Partita

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Le prime azioni videro prevalere le avversarie. Alessia e le sue compagne erano disordinate in campo e giocavano in modo confuso. Sul 5 a 0 Beppe chiamò il primo time-out.

<<Ragazze, che vi prende? Se continuiamo così possiamo andarcene direttamente a casa!>>

Poi prese Alessia da parte.

<<Cosa c'è?>> le chiese. Si era accorto infatti che era lei a creare confusione in campo. Non era per niente concentrata e un palleggiatore non poteva permetterselo. Glielo fece notare.

<<Lo so. Sto cercando di ritrovare la concentrazione>> rispose la ragazza, guardando con la coda dell'occhio verso le tribune. L'uomo seguì il suo sguardo e con un filo di voce chiese:

<<Quelli non sono chi penso che siano, vero?>>

Alessia lo fulminò con lo sguardo.

<<Senti, adesso non importa, più tardi mi spiegherai. Però devi tornare in te! Ok?>> le strinse leggermente le braccia per incoraggiarla e scuoterla.

Alessia chiuse gli occhi, fece un profondo respiro e tornò in campo. Quando il gioco riprese la ragazza sembrava trasformata: riuscì a focalizzarsi solo sulla partita e chiuse fuori dalla mente il resto.

Il match fu una lotta punto a punto. Sugli spalti Betty faceva un tifo scatenato, seguita, con più discrezione, dai tre ragazzi, che commentavano tra loro quasi ogni azione.


La squadra di Alessia era in vantaggio 2 set a 1 e, dopo più di novanta minuti di gioco, aveva la possibilità di chiudere la partita. Poteva essere l'ultimo punto e Alessia sarebbe dovuta andare in battuta. Alla fine dell'azione precedente la palla era finita vicino alle tribune, così la ragazza si avvicinò per recuperarla. Fu allora che sentì Nikola suggerirle di battere lungo e teso verso l'incrocio delle righe in zona 1, dove si sarebbe trovata la ricettrice peggiore e più lenta negli spostamenti. Alessia sollevò lo sguardo e incontrò il suo, calmo e rassicurante. Quando si posizionò in fondo al campo, osservò le avversarie, lanciò la palla e la colpì. Un paio di secondi dopo l'arbitro fischiò la fine dell'incontro e tutta la squadra si riversò in mezzo al campo per festeggiare la vittoria.

//Ce l'ho fatta, abbiamo vinto//

Non appena realizzò questo pensiero si unì ai festeggiamenti, prima di salutare le avversarie e il pubblico. Andò da Betty, che l'abbracciò sorridendo, e ringraziò i ragazzi per il supporto morale.

<<Grazie anche per il consiglio>> si rivolse a Nikola un po' imbarazzata e lui le sorrise.

//Gli si illuminano gli occhi quando sorride//

Alessia fu sorpresa da questo pensiero e lo scacciò subito. Salutò il gruppo e raggiunse le ragazze nello spogliatoio. Una bella doccia ristoratrice era quello che ci voleva! Quando fu pronta salutò le compagne e si avviò verso l'uscita, dove però l'attendeva Beppe.

<<Allora?>>

<<Allora cosa?>> tentò di glissare lei.

<<Lo sai benissimo>> continuò l'allenatore. <<Sai chi erano quelli?>>

<<Certo che lo so>>

<<E...?>>

<<E... niente. La mia amica Betty esce con Juan e siamo andate a vedere un paio delle loro partite. Deve averli convinti a venire qui stasera per tifare per noi. A dire il vero, l'ultima battuta è stata un'idea di Kiljc>> spiegò finalmente la ragazza.

Si sentiva troppo stanca per continuare quella conversazione, così salutò l'uomo e si diresse verso casa, dove si addormentò profondamente.

Broken SoulWhere stories live. Discover now