54 Capitolo

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Mentre camminavo tra le vie di Yukilandia per raggiungere la mia destinazione, qualsiasi persona, anche un bambino, poteva notare il netto distacco tra le classe sociali. Sentivo una fitta al cuore, perché Yukilandia è diventato un regno disabitato. Aiuto le persone che hanno bisogno di aiuto in forma anonima e continuo il mio tragitto verso il palazzo reale. Entro dalla porta della servitù, dato che ho le sue chiavi. Era ormai mezzanotte inoltrata e ho fatto di tutto pur di non svegliare nessuno della servitù, ma una cameriera era ancora sveglia. Era seduta su una sedia e stava leggendo un libro con la luce debole della candela. Appena si accorge della mia presenza, chiude il libro e mi abbraccia. È passato tempo dall'ultima volta che ti sei presa cura di me, mia cara Setsuna.
Setsuna, sussurando per non svegliare gli altri: «Quanto siete cresciuta, Asuna-sama. Non sa quanto ci è mancata, hime-sama. Ora vado a prepare la tua stanza. In tutti questi anni avevo perso le speranze di rivederla, ma ogni volta che ripensavo a quando era piccola qualche speranza ritornava ma poi veniva eliminata con la rigidità e la severità del re»
Io: «Mi dispiace tanto che abbiate sofferto, ma ora sono qui per rimediare al passato dolente. Non voglio affatto affaticarti e vorrei che tu ti riposassi. Si nota già che hai sofferto molto. Alla stanza me ne occupo personalmente. Inoltre vorrei che ti dimenticassi delle formalità»
Setsuna: «Come vuole, Asuna-sama... Ops!! Volevo - con la faccia imbarazzata - dire Asuna. Avviso soltanto il maggiordomo e ti auguro una buona notte!»
Io: «Grazie, Setsuna. Altrettanto!»
Mi dirigo nei vari corridori, raggiungendo la stanza che mi era stata assegnata dai miei genitori quando ero piccola. Ho chiuso gli occhi e ho aperto la porta. Ha aperto gli occhi e sono rimasta molto sorpresa da quanto visto. La stanza era ben pulita e mantenuta bene, nonostante io mi ci sia allontanata per ben dodici anni. Chiudo alle mie spalle la porta e mi cambio i vestiti. Vi ringrazio infinitamente per quello che avete fatto. Setsuna, maggiordomo Asuto e tutta la servitù vi meritate una sorpresa. Domani ve lo annuncerò! Sono veramente fiera di voi ed é giusto compensarvi!!
Mi sdraio sul comodo letto, che quando ero piccola ci saltavo sopra, e continuo a pensare a delle soluzioni per questo problema fintanto che il sonno si impossessa del mio corpo.
Il giorno seguente mi sveglio presto e trovo Setsuna nella camera, che mi preparava il vestito da indossare in questo giorno. Lei sorride e le ricambio il sorriso. Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, per togliermi il peso del viaggio di ieri e per prepararmi per il duro lavoro di oggi. Abbiamo messo in ordine il palazzo, aiutando la servitù, e ho mandato delle lettere ai nobili ed ai rappresentanti della popolazione, invitandoli a venire domani al palazzo per il futuro di questo regno. Ai cuochi ho chiesto di preparare piatti anche alla popolazione che non avevano le condizioni materiali per permetterselo. Aiuto la servitù a servire i vari piatti alla popolazione, che sembrava felice di tutto questo. Io, ovviamente, mi ero camuffata per una serva e ho nascosto la cicatrice.
Ho notato nei loro occhi quanto erano felici di mangiare qualcosa di squisito, soprattutto nei bambini.
Pov's Setsuna
La principessa ha avuto una brillante idea! Immagino abbia capito quanto la popolazione abbia sofferto nel regime autoritario e ingiusto del conte Tanomon. Lui era una persona che pensava soltanto ad arricchirsi, anche a scapito della popolazione. Per lui i soldi erano la cosa più importante. Anche noi, servitù del palazzo, ci pagava poco, non quanto i vecchi regnanti ci davano. Alcuni di noi hanno abbandonato quel lavoro per via dell'ingiustizia e stavo anch'io pensando di seguirli, ma ripensavo sempre alla piccola principessa. Lei era la mia unica fonte di speranza, perchè sentivo che un giorno sarebbe tornata e avrebbe riportato la pace a questo regno e alla sua popolazione, che ha sofferto per ben dodici anni. Sono fiera di te, Asuna!
Continuavo ad ammirarla e ad osservare ogni suo movimento. Un bambino si é avvicinato da lei e le ha posto il piatto vuoto.
Asuna: «Vuoi ancora, piccolo?»
Lui fa sì con la testa e lei si gira, per riempirgli il piatto. Il bambino subito l'abbraccia alla pancia. Lei si sbilancia ed entrambi cadono. Però il piatto rimane intatto. Mi avvicino da lei e le chiedo se sta bene. Chiedo lo stesso al bambino, che continuava ad abbracciarla. Si alza e gli parla. Avevo notato che la fascia che le copriva il simbolo alla spalla si era lievemente spostata e si poteva vedere una delle tre punta della corona. È meglio che l'avviso? O aspettiamo quello che succederà! Forse questo è meglio.
Asuna: «C'é qualcosa che non va, bambino? Ti sei perso dai tuoi genitori?»
Bambino, sorridendo: «Ho voluto ringraziarti al mio modo, per tutto ciò che ci hai fatto principessa»
Asuna rimane sorpresa, come anche il resto della popolazione. Non si immaginavano che la principessa sarebbe arrivata a certi lavori. Tutti bisbigliavano tra di loro, facendo paragoni con il vecchio regime autoritario. Asuna si alza alla stessa altezza del bambino e gli dice: «Sapevi dall'inizio della mia presenza e volevi che tutta la popolazione ne fosse al corrente. Come - toccando il suo braccio e notando che la fascia si era spostata- hai fatto a riconoscermi?»

La vita promette sorprese come è successo a CenerentolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora