Broken Soul

Notte

Tornati in hotel si prepararono per la notte.

Alessia uscì dal bagno dopo avere indossato il suo pigiama di scorta. Meno male che l'aveva portato! Non si aspettava di dover restare lì più a lungo e aveva dovuto accontentarsi di quel completo. Betty sarebbe inorridita vedendolo: pantaloni neri tinta unita - e questi potevano anche andare bene - e maglia giallo canarino con una stampa di Titti a tutta grandezza. Era stato un regalo di alcuni colleghi per il suo compleanno ed era la prima volta che lo indossava. Non proprio quello che l'amica le avrebbe consigliato per la prima notte da sola con Nikola...

Si avvicinò timidamente al letto e si accorse che il ragazzo si era già cambiato, indossando una maglia grigia e un paio di pantaloni di una tuta. Molto più sobrio del suo pigiama.

Nikola la osservò con un piccolo ghigno sul volto.

<<Non dire niente!>> lo minacciò Alessia.

<<Carino>> la prese in giro lui.

La ragazza afferrò un cuscino e glielo lanciò contro, poi si infilò sotto le coperte.

Sentì crescere l'imbarazzo, e non era dovuto solo al suo pigiama. Quella sarebbe stata la prima volta che avrebbero dormito veramente insieme. Non sarebbe stato un caso, come quando si erano addormentati sul divano a casa sua, guardando la televisione. E lui non avrebbe dovuto confortarla e rassicurarla, come la notte in cui aveva ricevuto quella telefonata dalla polizia.

Sarebbero stati solo loro due, senza alibi.

Nikola la raggiunse sotto la trapunta, girandosi di fianco per poterla osservare meglio. E, come sempre, quegli occhi le scavarono fin dentro l'anima.

<<Vieni qui>> la invitò dolcemente, aprendo le braccia.

Alessia si strinse a lui, ma rimase rigida, non sapendo bene come comportarsi.

Il ragazzi prese ad accarezzarle i capelli.

<<Rilassati>> le disse.

Lei inspirò il suo profumo e si concentrò sul suo calore, sentendo la tensione scivolare via piano piano.

Dopo non molto tempo le sue palpebre divennero pesanti. Sollevò lo sguardo su Nikola e vide che aveva già chiuso gli occhi, nonostante la sua mano continuasse ad accarezzarle i capelli.

<<Buona notte>> gli mormorò, e poco dopo si addormentò col sorriso sulle labbra.