Regali

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<<Cosa si prova ad avere ventitré anni?>> la voce di Goran la riscosse.

Lei si girò sorridendogli.

<<Dovresti saperlo, ci sei passato anche tu, no?>>

<<E' stato un sacco di tempo fa>>

<<Dai, non esagerare!>> gli diede una piccola pacca sulla spalla.

Goran le porse una busta senza dire nulla.

Alessia fissò prima l'involucro e poi lui. Sapeva che era inutile rimproverarlo per averle fatto un regalo; non l'avrebbe nemmeno ascoltata. Prese la busta e l'aprì. Rimase interdetta trovando al suo interno una specie di contratto, composto da alcuni fogli scritti in alfabeto cirillico. In alto a destra, su ogni foglio, c'era un logo che lei però non riconobbe. Guardò l'amico senza capire.

<<Congratulazioni, sei diventata la fotografa ufficiale della nazionale serba di pallavolo per le prossime Olimpiadi!>>

Alessia era scioccata. Non riusciva neanche a formulare un pensiero coerente.

<<Come?>> chiese alla fine.

<<Seguirai la nostra squadra durante tutti i match in Australia, ma non solo. Anche durante il viaggio e gli allenamenti, le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi...>> Goran non ebbe il tempo di continuare perché lei gli saltò al collo.

<<Come ci sei riuscito?>> gli chiese mentre ancora lo stava abbracciando.

<<Grazie alle mie doti nascoste>> la risposta la fece ridere.

Quando finalmente si staccò dal ragazzo, lui tornò serio.

<<Sarà tutto spesato dalla Federazione. E avrai anche la divisa dello staff>>

<<Io non so cosa dire>> sussurrò Alessia.

<<Non devi dire niente. Sono contento che sarai lì con noi>>

<<Grazie mille>> lo baciò sulla guancia.

Goran fece per rientrare, ma all'ultimo si voltò verso di lei.

<<Sai che puoi contare su di me per qualunque cosa, vero?>>

Lei gli sorrise e annuì. Goran se ne andò lasciandola ancora in preda ad un turbinio di emozioni.


La serata si era ormai conclusa e il gruppo stava lasciando il ristorante. Betty e Juan andarono via per primi. L'amica ormai non si preoccupava nemmeno più di come Alessia sarebbe tornata a casa: sapeva che Goran o Nikola l'avrebbero accompagnata. Infatti udì una voce alle sue spalle.

<<Posso riaccompagnarti?>>

Alessia si voltò a fissare Nikola. Immediatamente sentì lo stomaco sottosopra e il cuore accelerare i battiti. Non aveva scuse per rifiutare.

Il ragazzo l'accompagnò al portone e le porse un pacchetto.

<<Buon Compleanno>>

//Lo sapevo che non mi avrebbe dato retta//

Alessia prese il pacchetto e lo scartò. Rimase senza parole quando vide quello che c'era all'interno: un obiettivo nuovo di zecca per la sua macchina fotografica. Il suo si era rotto durante la colluttazione quella sera fuori dal "The Box" e non si era mai potuta permettere di ricomprarlo. Alzò gli occhi sul giovane, che le stava sorridendo. Non riuscì a ringraziarlo a parole. Lo abbracciò di slancio, senza riflettere. Sentì le braccia di lui circondarla e ricambiare l'abbraccio. Resasi conto di quello che aveva fatto, lentamente si staccò da lui. Tuttavia le mani di Nikola erano ancora sui suoi fianchi e quella sensazione non le spiacque per niente. Quando ritrovò l'uso della voce gli diede la buona notte e salì in casa, non prima di avergli lasciato un leggero bacio sulla guancia.

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