95 Capitolo

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I vari profumi di infusi governavano in quella casetta, da non far distinguere i vari gusti. Però io riuscivo a comprenderli tutti perché ho vissuto in questa casa!
Appena pronto il thè, ce lo versa in dei bicchieri e ce li serve. Beviamo un pochettino e mi dice: «Sono veramente grata per quello che ci hai fatto e non so proprio come ringraziarti. Mio marito è venuto a mancare lo scorso anno, ma lui sapeva che eri viva e che presto avresti posto fine a quell'ingiustizia. Non sai quanto abbiamo vissuto in terrore per via del conte Tanomon. Abbiamo rischiato la nostra vita, ma con il tuo ritorno tutto è andato bene. Lasciamo il - sorridendo - passato e raccontami un po' di te, figliuola mia»
Io: «Sono veramente desolata per quello che avete passato»
Mamma02: «Su, Asuna. Chi è questo giovane ragazzo? Mi sembra di averlo già visto in passato»
Io, sorridendo: «Lui è Zeno, uno dei miei amici che mi ha sopportata per quel che sono. Ed è grazie a lui se sono qua»
Mamma02: «In che senso?»
Così le racconto tutto quello che ho passato sia psicologicamente sia fisicamente. Lei ha ascoltato ogni minimo dettaglio e poi mi ha detto: «Prima di tutto prometto che non lo dirò a nessuno. Secondo hai fatto bene a parlarne con qualche persona, soprattutto con le persone di cui che ti fidi. Quando non eri al potere, la fiducia fra di noi scarseggiava perché il conte Tanomon ricompensava chi faceva venire a galla delle verità sulla famiglia regnante oppure sulle conoscenze della famiglia reale. Pensavamo che tutti ci avrebbero tradito per via delle ricompense e quindi dovevamo prepararci per la nostra fine. Ma è accaduto proprio il contrario: nonostante la povertà che abbiamo vissuto, nessuno ha voluto aprire la bocca. Tutti ci hanno sostenuti, anche quando stavamo per essere scoperti. Perciò sono grata anche alla popolazione che ti è stata fedele»
Mi commuovo e delle lacrime bagnano le mie guancia. Vi voglio veramente bene! Vi devo ricompensare per tutto quello che avete fatto per me!!!! È una promessa!
Io: «Grazie per avermi raccontato tutto quanto! Senza il vostro sostegno io non sarei nemmeno qui. Voi siete la mia famiglia e farò di tutto per proteggervi. Voglio garantirvi una vita molto confortevole. È meglio che noi due ritorniamo al palazzo e ti lasciamo riposare»
Zeno: «Già. Ti abbiamo fatto perdere del tempo prezioso per dormire»
Mamma02: «Non dire così figliuolo. Anzi mi ha fatto piacere conoscerti e rivedere la mia piccola Asuna, che è diventata una persona molto matura. Anzi è diventata più matura di quanto era da piccola!»
Ci mettiamo a ridere. Porto i bicchieri nella cucina e li lavo. Ormai è mia abitudine! Le faccende domestiche le faccio in automatico, anche nelle case altrui, ovviamente se mi è possibile! Mentre lavavo i bicchieri mi sono fioriti i bei ricordi in questa casetta. Delle lacrime hanno rigato le mie guance e poi si sono mescolate con l'acqua del rubinetto. Mi asciugo il viso e torno da loro, trovandoli che se ne parlavano e sembravano andare d'accordo. Così li ho lasciati e sono salita a rivedere la mia stanzetta. Apro la porta e la trovo tutta pulita, con tutti i miei giocattoli ai loro posti. Faccio il giro, toccando ogni oggetto per rivivere il piacere del passato.
Ritorno da loro e poi salutiamo la mia seconda madre, promettendole che le avrei fatto visita nei giorni seguenti. Lei mi abbraccia e mi augura buona notte. Le ricambio l'augurio e ci mettiamo in cammino verso il palazzo.
Abbiamo camminato con il silenzio governatore. Al limite ci scambiavamo qualche sorriso e basta. Le mie guance non facevano altro che arrossire appena i nostri sguardi si incrociavano.
Entriamo nel palazzo e poi ci dividiamo augurandoci buona notte, ognuno diretto nella propria stanza. Mi cambio i vestiti e mi tocco il petto. Il mio cuore batteva sempre di più, soprattutto quando penso a quello che mi ha detto Zeno. Vivi per me.
Mi guardo il cielo e poi mi tranquillizzo. Poi sorrido con me stessa e volevo vedere la loro reazione domani. So benissimo che li ho fatti preoccupare tanto, ma vorrei vedere come saranno sorpresi al ritorno di me stessa. Vediamo come reagiranno alla mia messa in scena!
Il giorno seguente mi alzo presto e raggiungo l'ufficio dei miei genitori. Mi metto a riguardare i fogli firmati e subito mi viene in mente un'idea, che potrebbe essere gradita da tutta la popolazione. Prendo un foglio e comincio a scrivere, perché è possibile che mi dimentichi di ciò che ho pensato. Mi ero immersa nella stesura della idea, quando sento il mio nome essere pronunciato più volte!

La vita promette sorprese come è successo a CenerentolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora