69 Capitolo

21 1 0
                                    

Una settimana e mezza sono passate e tutto sembrava andare bene. La popolazione ha cominciato a studiare la magia e questo la rendeva felice. Ci sono state varie richieste e ho cercato di accontentare la popolazione entro i miei limiti e poteri. Il giorno seguente dovevo andare a Emeraldania per salutare la famiglia che si è presa cura di me e per partecipare al ballo che si terrà al palazzo reale per accontentare Zeno. Ne approfitterò anche per salutare i miei amici come Yuu, il fruttivendolo, l'erborista Nogiko, ecc. 
Così, dopo aver finito i miei compiti, avviso la servitù del palazzo e anche il popolo che sarò assente per un periodo di tre giorni e spero che non debba accadere nulla di grave in mia assenza e spero anche che lui non cominci a fare il suo primo passo di rivolta. Poi dico a Setsuna in privato che se nel caso dovesse succedere qualcosa di pericoloso o urgente di mandarmi una normale lettera con un indirizzo fittizio, che però non coincida con l'indirizzo del palazzo reale, e mandarmela alla casa della famiglia che si è presa cura di me. Verso pomeriggio saluto la servitù e mi metto in viaggio.
Mentre ero in viaggio avevo sentito quella sensazione di osservazione sempre di più, nonostante il paesaggio confinante era costituito soltanto dalla natura. Mi era sorto un dubbio sull'identità del cocchiere, ma ovviamente è un dubbio senza fondamenta. Potrebbe non essere lui, ma qualcosa di magico attaccato alla carrozza.
Chiedo al cocchiere di fermarsi prima del confine di Emeraldania e lo ringrazio infinitamente per il gentile gesto. Prendo la valigia e continuo a piedi. Fortuna che la valigia era leggera e quindi nessuna fatica in merito.
Mi metto in cammino e osservo la natura circostante. Siamo ormai agli inizi di luglio e la natura estiva dava il suo tocco rinfrescante. Il leggero venticello dava il suo tocco rinfrescante oltre alla natura che mi circondava. Stavo pensando ai tempi passati e però quella sensazione di osservazione persisteva durante tutto il mio tragitto. Come se qualcuno mi seguisse o mi avesse messo qualcosa per seguire le mie tracce.
Ad un certo punto intravedo il palazzo dove risiede la famiglia che si è presa cura di me. E quella sensazione era svanita. Raggiungo la porta e, dopo aver fatto un respiro, busso alla porta. La porta si apre e noto nel volto della persona che mi ha aperto la porta lo stupore.
Io: «Buona sera!»
Yuki mi abbraccia e poi dice: «Mamma! Yuriko! Papà! Asuna è tornata! È tornata!»
Subito tutti e quattro si radunano davanti alla porta e mi accolgono calorosamente. Li chiedo se potevo rimanere per tre notti e loro hanno accettato.
Yuki mi ha preparato la stanza dove dormire in questi giorni e mi aveva preparato anche il bagno per farmi una doccia. Accetto di fare la doccia e, dopo essermi tolta i vestiti, mi immergo nella vasca piena di acqua. La sua tiepidezza mi rendeva più tranquilla e rilassata, ma soprattutto mi faceva sentire a mio agio all'interno del palazzo. Chiudo gli occhi e cerco di darmi dei pochi minuti di rilassamento, dopo tutte le mie riflessioni. Mi avvolgo l'asciugamano e mi guardo allo specchio. Il segno al braccio destro mi è costato tantissimo: con esso le persone riescono ad identificarmi e questo potrebbe portare due possibili conseguenze, o eliminarmi oppure permettermi di condurre una vita tranquilla. Ma purtroppo quest'ultima conseguenza è impossibile viste le condizioni poste alla mia vita.
Indosso un vestito leggero di cotone con le spalle scoperte ed un capospalle molto leggero e mi faccio una treccia laterale che raggiungeva il mio petto.
Esco e mi dirigo in soggiorno, dove trovo l'intera famiglia pronta per cenare con me. Che bella famiglia! Finalmente composta e senza nessuna macchia scura! Bene per voi!
Mi siedo e cominciamo a cenare. Dopo cena, mi sono state chieste diverse domande e mi premeva il fatto di raccontarli la verità. Loro mi hanno considerata parte della loro famiglia, senza sapere nulla su me. Non è corretto.
Signora Honoka: «Allora, hai assistito all'evento della camminata della principessa Asuna con la corona reale?»
Io: «Sì. Ecco... Io voglio dirvi una cosa di cui vi ho sempre tenute all'oscuro»
Yuki: «Non dirmi che Zeno ti ha confessato i suoi sentimenti?! È veramente fantastico!!»
Io, con le guance arrossate: «Certo che no, Yuki. Questa questione riguarda la mia origine. Non vi ho mai parlato di chi sono figlia e perché tutto quello è successo precisamente a me. Non vi sembra strano?!»
Signora Honoka: «Questo non dovrebbe interessarmi. L'importante è che tu sia Asuna, la ragazza di cui ci siamo presi cura nonostante tutto quello che è accaduto»
Yuki: «Mamma ha ragione. Tu sei per noi la nostra carissima Asuna. Vero, Yuriko?»
Yuriko: «Certamente! La nostra - facendomi la linguaccia - carissima Asuna»
Io: «Mi fa piacere sentire questo, ma questo fatto è più che altro personale. Non me la sento di nascondere a voi la mia vera identità dopo tutto quello che ho goduto. Perciò vi prego di ascoltarmi attentamente e spero che una volta che conoscete chi sia realmente non abbandoniate questo modo di relazionare con me. Ci tengo che dopotutto quello che saprete, il tutto torni alla normalità»
Signora Honoka: «Non capisco cosa vuoi dire, Asuna»
Yuriko: «Aspetta mamma. Presto tutto sarà chiaro»
Paparino: «Ha ragione Yuriko tesoro. Piano piano tutto sarà chiaro»
Yuki: «Parlate come sapete già quello che vuole dirci. Questo fatto mi insospettisce»
I due si guardano e poi mi guardano.

La vita promette sorprese come è successo a CenerentolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora