CAPITOLO 44: SEDICI ANNI

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"Promossa!", disse Beatrice, saltando.

"Sono felice, Bea!"

"Mi dispiace che ti abbiano bocciato ancora... non saremo più in classe insieme..."

"Pazienza... ci vedremo a ricreazione."

"Sì..."

Beatrice lo abbracciò.

"Ti ricordi cosa mi hai promesso, vero?"

"Cosa?"

"Che se passavi, io e te..."

"Avremmo fatto l'amore? Ma scherzavo! Pensavo di non passare..."

"Scherzavi? Non te ne frega niente che mi abbiano segato? Non te ne è mai fregato un cazzo di me!"

"Ma amore..."

"Tienitela stretta fino alla tomba... ci vado da solo alla festa. Vai all'Inferno!"

"Dai, non fare così!"

"Faccio come mi pare. Levati, stronza."

"Dai, amore, scherzavo. Le mantengo sempre le promesse io."

Lui la strinse, la baciò con passione, infilandole una mano sotto la gonna.

Adorava toccare la pelle lasciata scoperta dal perizoma.

"Ci vediamo stasera, amore. Vado a bere con Alex."

"Ma come fai a stare con una stupida del genere?"

"Ma l'hai vista?"

"Sì, certo, è una figa imperiale... ma è stupida forte."

"Non è stupida, sai? È sveglia... solo che ha capito che non ci si fa accettare facendo le secchione, ma facendo le foto in Instagram.

Ma se gli spieghi una cosa una volta, capisce al volo.

Giuro che mi impressiona a volte."

"E tu gli hai spiegato come succhiartelo?"

"Magari... ma stasera la fiocino."

"Non te l'ha ancora data?"

"No."

"Ma ci stai da due mesi ormai... non è da te aspettare tanto."

"Cosa posso dirti? L'ho notata a pallavolo quest'estate. Con quelle braghette che le entravano nel culo. Ho cercato le sue foto in Instagram, non hai idea di quanto mi ci sono segato sopra.

Poi me la ritrovo in classe dopo che mi hanno bocciato, con le tette più grosse di come ricordavo.

Quando l'ho vista che metteva i libri nello zaino, col perizoma che le usciva dai jeans e mi è venuto duro, ho capito che era la donna per me."

"Un poeta."

"Senti, quando una si mette quelle mutande, vuol dire che le piace il cazzo."

"Ma dai. E se una si mette la minigonna, allora vuole essere stuprata."

"Esatto."

"Ma la cougar di Udine?"

"Sempre lì. Quando il marito è fuori casa mi chiama, mi paga il biglietto e vado a scoparla. Oltre agli extra. Mio padre è operaio e mia madre fa le pulizie... pensi mi arrivi da loro questo iPhone?"

Bebe [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora