Burro

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Il bello dei voli notturni era che, almeno in teoria, si poteva dormire. Nella pratica non era così semplice trovare una posizione abbastanza comoda per riposare. E se non era facile per lei, non riusciva a immaginare la scomodità di quei sedili per i ragazzi, che erano tutti molto più alti.

I suoi pensieri vennero interrotti dalla hostess, che porse loro il vassoio con la cena. Alessia ispezionò il contenuto: lei e Goran avevano scelto il riso col pollo al curry come piatto principale, mentre Nikola aveva optato per una pasta vegetariana. Sul vassoio erano inseriti anche del pane, dei cracker, un'insalata, una macedonia, un panetto di burro salato e dei biscotti ricoperti di cioccolato. Alessia si illuminò.

<<Ragazzi>> esordì. <<Voi siete degli atleti professionisti e vi fa male mangiare certe cose>>

Così dicendo afferrò dai loro vassoi i rispettivi panetti di burro, per rifilare poi a Nikola la sua macedonia e a Goran l'insalata. Con aria soddisfatta si accinse ad aprire il primo panetto; aveva una vera e propria ossessione per il burro salato, fin da quando lo aveva assaggiato la prima volta durante una vacanza a Londra in compagnia di Betty. Ma in Italia era difficile da trovare...

<<Dovresti stare attenta anche tu, con tutte quelle calorie...>> le disse Goran indicando l'alimento che lei stava per spalmare sul pane.

Alessia si bloccò.

<<Goran, stai per caso dicendo che sono grassa?>>

Lui si immobilizzò.

<<No, certo che no!>> iniziò a balbettare, quasi in preda al panico.

Alessia sentiva alle sue spalle Nikola che si sforzava di trattenere una risata, mentre l'amico cercava aiuto con lo sguardo.

<<Volevo solo dire che non è molto sano, ecco. Non dovresti esagerare>> il ragazzo stava sudando freddo. <<Ma tu sei perfetta, assolutamente!>>

A questo punto intervenne Nikola.

<<Ale, non per difenderlo, ma ha ragione. Sei perfetta>>

<<Si, si, certo>> Alessia mise fine al discorso sorridendo e addentando il suo panino al burro, divertita dal sospiro di sollievo che vide tirare a Goran.


Mancavano ancora molte ore all'atterraggio e la stanchezza iniziava a farsi sentire. L'aria condizionata aveva fatto scendere la temperatura all'interno del velivolo e quasi tutti i passeggeri si erano coperti con i pile forniti dalla Compagnia per ripararsi un po' dagli spifferi e cercare di dormire.

Alessia guardò Goran e si stupì di come potesse riuscire a dormire in quella posizione: era piegato in avanti, con la testa appoggiata al sedile del passeggero di fronte a lui. All'arrivo si sarebbe ritrovato con un bel torcicollo.

La ragazza si voltò poi verso Nikola, che stava terminando di vedere un film. Lui si accorse che lo guardava e mise in pausa.

<<Peccato che non ci siano le puntate del tuo telefilm preferito>> scherzò lei. <<Quello della ragazza zombie>>

<<Penso che sopravviverò>> le sorrise.

Alessia tirò la sua coperta fino al collo e si accoccolò sul sedile come meglio poté, coprendosi anche le braccia. Subito sentì la mano di Nikola stringere la sua sotto il tessuto, in modo che nessuno potesse vedere.

Lo fissò e ricambiò la stretta, poi chiuse gli occhi, scivolando presto in un dormiveglia che durò fino all'atterraggio. La mattina dopo le loro mani erano ancora unite.

Broken SoulWhere stories live. Discover now