CAPITOLO 57: GOOD LUCK, MY FRIEND!

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La gara era piena di gente.

C'erano come previsto la Slovacchia e la Russia.

Bebe era tesa.

"Stai calma. È solo una gara."

"Non è solo una gara. Hai visto quanta gente?"

"Non è quello che volevi?"

"Non sono pronta."

"Lo sei."

"No..."

"Guardami Bebe. Dai il massimo. Conta sulle tue forze. Resta lucida e non strafare. Andrà bene, vedrai."

"Hi Bebe! How are you doing?"

"I'm fine."

"Good luck!"

Zanna si alzò.

"Dove vai?"

"Dammi un secondo."

"Hey, Connie."

Connie si voltò.

Bellissima.

"Good luck, Connie!", disse allungando il pugno.

Connie glielo battè.

"Good luck, lucky couple."

Zanna tornò da Bebe.

La strinse forte.

Poi le passò una mano intorno alla nuca e posò la fronte sulla sua.

"Dai il massimo Bebe. Non pensare a nulla. Io scendo e ti aspetto al traguardo. Ti amo!"

"Ti amo!"

Bebe raggiunse il gruppo dei partecipanti.

Connie le allungò il pugno.

"Good luck, Bebe."

"Good luck, Connie."

Le eliminatorie furono facili.

Bebe correva come mai prima.

La pista era difficile, ma la tavola teneva bene.

Zanna era lì, in prima fila.

Con Donatella e Federica.

Presto, del gruppo di Davide, restarono solo Allyson e Bebe.

Erano rimaste in otto.

Parallelo ad eliminazione diretta.

Sadismo americano.

Allyson e Bebe vinsero le loro batterie.

Poi dovettero scontrarsi.

Non era lei quella da battere.

Bebe la superò con distacco.

C'era qualcosa di nuovo in lei, che bruciava.

Allyson non se la prese.

Non c'era storia.

Bebe superò una russa, e aspettò di conoscere l'avversaria.

Connie, come da copione.

"Wait for me Bebe!"

Salirono in seggiovia insieme.

"I'm glad to take my last challenge with you Bebe. You were my first friend here."

"I'm not you friend..."

Connie sembrò davvero dispiaciuta.

"Oh... Alex told me we could be good friends. Sorry, Bebe, I misunderstood."

"No Connie, sorry. I'm nervous. We could be friend." Disse sorridendo.

"C'mon Bebe. Gimme a hug. Good luck, my friend."

Scesero col sorriso.

Con rabbia.

Con determinazione.

Curva.

Piega.

Curva.

Piega.

Superata.

No, eccola.

Scivola, tieni.

Piega.

Dai! Dai! Dai!

Dai, maledetta tavola.

Maledetta, ti ho preso.

No, non adesso!

Dai ancora!

Dai.

Punta contro punta.

Venti metri.

Dieci.

Cinque.

Due.

Uno.

"And the winner is... Connie Watson!"

La folla emise un boato.

Tutti corsero ad abbracciare Connie e Bebe.

Zanna la strinse.

"Sei stata grande!"

"Ho dato il massimo."

"Lo so."

Si strinsero, in mezzo alla folla.

"Hey Bebe."

Bebe si voltò.

"Great challenge my friend. I was honored to share this with you."

"Me too. Congratulation champion."

"Gimme a hug, sweet friend."

Si abbracciarono.

"May I hug the champion too?"

"May he, Bebe?"

"Yes... this time..."

"Good job Connie."

"Thank you, Alex. But Bebe has been great."

"I know. Pay attention next time. She's gonna win."

"Let's see."

"You were really great, Connie. I'd like to be like you."

"Oh, Bebe... you are already even better than me. And you have something I don't have: a real love. Let take a picture together, friends, to fix this moment."

Quella foto rimase un ricordo che li accompagnò negli anni.

Bebe, Zanna, Connie, la prima vera gara.

Il primo gradino della scala che li avrebbe portati in alto, fino a toccare il cielo con un dito.

Bebe [COMPLETA]Where stories live. Discover now