi vari compiti. Spero tu possa realizzare ciò che vuoi!»
Gli sorrido e lui subito mi abbraccia davanti a tutti. Sono rimasta sorpresa da questo suo gesto, ma al tempo stesso ho percepito quanto lui mi vuole bene. Mi sussurra nell'orecchio: «Stammi bene, Asuna»
Chiudo i miei occhi e gli rispondo: «Anche tu, Zeno»
Poi sale sulla carrozza ed il cocchiere sprona i cavalli. La carrozza si allontana sempre di più, diventando sempre più piccola nell'orizzonte.
Ritorno nell'ufficio dei miei genitori e controllo quello che avevo fatto i giorni precedenti. Non volevo che ci fosse qualche errore per colpa della mia distrazione in altre sfere, come quella relazionale.
Dopo aver letto il tutto, non so quante ore siano passate, ma ho sentito la necessità di fare un giro per schiarirmi le idee. Stavo per andare al giardino, quando sento qualcuno chiacchierare. Mi avvicino per vedere quello che sta accadendo e subito ho capito che stavano parlando di me e Zeno. Le mie guance subito si sono arrossate e ho seguito il percorso che volevo fare sin dall'inizio.
Ma nella mia testa non giravano se non le loro parole: Hai visto quanto erano carini insieme? Prevedo che si metteranno insieme, visto che condividono la maggior parte delle idee. Ho sentito che hanno passato diverso tempo insieme quando Asuna era a Emeraldania e quindi credo che si conoscano benissimo. Quello che spero è che la nostra regina vivi tranquillamente e serenamente, come lei vuole che noi facciamo. Già, hai ragione Sara.
Dopo aver cenato, ho aiutato come sempre tutti e abbiamo finito il tutto velocemente. Stavo per entrare nella mia camera da letto, quando Setsuna mi chiama. La raggiungo e lei mi dice: «Sei pronta per domani, Asuna?»
Le sorrido rispondendole: «Tutto a posto, Setsuna. Non preoccuparti per me»
Setsuna: «Vorrei parlarti in privato. È possibile?»
Io, sorridendole: «Certo. Vieni nella mia stanza. Anzi facciamo una specie di pigiama party tra di noi»
Lei annuisce. Mi dirigo in bagno per farmi la doccia e mentre ero in vasca mi viene in mente un dubbio. Perché Setsuna mi vuole parlare in privato?
Mi metto il pigiama leggero e sopra di esso una vestaglia di seta, che avevo comprato recentemente. Il suo morbido tatto mi ha fatta sentire veramente confortevole e coccolata dal tessuto.
Mi dirigo nella mia stanza e trovo Setsuna sdraiata sul letto. Mi era sembrato che fosse addormentata, così ho camminato con calma. Mi avvicino da lei e subito si alza. Faccio un passo indietro per lo spavento preso e lei si mette a ridere, dicendomi: «Dovevi vedere la tua faccia, Asuna»
Io, scherzando: «Come sei spiritosa! Allora - sedendomi accanto a lei, con un cuscino tra le mani - di cosa volevi parlarmi?»
Setsuna: «Sei sicura di voler rimanere così?»
Capisco dove vuole mirare e le dico: «So quello che mi stai cercando di dire, ma devi vedere che io sono la regina di questo regno e dover avere una relazione con un principe di un altro regno potrebbe causare dei problemi. Prima di tutto devo sapere l'opinione pubblica e poi vedere con me stessa. Non voglio che tutto questo crolli dal nulla»
Setsuna: «Capisco, ma cosa dovrebbe centrare l'opinione pubblica con la tua relazione? Se a te piace stare con Zeno allora parlagli e finisci la questione»
Io, con le guance arrossate: «Forse per te è tutto facile e semplice. Ma io sono la regina di questo regno e ogni mia scelta nella vita andrebbe ad influenzare il destino di questo regno. Devi capire che ho tra le mie mani una responsabilità molto grande di quanto chiunque possa immaginare. Ed è proprio questa responsabilità che mi tiene arretrata nelle mie scelte in campo sentimentale. Però potrebbe esserci una soluzione a tutto questo»
Lei mi guarda sorpresa e le dico: «Potresti diventare tu la regina di questo regno»
Setsuna: «No, no, no, noooo. Non ho la stoffa per diventare una regina e non sarei mai un'ottima regina come la sei tu. Io non voglio altro che vederti continuare in questa strada perché per me tu sei veramente adatta per quel posto»
Comincio a ridere e le dico: «È tutto l'opposto di quello che la vecchia Setsuna voleva!»
Le sue guance si tingono di rosso e si mette anche lei a ridere.
Io: «Devi sapere che Zeno vuole che diventi sua moglie e me lo ho dimostrato svariate volte. Anch'io vorrei, ma mi sento vincolata da tutto. A questo proposito vorrei che nessuno ne parli e prepariamoci per domani. Dobbiamo diventare delle persone sportive!»
Le sorride: «Certamente, vostra altezza. Ogni suo desiderio è un ordine che verrà realizzato»

La vita promette sorprese come è successo a CenerentolaWhere stories live. Discover now