53 Capitolo

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Pov's Zeno
Ritorno nella mia stanza e ripenso ai giorni passati con Asuna. Ma c'era qualcosa che non mi quadrava in tutto questo. Ho fatto chiamare Akira, per avere più informazioni.
Akira: «Mi stavi cercando?! Non stai bene. Vuoi che chiami il dottore?»
Io: «Niente affatto. Sono in ottima salute. Però c'è qualcosa che non mi quadra in tutte queste vicende che sono avvenute»
Akira, con uno sguardo serio: «Pensi alla principessa di Yukilandia, vero?»
Io: «Già. Quando sei entrato nella sala, l'hai vista per caso?»
Akira: «Purtroppo non ci ho fatto caso. L'unica cosa che mi preoccupava era la tua salute. Sapevo che eri molto affrettato e che potevi essere in una delle situazioni critiche. Ma fortunatamente c'era Asuna. Se non fosse per lei, ora non sappiamo nemmeno se tu fossi rimasto vivo»
Io: «Mi dispiace, non volevo affatto farti preoccupare. Quindi tu mi dici che non ci hai fatto caso. Secondo me, ma non ho nessuna certezza, Aya ci ha inventato qualcosa. Ma fintanto che non abbiamo delle prove certe, crederemo a ciò che ci ha detto Aya»
Akira: «Giusta conclusione, Zeno. Andiamo a cenare?»
Io: «Va bene»
Pov's Asuna
La signora Honoka, Yuki e Yuriko sembrano essere in ottime condizioni. Quando mi hanno vista entrare a casa, tutte mi hanno abbracciata e detto bentornata. Questo mi ha reso felice, ma notavo che Yuriko non era come sempre.
Dopo cena, ho scritto una lettera per Yukilandia, in cui avvisavo Aya del mio ritorno la settimana prossima. Ho avvisato anche la famiglia che si è presa cura di me dicendo che dovevo tornare per delle questioni personali. Ho avvisato anche Zeno, mandandogli una lettera.
La settimana passa e notavo sempre che Yuriko nascondeva qualcosa, soprattutto si è reso più visibile il giorno della mia partenza. Zeno, la signora Honoka, Yuki mi hanno augurato buon viaggio e che ritorni il più veloce possibile. Mentre Yuriko si limitava a sorridere.
Signora Honoka: «Su, Yuriko, vieni a salutare Asuna. Non ci sarà più con noi»
Yuriko: «Vado a prendere qualcosa nella stanza»
Se ne va e la signora Honoka mi dice che da quando sono ritornate a casa dal palazzo reale che lei si comporta in modo strano. Subito mi viene in mente un ricordo del combattimento.
Io: «Non preoccuparti. Vado a parlarle personalmente»
Salgo nella sua stanza e la trovo vuota. Immagino che si sia allontanata nel bosco e la trovo seduta accanto ad un albero. Le porgo la mano e le chiedo di fare con me una piccola passeggiata. Non aveva alzato gli occhi e si teneva sempre lontana da me. Quindi era lei!
Io: «Non avere paura. Non ti faccio nulla»
Yuriko, imbarazzata: «Non posso»
Io: «Sai della mia vera identità, vero? Sai chi sono»
Yuriko: «Sei veramente quella persona? Guarda che non riesco ancora a crederci. Se lo fosse, allora dobbiamo cambiare il modo con cui rapportarci»
Le mostro la spalla, come prova concreta, e lei si copre la bocca con le mani, per via della scioccante notizia. Abbassa lo sguardo e le dico, prendendo le sue mani: «Ora che sai la mia vera identità, ti chiedo dei favorini che spero tu sia in grado di compiere. Il primo è quello di non dire a nessuno di quanto sai. È un mio compito farlo e ritengo che al momento non sia necessario farlo. Il secondo è quello di evitare la cortesia con me, perché la odio. Il terzo e ultimo è di continuare a parlarci come facevamo prima, indifferentemente da chi sono. Te li chiedo con tutto il mio cuore!»
Yuriko sembrava esitare per alcuni secondi, ma poi accetta facendo apparire un sorriso in piena faccia. Le sorrido e facciamo ritorno a casa. Strada facendo le ho chiesto di badare alla famiglia e se ci fosse qualsiasi problema, non esitare a chiamarmi. Perché loro sono la mia seconda famiglia e voglio tanto tanto bene e loro.
Risaluto tutti, dopo che il cocchiere mi ha aperto la porta della carrozza. Salgo e rivolgo per l'ultima volta lo sguardo ai miei amici, famigliari e poi i cavalli hanno coninciato a muoversi. Ciao Emeraldania! Ho passato un bel periodo in questo regno e fortunatamente il tutto è terminato nelle miglior soluzioni. Ora tocca alla famiglia regnante a fare dei provvedimenti, per garantire una vita serena e pacifica sia a loro che agli abitanti fedeli.
Il viaggio per Yukilandia è durato diverse ore e quando sono stata in grado di vedere le mura del regno, chiedo al cocchiere di lasciarmi soltanto all'ingresso. Questo perché avevo intenzione di controllare lo stato degli abitanti.
Lascio la carrozza e ringrazio infinitamente il cocchiere per il viaggio. Mi metto un mantello e copro la mia testa con il cappuccio e mi addentro a Yukilandia.

La vita promette sorprese come è successo a CenerentolaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora