50 Capitolo

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Per diversi secondi sono rimasta con gli occhi chiusi, ma non si sentiva nessun rumore intorno. Tolgo le mani dagli occhi e apro gli occhi lentamente, pronta per vedere il più brutto spettacolo che avrei mai desiderato vedere. Mi stavo psicologicamente preparando per la vista, quando rimango sorpresa da quello che vedevo. È veramente incredibile!
Nella stanza non c'è il corpo esanime di Asuna. Lei è riuscita a bloccare il colpo di mio padre e lui non riesce più a muovere la spada. La sua attenzione era concentrata a rimuovere la spada, tanto da non rendersi conto che potrebbe essere colpito da Asuna.
Papà, agitato: «Come fai? Impossibile!»
Asuna aveva fatto un sorriso, al quale mio padre si è irritato di più e ha cercato più volte di liberarsi da quella presa. Ma era una battaglia persa. Asuna si gira su se stessa e gli da un colpo diretto in pancia, al quale indietreggia e cade. Fa un respiro e poi fa cadere la spada, che sparisce. Subito nella stanza riappare Zeno addormentato ed Asuna cade. Mi avvicino da lei e le chiedo come sta. Si notava che aveva raggiunto i suoi limiti, ma notavo in lei una voglia di realizzare un ultimo desiderio.
Prima che potessi chiederle, le porte della stanza si aprono ed alcuni soldati entrano. Prendono quelli per terra e li legano le mani. Hanno fatto lo stesso con mio padre e con mio zio Nakamura. Aiuto Asuna a rialzarsi e lei mi chiede di accompagnarla da Zeno, perché voleva vedere come stavano le ferite.
Il suo peso si carica sulla mia spalla destra e quando voglio fare una piccola deviazione a sinistra, per evitare i corpi ancora svenuti per terra, mi sento sbilanciata ed Asuna stava per cadere. Ma una mano la tiene e me la rimette sulla spalla.
???: «Sei messa parecchio male, Asuna. Non immaginavo di ritrovarti in queste condizioni. Cosa ti è successo?»
La sua voce mi era familiare, ma non riuscivo a ricordare a chi appartenesse. Ma Asuna me lo fa ricordare quando gli dice: «Mi fa piacere vederti in queste file, Yoichi. Grazie ancora per l'aiuto. Mi aiuteresti a raggiungere Zeno. Vorrei controllare come stanno le sue ferite»
Yoichi: «Va bene»
Mi aiuta a portare Asuna accanto a Zeno e lei si abbassa, controllando le sue ferite. Gli ha cambiato le bende e poi gli ha asciugato la fronte, dato che sudava. Si notava in lei una certa preoccupazione. Ma la preoccupazione maggiore è quella espressa dal suo amico. Lo guarda già con uno sguardo preoccupato appena lo ha riconosciuto da tutti i corpi distesi per terra. Poi nasconde immediatamente la sua preoccupazione e poi chiede ad Asuna come stava. Lei ha risposto che ha fatto del suo possibile per fermare la fuoriuscita del sangue, ma sarebbe meglio una visita al dottore essendo lui l'esperto. Lui annuisce e prende il corpo di Zeno con cautela ed insieme ad Asuna, che ha voluto rimanere accanto a lui fino alla sua guarigione, hanno abbandonato la stanza. Subito la stanza viene svuotata ed io mi dirigo verso la stanza di Zeno, decidendo di aspettare fuori. Mi siedo su una poltrona presente fuori e, dalla stanchezza psichica di questa giornata, cado in un sonno profondo.
Pov's Asuna
Il ragazzo mette Zeno sul letto e poi va a chiamare il dottore. Da ciò che ho potuto intuire, lui dovrebbe essere un amico molto caro a Zeno. Continuo ad asciugargli la fronte e capivo come Zeno stesse soffrendo per via della pallottola, perché ho sperimentato questo dolore.
Mentre stavo rivivendo i miei vecchi ricordi, l'entrata del dottore nella sua stanza mi riporta alla realtà. Il dottore lo controlla e poi ci dice: «Se non fosse per il tuo veloce intervento, mia cara Asuna, Zeno-sama ora potrebbe trovarsi in una situazione molto critica. Ciò che consiglio per Zeno è il riposo per due o tre settimane, evitando lavori forzati. Inoltre vorrei che tu ti prendessi cura di lui perché a lui serve amore nella cura, così potrebbe guarire il più veloce possibile. Questo è quello che consiglio. Se dovesse accadere qualsiasi cosa, non esitate a chiamarmi»
Io: «Certamente dottore»
Il ragazzo accompagna il dottore fuori dalla stanza e rimango accanto a lui, cambiandogli ogni tanto il panno umido. Devi riprenderti Zeno. Il tuo regno e la tua famiglia ti aspettano! Devi farcela, ti prego!!
Dopo alcuni minuti rientra il ragazzo e si presenta. Lui è Akira, un amico fedele di Zeno. Mi ringrazia per tutto ciò che ho fatto per il suo amico. Mi ha detto che le cameriere stavano preparando una stanza per me accanto a quella di Zeno. Così potrei venire ed andare più velocemente. Mi alzo e mi avvicino da lui. Prendo le sue mani e lo ringrazio infinitamente per ciò che ha fatto. Poi improvvisamente il mio corpo non aveva più il mio controllo e mi sono lasciata cadere. È la stanchezza e lo sforzo. Potevo ben aspettarmi questo comportamento.
Akira: «Cosa ti è successo, Asuna?»
Io: «Dovrei soltanto riposare. Ti chiedo di badare a Zeno per questo pomeriggio e poi rimarrò con lui fintanto che si riprenda»
Akira: «Va bene. Ti accompagno alla tua stanza»
Mi accompagna nella stanza accanto e Aya mi fa compagnia. Mi sdraio sul letto e chiudo i miei occhi. Oggi ho superato i miei limiti e credo che oggi è l'ultimo giorno che prendo parte di un combattimento. Ho anche annullato quel incantesimo, che mi teneva legata fino alla fine della mia vita. Ora potrei vivere normalmente e non farò più ricorso alla magia! Questa è una lezione molto importante.
Aya: «Riposa un po', Asuna. Oggi hai dato te stessa e sei riuscita a raggiungere il tuo obiettivo. Zio Nakamura sembra essersi pentito di ciò che aveva fatto, mentre per mio padre la questione è molto difficile. Spero lui riesca a comprendere la lezione, anche se ne dubito. Inoltre mi fa piacere riaverti accanto a me, Asuna»
Io: «Il piacere è mio, Aya. Hai delle notizie sulla famiglia di tuo zio? Come stanno?»
Aya: «È tutto a posto. Sono soltanto svenute e sono state ricoverate nell'infermeria del palazzo. Non preoccuparti per loro. Ora vedi di riposare e di riprendere le tue forze»
Io: «Già. Riposa anche tu, Aya»
Subito i miei occhi si chiudono e vengo portata nel mondo dei sogni.
Pov's Akira
Lascio le due ragazze e mi siedo accanto a Zeno. Prendo la sua mano e gli dico, consapevolmente che non mi risponderà: «Zeno, ti prego riprenditi. Questa, per me, è  la prima volta che ti vedo in queste condizioni. Devi sapere che la ragazza che ti ha suscitato interesse è veramente in gamba. Senza di lei non saresti qua. La situazione è tutto sotto controllo ed i regnanti stanno bene. Ti augurano buona guarigione, amico mio»
Alzo i miei occhi e noto un sorriso nella sua faccia. Dicono sempre che nonostante una persona sia ammalata, essa riesce a sentire quelle che le viene detto dalle persone circostanti.

La vita promette sorprese come è successo a CenerentolaWhere stories live. Discover now