EPILOGO: COME NON CI FOSSE UN DOMANI

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"Scusa amore, ti abbandono un secondo."

"Dove vai?"

"A comprare le sigarette!"

"Tu non fumi scemo. Salutami l'amante!"

"Non mancherò!" rispose, mandandole un bacio.

Rincorse Pier che si allontanava.

"Ohi, cazzone, abbandoni già la festa?"

"Ciao coglionazzo. No, sai che finché non arrivo io il party non decolla. Accompagno solo il mio migliore amico alla macchina. Lui è Marco."

"Piacere. Ma hai anche degli amici tu?"

"Stronzi megalomani a parte dici?"

"E naturalmente escludendo quelle che non te la danno." rise Zanna.

Poi gli posò una mano sulla spalla, facendosi serio.

"Grazie. Di tutto. So quanto ti è costato."

"Figurati... sei stato grande là sopra. Sono contento non ti sia servito."

"Me lo farai leggere, un giorno?"

"Forse..."

"Ti aspetto in mezzo al casino, allora."

"Contaci! Tra un attimo arrivo."

Zanna corse via, verso Bebe.

Pier lo seguì con lo sguardo, e si fermò su di lei, un attimo di troppo.

"Ti piace la tipa senza un braccio?"

"Un po'... il giusto..."

"Un giorno mi spiegherai com'è che ti innamori sempre di quelle con cui non hai speranze."

"Beh... le volte che mi sono innamorato di quelle con cui avevo speranze è stato peggio!" rise.

"Cos'è che devi far leggere al tipo?"

"Ma niente. Voleva che scrivessi la storia di loro due, nel caso si fosse schiantato. Per lei e per il bimbo."

"E tu l'hai fatto?"

"Sì, ho buttato giù due robe..."

"Centotrenta, centocinquanta righe..."

"Capitoli..."

"Capitoli cosa?"

"Centotrenta capitoli."

"Cosa? Tu sei fuori! Li hai qui?" disse allungandogli la mano.

"Aspetta che li cerco. Eccoli."

Marco scorse velocemente le righe sullo smartphone.

"Cazzo... ma perché non ci fai un libro?"

"See..."

"Sul serio.

Li condisci un po', ci metti dentro le tue amichette fighe, parli un po' di qua che tanto lo conosci bene, in qualche scena che lasci un po' di suspense... poi la butti su internet, su quel coso lì, quello aperto a tutti Wazzpad, Uoppad... non mi viene..."

"Wattpad. Me lo dice sempre anche Cristina."

"E allora, perché non lo fai? Cosi poi magari la tipa si innamora di te."

"Così il piccolo si ritrova con un padre di merda peggio di Zanna?" rise.

"Magari ti pubblicano, non si sa mai. Che poi gli scrittori, non scopano come ricci?"

"Non che io sappia. E comunque non sono uno scrittore."

"Beh, dovresti davvero provare a diventarlo!" disse Bebe, col suo sorriso pieno, reso ancora più bello dalla gravidanza.

"E dai, cazzone, provaci. Bebe se lo fai è felice." Disse Zanna.

"Andiamo a far festa, che è meglio!" rispose Pier ridendo.

Salutò Marco, e poi si avviò con loro.

Magari ci avrebbe pensato.

Bebe.

Non suonava male.

Il punto era cominciare.

Bip.

Bip.

Bip.

Bip.

"Svegliati, rintronato vuoi farti prendere sotto dalla motoslitta?"

"Guarda che è un attimo essere così distratti da perdere un braccio." rise Bebe.

"Siete due cazzoni! Vi siete proprio trovati, voi due."

"Ognuno ha gli amici che si merita. Dai, andiamo a far casino!"

"Come non ci fosse un domani!"

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Eh già...

Finisce così, e mi viene da piangere.

Ognuno ha gli amici e i lettori che si merita.

E io sono felice ci sia stato tu, amico lettore, a seguirmi fin qui.

Grazie, dal profondo del cuore.

Ti auguro davvero ogni bene.


PS Ora condividete, fate leggere, supportatemi in ogni modo.

A presto!


PS Un commentino per farmi sapere chi sei e cosa ne pensi, lo apprezzerei, sai? :-)

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⏰ Last updated: Oct 28, 2017 ⏰

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Bebe [COMPLETA]Where stories live. Discover now