Frustrazione

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Stava per tornare dal suo cavaliere misterioso - non sapeva nemmeno il suo nome, ma non era importante, giusto? - quando Goran la bloccò.

<<Tutto bene?>> le chiese con uno sguardo preoccupato.

<<Benissimo. Stai tranquillo>>

Si liberò e raggiunse la pista prima di cambiare idea. Ballò al ritmo di una musica house. Il suo corpo era vicinissimo a quello del ragazzo, che aveva ripreso a toccarla in modo sempre più intimo. Con un'occhiata veloce vide Betty farle segno di andare avanti così; poi si accorse che Nikola li stava fissando. Era nero in volto e i suoi occhi non si staccavano da lei. Tuttavia rimaneva ancora seduto.

Incoraggiata dallo champagne, Alessia divenne più audace e iniziò a strusciarsi contro il ballerino, il quale non sembrò affatto disturbato dal suo comportamento. Anzi, ormai non si faceva più problemi a palparla in modo esplicito. Alessia era infastidita dal suo tocco, da quelle mani che vagavano sul suo corpo ormai sudato.

Ma era ancora più arrabbiata perché, nonostante tutto, Nikola si limitava a guardarla da lontano. Secondo il piano, lui avrebbe dovuto essere geloso e fermarla.

Stava quasi per desistere e tornarsene ai divanetti quando il ballerino le chiese se volesse andare via con lui. Rimase di sasso e la sua prima reazione fu di rifiutare, ma poi guardò Nikola. Si fissarono per un secondo e la frustrazione che sentiva crescere dentro di sé la convinse. Se non era riuscita a fargli cambiare idea quella sera, tanto valeva metterci una pietra sopra.

Si girò verso lo sconosciuto e prese la mano che lui le tendeva.


Era rimasto senza fiato quando l'aveva vista con quei vestiti. Era bellissima, sexy e provocante. Sospettava ci fosse lo zampino di Betty. Aveva immediatamente desiderato farle rimettere il cappotto per evitare che gli altri uomini presenti potessero guardarla.

Gli era costato un enorme sforzo distogliere lo sguardo e restare seduto al suo posto. Era stato ancora più difficile non intervenire quando lei aveva iniziato a ballare con quello sconosciuto. Ma non poteva dirle nulla: aveva momentaneamente rinunciato a lei poiché credeva che non fosse pronta e non voleva forzarla.

Coglieva gli sguardi che lei gli lanciava per provocarlo e dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per ignorarli. Si era anche accorto che Goran lo guardava preoccupato; probabilmente cercava di capire come mai la stesse lasciando ballare in quel modo con un ragazzo qualunque. Ignorò anche lui.

Continuò a chiacchierare con Juan fingendo di non vedere le mani di quel ragazzo che la toccavano ovunque, né il modo lascivo in cui la guardava, nonostante dentro di sé sentisse il sangue ribollire per la gelosia.

Ma quando li vide dirigersi insieme verso l'uscita sul retro fu troppo. In un lampo si alzò, allontanandosi dal gruppo, e li seguì.

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