74 Capitolo

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Ritorno in dietro e la mia schiena tocca il bordo del padiglione. Zeno si avvicina sempre di più e sentivo le guance sempre arrossire di più.
Io, agitata: «Ecco... Io...»
Zeno: «Mi sembra proprio di rivedere quando Asuna non voleva rispondermi. La prego di rispondermi!»
Mi allontano e Zeno mi prende la mano, fermandomi.
Zeno: «Posso sapere almeno il suo nome?»
Io: «Mi dispiace tanto, ma devo andare. Ho degli impegni da sbrigare!»
Zeno molla la presa per un motivo a me incognito e mi allontano, seguita successivamente da Zeno. Prendo il cappotto e la borsa e scendo le scale. Ad un certo punto, proprio come è successo a Cenerentola, perdo una scarpa. E come ha fatto Cenerentola non sono tornata indietro per riprenderla, ma ho proseguito ad allontanarmi e mi sono addentrata nella cittadina, sempre correndo con una sola scarpa ai piedi.
Mi fermo davanti ad corso d'acqua per riprendermi il fiato e mi tolgo la scarpa, perché mi faceva male ai piedi. Guardo la mia immagine riflessa e subito mi rendo conto che il simbolo della corona era visibile a tutti. Spero che Zeno non ci abbia fatto caso. Lo spero con tutto il mio cuore!
Mi tolgo la parrucca e ritorno a casa con calma, sotto i raggi luminosi della luna piena.
Pov's Zeno
La ragazza continuava a non voler dirmi nulla sulla sua identità. Mi sembra proprio di avere di fronte Asuna che non voleva parlarmi del suo passato. Mi sono fatto trasportare dei ricordi, che ho mollato la presa e si sta allontanando.
Io: «Aspetti, la prego»
Lei però continuava ad allontanarsi sempre di più. Così la seguo e quando raggiunge le scale era per me troppo tardi continuare a seguirla. Sono comunque sceso e ho recuperato la scarpa che aveva abbandonato. Sembrava proprio che vivessi la storia di Cenerentola.
Pov's Asuna
Il giorno seguente è il giorno della mia partenza e le ragazze non hanno accennato nulla sulla serata precedente. Sembravano veramente sollevate e felici.
Dopo pranzo saluto i famigliari e chiedo loro di consegnare una lettera a Zeno, nel caso in cui venisse a casa loro. Li saluto e li auguro buona fortuna con i loro piani. E spero anche di rivederli a Yukilandia. Sono degli ospiti desiderati!
Mi abbracciano e poi mi metto in viaggio. Per tutto il viaggio non ho fatto altro che pensare alla serata precedente ed al comportamento di Zeno. Più pensavo a ciò, più sentivo una stretta al cuore. Forse Yuki e Yuriko hanno ragione?! Ma per adesso non devo dare ascolto al mio cuore, altrimenti non raggiungerò gli obiettivi che mi sono posta. È per il mio bene!
Raggiungo il palazzo e ho notato che il tutto era come l'avevo lasciato. Alla sera, dopo cena, il maggiordomo mi ha fatto visita in ufficio e mi ha chiesto se poteva parlarmi privatamente di una questione. E ci teneva che fossimo in una stanza non nota da tutti. Lo porto alla casetta nel giardino reale e gli servo un bicchiere di thè caldo.
Io, sedendomi: «Allora, di cosa mi vorrebbe parlare? Immagino sia qualcosa di molto riservato, dato che vuole l'isolamento»
Maggiordomo: «Ecco... Quello di cui vorrei parlarle riguarda Setsuna»
Io, sorpresa: «Ha combinato qualche guaio?»
Maggiordomo: «Il fatto sta nel suo comportamento»
Io, ascoltandolo attentamente: «Mi dica. La sto ascoltando»
Maggiordomo: «È da un po' di tempo che lo sto notando, ma nei giorni in cui era assente ne ho avuto la conferma. Secondo me Setsuna non è più Setsuna che conoscevo. Tutto questo ha avuto inizio dodici anni fa, avevo notato che Setsuna non si era fatta vedere per diversi giorni a casa e questo mi aveva fatto preoccupare. Ma subito al suo ritorno è accaduto il colpo di stato. A quel tempo credevo fosse solamente una coincidenza e che lei fosse andata da una sua amica a dormire. Però questo episodio si è ripetuto anche in tua assenza. Non ha detto nulla a nessuno di noi e fin'ora non è ancora tornata. Inoltre alcune sue amiche mi hanno detto che l'hanno vista con della gente poco consigliata. E lo stesso me lo avevano detto anche dodici anni fa, ma io non ci credevo. Credevo mi stessero prendendo in giro. Setsuna non la riconosco più»
Io: «Capisco come si sente. Ora deve continuare a comportarsi come sempre ha fatto e cercherò di parlarle. Così possiamo chiarire il tutto. Le va bene?»
Maggiordomo: «Certamente Asuna. Io credo in te più di quanto tu possa immaginare. Ora tolgo il disturbo e buona notte»
Io, sorridendo: «Buona notte anche a lei!»
Chiude dietro di sé la porta e rimango a pensare per più di una mezzoretta. Possibile che lei sia coinvolta in questa questa questione?! Devo informarmi il più possibile!!! E anche il più presto possibile.
Subito ho percepito quella sensazione di osservazione e mi sono girata, guardandomi intorno. Subito sento bussare alla porta. Mi spavento, perché il tutto è avvenuto velocemente. Faccio un respiro e cammino sulle punta dei piedi ed apro la porta con calma, aspettandomi di tutto. Sono venuti ad eliminarmi qui. Ora cosa devo fare? Perché tutto questo d'improvviso? Vogliono mettermi alla prova o cosa?

La vita promette sorprese come è successo a CenerentolaWhere stories live. Discover now