CAPITOLO 38: FINALMENTE INSIEME

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"Dai Bebe, Giorgia ci aspetta!"

"Ci siamo addormentati come due scemi! Mi vesto e arrivo, manda un messaggio a Fede che arriviamo subito! Hai un fazzoletto di carta? Sono finiti."

"Guarda nel cassetto sul comodino, dovrebbe essercene un pacchetto aperto."

Bebe aprì il cassetto.

"Bastardo!" la sentì gridare Zanna.

Corse in salotto come una furia, con addosso solo l'intimo che si era presa con Donatella, il genere che piaceva a Zanna.

"Cazzo sono questi?", disse sventolando una confezione di preservativi.

"Lo sai cosa sono..."

"Avevi detto che non li avevi! E ce ne sono quattro. Non uno, ma quattro! Non avevi voglia, altro che non li avevi!"

"Smettila Bebe, dai!"

"Non la smetto. Stronzo!" disse sul punto di piangere.

Zanna si stava abbottonando la camicia.

La prese di peso, sollevandola per le natiche nude, e la sbatté contro il muro talmente forte che un capezzolo uscì dal reggiseno.

Affondò il bacino contro il suo.

"Lo senti Bebe? È questo quello che vuoi? È questo che ti serve a farti sentire speciale? È di questo che hai bisogno? È questo che mi rinfacci?" disse spingendo ancora di più col bacino, in modo che sentisse bene.

Bebe aveva il fiato corto.

Zanna strinse la presa.

"Allora? Vuoi solo sentire un pezzo di carne dentro di te? Quattro volte? Giorgia ci aspetta, e non voglio deluderla, visto che quel tesoro di bimba non mi chiede mai niente. Ma se voi in un minuto mi svuoto le palle, che ho più voglia di te, se è di questo che hai bisogno. Ma se dici sì, io non mi fermo, stavolta. E poi ci rivestiamo, niente coccole, e al ritorno ti do le altre tre che ti devo. È essere una scopata delle tante quello di cui hai bisogno, Bebe? Di sentire quanto sei eccitante? È tutto qui?"

Bebe ansimava.

Lo sentiva, lo voleva, era sopraffatta.

Ma Zanna aveva ragione.

Non era quello che voleva.

Il viso di Zanna si fece più dolce.

Le fece scivolare dolcemente le gambe a terra.

L'abbracciò, e le sussurrò piano all'orecchio.

"Ho voglia di te Bebe. L'hai sentito.

Quando torniamo a casa se vorrai ancora lo facciamo.

Ma con calma, con le coccole, con tutto.

Non farmi essere solo una scopata."

"Mi vorrai ancora?"

"Promesso."

"Allora vestiti, che siamo tardi."

Zanna le guardò il capezzolo.

Lo prese tra le labbra, succhiandolo piano.

"Ci vediamo dopo." disse, rimettendolo a posto.

"Vestiti, finiscila di girare con la biancheria sexy!" e la mandò via con una sculacciata.

Si prepararono in fretta, e non era facile.

Lui l'aiutò a vestirsi, quando voleva solo spogliarla.

Corsero per le scale per mano.

In macchina lui le chiese.

"Sai una cosa, Bebe?"

"Cosa?"

"Potrei fare con te una cosa che non ho mai fatto con le altre."

"Tipo frustarmi alla Mr. Grey?"

"No, qualcosa di più rischioso dei tuoi giochini da viziosetta."

"Cretino! E cosa?"

"Potremmo metterci insieme."

"Cosa?"

"Hai capito, Bebe.", disse, improvvisamente serio.

"Non scherzare, Alex."

"Non scherzo."

"Non ho un braccio, Alex."

"Bebe, lo vedo... dimmi no se c'è un motivo. Se non ti piaccio, se c'è un altro, se non vado bene, se per me non provi davvero niente di niente... ma non dirmi di no perché a mettersi insieme c'è il rischio di lasciarsi... proviamoci, Bebe. Se senti qualcosa per me, anche una briciola di quello che sento io, proviamo a costruire qualcosa, non importa cosa. Proviamoci, senza pensare alle conseguenze."

"Alex, sto per mettermi a piangere, ti avverto. Non prendermi in giro, non essere cattivo."

"Sono sincero Bebe. Dammi una possibilità, Bebe."

"Mi metto a piangere, Alex."

"Solo di gioia dopo aver detto sì. Prova a fidarti, Bebe."

"Alex..."

"Dimmi di si, Bebe."

"Sì."

"Sì si?"

"Sì."

"Si, da questo istante Bebe è ufficialmente la ragazza di Alex?"

"Sì."

Zanna la baciò, con dolcezza, poi prese per mano la sua ragazza, e si avviò alla festa.

Bebe [COMPLETA]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt