Concerto

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L'interno dell'Opera House era davvero spettacolare: il soffitto era completamente ricoperto con travi di legno chiaro, le vetrate si affacciavano sull'oceano e sull'Harbour Bridge, l'illuminazione era soffusa e creava giochi d'ombra in ogni ambiente. Alessia ammirava tutto in religioso silenzio, con la bocca leggermente aperta e gli occhi che brillavano.

Quando entrarono nella sala principale, enorme e bellissima, Nikola la guardò e il suo cuore fece una capriola: la felicità e l'emozione che provava la ragazza trasparivano dal suo sguardo.

Si accomodarono ai loro posti e attesero l'inizio dello spettacolo.

Si trattava di un concerto innovativo, un mix di musica classica, lirica e ritmi aborigeni suonati con gli strumenti tradizionali, come il didgeridoo. Effetti luminosi contribuivano a rendere davvero coinvolgente il tutto.

Nikola controllava spesso Alessia; gli piaceva osservarla di nascosto, per studiare le sue reazioni. In realtà, gli piaceva semplicemente guardarla, ammise con sé stesso.


Quando uscirono dall'Opera House il cielo si era rannuvolato e aveva iniziato a spirare un vento freddo e fastidioso.

I ragazzi ripercorsero a piedi la strada dell'andata. Alessia era silenziosa e Nikola voleva capire il perché.

La guardò mentre camminava, alla ricerca di qualche segnale che potesse aiutarlo a decifrare quel silenzio, ma non ne trovò.

<<Ale, tutto bene?>>

Lei si riscosse, mettendo da parte i suoi pensieri.

<<Certo>>

<<Sei silenziosa>>

<<Pensavo>>

Nikola la fece fermare e girare verso di lui, prendendole entrambe le mani.

<<Com'è che si dice? Una moneta per i tuoi pensieri>>

Alessia sorrise e lui si rilassò.

<<Vorrei qualcos'altro al posto della moneta>>

<<E cosa?>>

Rimase sorpreso quando lei si sollevò per baciarlo. Le sue labbra erano dolci e lui ricambiò il bacio, felice di poter stare con lei senza nessuno tra i piedi.

<<Non puoi usare questa tecnica per distrarmi e non rispondere>> le sussurrò a fior di labbra.

<<No?>> rispose lei, tornando a premere la sua bocca contro quella di lui.

Nikola si lasciò sfuggire un sospiro; tener fede al suo proposito di procedere lentamente stava diventando sempre più difficile, soprattutto perché adesso lei era abbastanza sicura di sé da rispondere con passione e, a volte, prendere persino l'iniziativa.

Si stavano ancora baciando quando un tuono attirò la loro attenzione.

<<Meglio rientrare. Andiamo>> le disse.

Alessia annuì e lo seguì.

Broken SoulWhere stories live. Discover now