78 Capitolo

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Pov's Asuna
Prendo la busta della lettera e leggo il mittente. Non ci posso credere?! Perché mai lui mi ha scritta??
Apro la busta e leggo il contenuto. Faceva proprio così:

Egregia regina di Yukilandia,

Volevo primaditutto ringraziarla per tutto quello avete fatto durante il colpo di stato al nostro regno. Ma devo confessarle che ne sono ancora del tutto dubbioso che lei ci sia stata in persona al nostro palazzo, ma ho dato per buono quello che Aya, figlia del conte Tanomon, mi ha detto.
Oltre a ciò vorrei ringraziarla per la lettera che mi ha mandato, in cui mi ha confessato di essere stata lei ad aver ballato con me e passato con me la serata. Inoltre vorrei anche scusarmi per il comportamento assunto e di aver nominato più volte la mia amica Asuna. Il fatto sta che lei mi ricordava tantissimo Asuna per il suo comportamento e perciò ho faticato a scambiarvi.
Ma una domanda mi resta legittima chiederle: perché mi ha esplicitato la sua identità ad un evento non del tutto di grande importanza e non quando ha salvato il mio regno? Perché non ha voluto dirmi nulla e nemmeno scrivermi una lettera dopo il colpo di stato?
A tutte queste domande spero riesca a darmi una risposta il più presto possibile, perché non sto facendo altro che pensare ad esse.
Inoltre, mi scusi se la disturbo, ma vorrei chiederle se poteva darmi l'indirizzo di una mia amica che vive a Yukilandia. Il suo nome è identico al suo e purtroppo non sono a conoscenza del suo cognome, perché non me lo ha mai detto!
Ci tengo ad avere una sua risposta il più presto possibile, perché vorrei aggiustare il nostro rapporto. Immagino che sicuramente lei l'abbia conosciuta per via della sua libera personalità, essendo disposta ad aiutare chiunque.
Le auguro buona fortuna nel governo di Yukilandia.

Il principe Zeno di Emeraldania

Non ci posso credere?! Io non ho mai scritto a Zeno e non ne avrei mai avuto il coraggio. Allora questo vuol dire che il giorno tanto aspettato è alle porte e ben presto raggiungerò i miei familiari. Spero con tutto il cuore di non coinvolgere la popolazione in questa questione personale. Devo risolvere questo problema con quelle persone, soprattutto con la mente progettatrice di tutto ciò.
Metto la lettera nel cassetto a chiave e mi metto a scrivere quella lettera, che vorrei che Zeno lo legga nel caso in cui io dovessi abbandonare questa vita. Ha pur la ragione di conoscere la mia vera identita!
Ho scritto e riscritto la lettera non tenendo del tempo passato. Alla fine l'ho completata e l'ho lasciata sulla scrivania, perché il maggiordomo mi aveva chiamata per cenare. Scendo in sala pranzo e ceno assieme ai servi che erano rimasti al palazzo. Soltanto una decina. Ridiamo e chiacchieriamo e poi mi parlano del comportamento anomalo di una loro compagna.
Io: «Molto gentile da parte vostra! Terrò conto di quello che mi state dicendo. L'importante è che non si generi nessun conflitto all'interno del palazzo. Se nel caso questo comportamento vi desse fastidio, fatemelo presente e le parlerò in persona. Il problema deve essere risolto prima che diventi irreparabile»
Ho notato che il maggiordomo mi ha guardata con uno sguardo al quanto dubitoso e prevedevo una sua visita in ufficio più tardi. Ho aiutato nelle faccende domestiche e poi sono tornata all'ufficio, per rimetterlo in ordine. Ho recuperato tutti i fogli utilizzati e li ho messi in un sacchetto di plastica, così verrà buttato il giorno seguente. Inoltre ho controllato la presenza delle due lettere e ho chiuso a chiave il cassetto, mettendo la chiave nel solito appendi-chiavi dietro alla porta.
Appena apro la porta mi ritrovo il maggiordomo. Capisco subito il motivo della sua presenza e lo faccio accomodare.
Io: «Come mai questa visita? Immagino che lei voglia delle spiegazioni»
Lui annuisce e gli spiego la mia situazione. Inoltre lo informo della lettera che ho scritto per Zeno e gli dico che nel caso dovessi mancare o succedermi qualcosa di così tanto grave, lo prego di mandarla a Zeno oppure consegnarla di persona a lui, perché ci tengo che sappia come era la mia situazione, così possa capire il perché dei miei comportamenti anomali per lui.
Una lacrime gli sfugge dall'occhio destra e mi dice: «Mi dispiace tanto sentire questo da lei, perché ormai ci siamo abituati alla sua presenza dopo la sua lunga assenza. Ma se questo - asciugandosi il viso - è quello che dovrà accadere, allora lo accoglieremo con un sorriso in faccia come hai fatto sempre!»
Lo abbraccio e lui mi ricambia. Sentivo il profumo paterno emanare in lui e questo mi faceva veramente piacere.

La vita promette sorprese come è successo a CenerentolaWhere stories live. Discover now