CAPITOLO 122: UN BICCHIERE VUOTO E UN POSACENERE PIENO

50 4 0
                                    


Non era una grigliata, o una serata per soli uomini.

Era una riunione strategica, con le uniche persone competenti di cui si fidava.

Non era lì per divertirsi, e infatti non si stava divertendo affatto.

"Vuoi che te lo dica come allenatore, come ex agonista o come studente di economia che è una cazzata madornale, Zanna?" disse Francesco, gentile ma fermo, fumando nervoso.

Davide rincarò la dose: "Non confondere la storia con la geografia, vecchio.

Fra' ha pienamente ragione. Mi spiace dirtelo."

Era lì, col portatile aperto, a fare simulazioni, a calcolare date e consumi.

"Dai, Zanna, bel tentativo, ma sei fuori. Non ci potete riuscire."

Erano seri.

Erano amici, ed erano terribilmente seri.

"Devo farcela."

"Cazzo Zanna, non dire minchiate. Un lavoro lo troviamo dai. Basta un po' di pazienza."

"Non ho né tempo né pazienza ormai, lo sapete."

Zanna si stava alterando.

Non era colpa loro.

Ma era sotto pressione.

Era tutto troppo, per affrontarlo così tutto insieme, una cosa sopra l'altra quando fino a ieri l'altro erano felici al centro del loro mondo perfetto.

"Sentite ragazzi, grazie dei consigli, davvero.

Siete stati preziosi. Ma lo facciamo lo stesso.

Vigarantisco che lo vedrete volare il pulcino senza un'ala!"

Pagò le consumazioni e uscì.

"Mi spiace se la sia presa, ma sono stato onesto."

"Tranquillo, Fra'! Vedrai che domani gli passa. Ha solo una brutta serata."

"Secondo te, possono farlo?"

"Potere sì. È già successo, poche volte, ma è successo.

E Zanna è matto, semplicemente."

"Ma farlo adesso, con Bebe così."

"Sono adulti, lo gestiranno."

"Speriamo."

"Un altro giro?"

"No, stasera no. Torno a casa."

"Già, meglio se rientro anch'io."

E se ne andarono, lasciando dietro di sè solo un bicchiere vuoto e un posacenere pieno.

Bebe [COMPLETA]Where stories live. Discover now