15 Capitolo

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La matrigna mi ha incaricata di sorvegliare la casa ogni volta che usciva, perché aveva sentito che nei dintorni ci sono dei ladri che svaligiano interi palazzi in assenza dei loro padroni.
Mentre loro sono a casa, ne approfitto per andare a fare le compere, dato che stanno incominciando ad esaurire le forniture.
Fortunatamente ho incontrato Zeno e gli ho chiesto, se poteva insegnarmi le basi della scherma. Lui mi aveva chiesto il motivo e gli rispondo che la matrigna mi ha assegnato il compito della sorveglianza del palazzo. Così incomincia a darmi le lezioni.
Pov's Zeno
All'inizio Asuna sembrava trovare delle difficoltà, ma oramai ora sa maneggiarla con destrezza. Ha imparato a padronare la spada nel giro di poche ore di allenamento. Che strano! Sembra come se conoscesse già della scherma. Ma se non fosse così, allora ha un ottimo e veloce apprendimento. Come mi piacerebbe avere tale apprendimento!
Pov's Asuna
Ogni volta che ho del tempo libero, mi dedico all'allenamento. Però il freddo si fa sempre sentire, ma sempre di più.
Ora sono in cucina e sto preparando la cena. In cucina c'è un riscaldamento da permettermi di indossare un abito leggero. Mescolo la minestra e la assaggio, per assicurarmi che le spezie sono delle giuste proporzioni. Metto il mestolo nel lavello e pulisco le mani con uno strofinaccio. Vado ad un armadio e prendo fuori le stoviglie.
Subito entra la matrigna, mi prende la mano e mi trascina fuori casa. Mi dice: «Ora devi sorvegliare il nostro palazzo. Ho ricevuto una lettera di ricatto dai ladri. Fai del tuo meglio, altrimenti la vedrai con me»
E mi sbatte la porta in faccia. Poi riapre la porta e mi lancia la spada, sbattendo nuovamente la porra in faccia. Nel giro di pochi secondi incomincio a sentire il freddo, che si fa sentire sempre di più. Io sono una persona che sente molto facilmente il freddo. La mia pelle è ricoperta di pelle d'oca e ogni volta che tocco la lama della spada, sento sempre di più il freddo. Così continuo per tutta la notte, sentendo il freddo ovunque e dovunque.
Alle due o tre, se non sbaglio, Yuki mi ha lanciato un piumino e subito mi sono sentita bene, al calduccio. Sentita bene mi addormento subito, con un dolore alla testa intenso e un raffreddore.
Mi sveglio e mi ritrovo sdraiata su un letto che mi è familiare. Cerco di alzarmi, ma sento subito una fitta di dolore alla testa e la mia respirazione sembra essere non normale. Sento come un peso al mio petto. Questo mi ricorda la malattia che più volte ho avuta, dato che sono gli stessi sintomi.
Entra la signora Umi con una tazza di cioccolata calda e mi dice: «Non sforzarti, Asuna. Devi riposare»
Io: «La ringrazio per la sua gentilezza, ma non vorrei crearle dei problemi»
Signora Umi: «Parlerò io con Honoka. Non preoccuparti»
Io: «No, non voglio creare nessun problema. Ora vado a casa»
Mi alzo e subito cado, per via di un forte mal di testa. La signora Umi posa la tazza su un tavolino e mi aiuta a riportarmi a letto.
Signora Umi: «Non sei nelle giuste condizioni per lavorare. Dovrebbe ben comprenderlo Honoka. Tu riposa qui. Io vado a parlarle. È da un po' che vorrei chiarire una questione con lei»
Mi da la tazza e se ne va. A malapena bevo metà del contenuto della tazza. Come ben si sa, quando qualcuno è ammalato è come se la porta dell'appettito si chiudesse. Mi alzo con calma, nonostante senta il mio petto bruciare e la testa girare, e mi avvicino alla porta. Ho uno strano presentimento su quello che succederà!
In effetti ho sentito le due donne litigare. Mi affretto a raggiungerle e le trovo discutere a toni un po' accesi.
Matrigna: «Portami Asuna. Devo chiederle delle commissioni da fare»
Signora Umi: «Ti sto dicendo che non sta affatto bene. Non puoi chiederle l'impossibile, Honoka. Non so perché, ma sei veramente cambiata da quando Asuna è venuta»
Io: «Eccomi, matrigna. Coff coff coff. Non voglio causare... Coff coff coff... nessun problema a nessuno. Coff coff coff... Ora mi preparerò per la commissione, matrigna»
Matrigna: «Alla buon'ora»
Se ne va. La signora Umi mi guarda e mi dice: «Non devi farlo. Non farai altro che peggiorare il tuo stato di salute. Ora devi riposarti, Asuna. Credimi»
Io: «Comprendo quanto.. Coff coff coff... Lei sia preoccupata, ma... Coff coff coff... Mio padre mi ha detto... Coff coff coff... Di eseguire ogni sua richiesta. Mi creda che lo faccio per me e mio padre. Coff coff coff coff coff»
Signora Umi: «Se solo Honoka avesse un po' della tua bontà, non saremo a questi livelli. Segui la tua strada, Asuna, ma fai attenzione alla tua salute. Credimi, la salute è importante per ogni persona»
Io, sorridente e nascondendo il dolore: «Grazie. Ora vado. A dopo, signora Umi»
Mi avvio a casa, salgo le scale con calma, mi cambio i vestiti e mi dirigo verso la stanza della matrigna. Era seduta sulla sua scrivania e stava giocando con le proprie dita su di essa, come se mi stesse aspettando da un po' di tempo.

La vita promette sorprese come è successo a Cenerentolaजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें